Coronavirus Messina. Partite Iva e autonomi in ginocchio: ecco le proposte

Coronavirus Messina. Partite Iva e autonomi in ginocchio: ecco le proposte

Rosaria Brancato

Coronavirus Messina. Partite Iva e autonomi in ginocchio: ecco le proposte

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venerdì 17 Aprile 2020 - 11:10

"Siamo in ginocchio e le misure prese dal governo Conte sono inadeguate" Il movimento autonomi e partite Iva presenta al sindaco De Luca alcune proposte

Le partite Iva e gli autonomi già da mesi erano sul piede di guerra e preparavano una manifestazione prevista a fine aprile. Lo scoppio della pandemia è stato il colpo finale, acuito, se mai possibile, da misure prese dal governo Conte che non sono neanche lontanamente pannicelli caldi. In tutta Italia si registrano malumori e nascite di movimenti ed associazioni per unire il variegato mondo di piccoli e medi imprenditori, artigiani, liberi professionisti e partite Iva messi in ginocchio. Fioccano anche le proposte ed anche a Messina il movimento Autonomi e Partite Iva scende in campo.

Dal governo misure inadeguate

Le misure adottate dal governo per far fronte all’emergenza economica causata dal COVID 19 sono insufficienti e inadeguate– scrive Daniele Zuccarello, coordinatore provinciale Autonomi e Partite Iva nonché presidente di Missione Messina- E’ necessario mettere in campo misure più forti, soprattutto perché non abbiamo alcuna certezza su quanto tempo questa situazione potrà perdurare. Al momento, escludendo le aziende farmaceutiche ed i supermercati, non esiste un settore economico che non sia stato colpito in maniera profonda da questa situazione drammatica”

Meno pressione fiscale

Per andare incontro alle esigenze delle categorie fin troppo vessate servono misure che puntino all’alleggerimento della pressione fiscale nei confronti delle imprese. Una strada a maggior ragione necessaria in una città come Messina nella quale il tessuto economico è costituito per la maggior parte da piccoli imprenditori. Il movimento, nell’apprezzare le dichiarazioni del sindaco De Luca in merito alla predisposizione di misure concrete per evitare il collasso non solo economico ma anche sociale, presenta alcune proposte.

Le proposte: esenzioni tributi

Esenzione per l’anno 2020 del pagamento dei tributi locali per tutte quelle imprese che sono state obbligate alla chiusura forzata per un periodo così lungo: Tari, Tassa sulla Pubblicità, Occupazione suolo pubblico, ed Imu se lo stesso imprenditore esercita la sua attività commerciale su un immobile di sua proprietà. Una semplice sospensione, così come oggi è previsto dal governo, serve solo a rinviare un problema. “La riapertura, anche tra un paio di settimane, nell’attuale situazione, non comporterà la fatturazione di entrate sufficienti a compensare per il periodo di chiusura a cui sono stati costretti- scrive il Movimento- Anzi è probabile, che date le limitazioni imposte alla libertà di spostamento, alle distanze minime previste per la popolazione, le entrate saranno inferiori a quelle realizzate negli stessi periodi negli anni precedenti

Riduzione canoni locazione

Supportare le imprese che svolgono attività commerciale al fine di ottenere la riduzione del canone di locazione di almeno il 70%. I proprietari degli immobili commerciali dovrebbero essere esentati dal pagamento dell’Imu per l’anno 2020. Al momento l’unica misura del governo adottata è l’introduzione di un credito d’imposta del 60% da compensare con le tasse future, ma il Governo non considera che il problema oggi è la mancanza di liquidità che le aziende devono affrontare!

Sostegno al turismo

Supportare le attività turistiche a Messina, in primis quelle alberghiere ed i B&B, omaggiando una notte (pernottamento minimo previsto 2 notti) nella struttura ospitante scelta, a spese del comune. I fondi per tale iniziativa potrebbero essere quelli raccolti con la tassa di soggiorno. Ciò a vantaggio non solo delle strutture ricettive, ma anche in maniera indiretta dei ristoratori e dei pubblici esercizi.

Un segnale forte anche a Messina

Queste proposte – conclude Zuccarello- non rappresentano una bacchetta magica capace di risolvere di tutti i problemi che oggi stanno vivendo i titolari di una partita IVA ma possono rappresentare un segnale forte, in contro tendenza rispetto anche agli scarsi provvedimenti adottati dal governo che sta umiliando l’intera categoria”.

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Un commento

  1. Buongiorno non so se è una notizia vera o no ma se dovesse esserlo si dovrebbero solo vergognare; ancora non hanno capito che di questo passo non riapre più nessuno.

    Oggi le Banche continuano a fare finta di niente, chiedendoti documentazione come se fosse un prestito normale anzi ne chiedono ancora di più. Ma veramente pensano che ci possono prendere in giro ancora per molto? Purtroppo la colpa è nostra che nonostante tutto come dice il nostro Sindaco ci facciamo………………in testa. La soluzione è solo quella di dare i soldi a fondo perduto con i dovuti controlli e azzerare tutto, diminuendo anche le tasse, perchè molti non le pagano perchè o si pagano i dipendenti o lo stato.

    Tutto sbagliato e non illudiamoci come dice qualcuno che tutto andrà bene, andrà tutto male fidatevi, stanno solo giocando perchè sanno di poterlo fare.

    Io personalmente ho deciso di non aprire più il mio locale perchè faccio l’imprenditore e sono disposto a rischiare quando si deve fare,ma non a farmi prendere in giro da chi non ha idea di cosa fare e né di cosa dire ma comunque riesce anche a formare una task force di almeno 10/20 persone per studiare la ripresa, come se ci volesse tanto per la soluzione.

    Credetemi sono veramente amareggiato perchè io ho investito tanto in questa città ma purtroppo ho perso anzi abbiamo perso, e noi e i nostri figli ne pagheremo le conseguenze, e questa carestia che sta creando nuovi poveri farà più vittime del virus. Perchè, credetemi, non c’è peggio della perdita della propria dignità, ed è quella che lo stato ci sta togliendo. Spero che chi decide le sorti dell’Italia abbia il tempo di ravvedersi e cominciare a girarsi le maniche e a rifarci sentire ITALIANI.

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