Dopo l'emergenza coronavirus, non ha ancora riaperto. Domenico Interdonato lancia un appello alle istituzioni
Quasi tre secoli di storia che non si possono cancellare. Circa 500.000 unità bibliografiche, tra le quali 2.062 manoscritti, 423 edizioni del XV secolo, 3.638 edizioni del XVI secolo, 107 pergamene sciolte, una collezione iconografica ricca di 501 stampe rare e di pregio, 2.525 cartoline storiche e 1.833 fotografie, pubblicazioni monografiche e periodiche, una collezione di materiale audio, audiovisivo e multimediale di circa 1.800 unità e 21 archivi biografici in microfiches.
La Biblioteca Regionale Universitaria “Giacomo Longo” di Messina, la cui sede principale si trova all’incrocio tra via I settembre e via Garibaldi, è in costante relazione con le scuole, in tempi normali svolge tirocini universitari e apre le porte su prenotazione, anche a piccoli gruppi che desiderano visitarla e conoscerne da vicino le ricchezze bibliografiche. Inoltre organizza iniziative culturali gratuite anche in collaborazione con enti pubblici e associazioni culturali (esposizioni, reading, presentazioni libri e convegni).
Dopo l’emergenza coronavirus, non ha ancora riaperto. Domenico Interdonato lancia un appello alle istituzioni mirato alla risoluzione dei problemi e a tutti i messinesi perché si faccia squadra. “La biblioteca non può restare chiusa, gli sforzi di tutti devono permettere alla storica e pregiata realtà cittadina di riaprire al più presto”.
Alla direttrice Tosi Siragusa “va la solidarietà e il mio sostegno. Devono essere garantiti dalla Regione i supporti e i presidi necessari alla riapertura. La Siragusa ha rilevato la direzione della Biblioteca nel 2018 e si è subito distinta per una grande dinamicità culturale e organizzativa, gli eventi sono stati vari, molto frequentati e apprezzati da tutti, malgrado gli angusti saloni dell’attuale location. Nella sua azione ha saputo coinvolgere il personale, i media con un’adeguata comunicazione ed ha allargato il bacino dell’utenza rivolgendosi a studiosi provenienti dall’Italia, dal mondo, a studenti e alla città in generale. Alla direttrice Siragusa, in questi giorni sono arrivati tanti attestati di stima di utenti e cittadini, che fanno ben sperare, la città è viva e malgrado tutto vuole crescere”.
Spero che la Biblioteca, come il Museo, riapra al più presto, ovviamente la riapertura dovrà avvenire, come per tutti gli uffici aperti al pubblico, in assoluta sicurezza sia per chi la frequenta che per chi ci lavora!