Serie di incontri con forze dell'ordine, Inps e associazioni per dare supporto a chi ha bisogno e contrastare la criminalità
MESSINA – Monitorare gli aiuti economici destinati alle imprese ed alle classi più deboli, a causa della crisi coronavirus, perché possono essere veicolo privilegiato per la criminalità. La prefetta di Messina, Maria Carmela Librizzi, l’ha chiesto in videoconferenza al comandante provinciale della Guardia di Finanza. Al segretario di Abi (Associazione bancaria italiana) Sicilia, invece, la prefetta ha chiesto di velocizzare l’iter burocratico per le istruttorie e le elargizioni dei previsti prestiti alle imprese, mentre al presidente di Confidi Sicilia di dare il proprio supporto alle imprese per le necessarie garanzie per l’accesso al credito.
La rappresentante territoriale del Governo si è poi confrontata col direttore provinciale dell’Inps, chiedendo di accelerare per quanto possibile sulla cassa integrazione per le aziende, per venire incontro ad un settore in sofferenza.
Altro incontro con i vertici di carabinieri e Guardia di Finanza e con i direttori di Asp (Azienda sanitaria provinciale), Spresal (Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro), Ispettorato provinciale del Lavoro, Inail (Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro) e Cpt (Comitato paritetico territoriale) Ente Sicurezza Edile.
In questo caso, sono state organizzate ispezioni a campione per verificare il rispetto delle attuali limitazioni, specie per le attività sospese e per garantire la sicurezza dei lavoratori.
In programma altre due videoconferenze. Oggi, con l’assessore comunale alle politiche sociali di Messina e i centri antiviolenza, per approfondire le criticità ed esaminare misure di prevenzione e contrasto a favore delle donne vittime di violenza in questo periodo.
Lunedì 27 aprile, invece, con gli ordini dei notai, commercialisti, consulenti del lavoro e avvocati ed il comandante provinciale della Guardia di Finanza, per avviare un monitoraggio sulle dinamiche delle compagini societarie e per attenzionare eventuali modifiche sospette degli assetti societari, specie nelle filiere agroalimentari, turistico-alberghiere, della ristorazione e della distribuzione.