Si sta svolgendo un monitoraggio delle maggiori criticità per agevolare lo sviluppo socio economico del territorio e per la prevenzione dell’inserimento della criminalità nel tessuto sociale
Nei primi tre mesi del 2020 sono aumentati i reati di usura e c’è il timore che la criminalità organizzata approfitti della crisi economica legata al coronavirus.
La prefetta Maria Carmela Librizzi ne ha parlato oggi col Comitato provinciale per l’Ordine e Sicurezza Pubblica, al quale hanno partecipato, in videoconferenza, oltre ai vertici delle forze dell’ordine, anche i presidenti delle associazioni antiracket “Fai” e “Rete per la legalità”, della Fondazione antiusura “Padre Pino Puglisi”, del Comitato “Addio Pizzo” e dell’Associazione “Libera”.
Si sta svolgendo un monitoraggio delle maggiori criticità per agevolare lo sviluppo socio economico del territorio e per la prevenzione dell’inserimento della criminalità nel tessuto sociale.
Le associazioni hanno accolto l’invito da parte della prefetta di promuovere iniziative per il contrasto al racket e all’usura, in raccordo con le forze dell’ordine, e di essere presenti nelle periferie e nei quartieri più degradati di Messina, per fornire sostegno ai cittadini e agli operatori economici, segnalando attività criminali.
Collaborazione, nel corso di un’altra riunione, è giunta anche da parte dell’Università di Messina, che ha segnalato alcuni docenti per lo studio della situazione socio economica del territorio e la creazione di un osservatorio mirato per trovare le soluzioni migliori per l’immediato futuro.