Con l'aumento dei casi di positività al coronavirus nel comune di Milazzo, prende il via la campagna vaccinale. Intanto si chiede un consiglio comunale straordinario.
Nuovo aumento di soggetti risultati positivi al coronavirus, nel comune di Milazzo. L’ultimo dato fornito dal comune su indicazioni dell’Usca, lo scorso 5 gennaio, riporta un incremento di 26 nuovi casi e nessun nuovo guarito. Risultano in totale, dunque, 171 persone positive al covid-19.
Intanto sempre il 5 gennaio è stata avviata la campagna vaccinale presso l’ospedale di Milazzo, nei locali dell’endoscopia digestiva. Le prime dosi di vaccino sono state somministrate a medici e personale sanitario, dando priorità al personale del pronto soccorso. Si tratta di poco meno di 200 dosi di vaccino.
Richiesto un consiglio comunale straordinario
L’incremento dei casi di positività nel comune mamertino ha generato alcune preoccupazioni, portando alla richiesta della convocazione di un consiglio comunale straordinario. Ad avanzare la proposta il consigliere comunale Giuseppe Crisafulli.
«Si ha la sensazione -ha dichiarato Crisafulli- che nella nostra città non si stia dando il giusto e corretto rilievo alla situazione pandemica in atto. Tale sensazione è avvertita anche dai nostri cittadini, atteso peraltro che il virus sta colpendo un numero cospicuo di persone, tre delle quali sono purtroppo deceduti».
Il consigliere ha poi proseguito: «La gestione sino ad oggi posta in essere dalle autorità preposte -ha dichiarato- sembra più formale che sostanziale, in quanto si limita a meri report del tutto saltuari contenenti semplici dati numerici e privi di qualsivoglia piano di azione idoneo a contrastare e/o arginare il propagarsi dei contagi. Ulteriore aspetto afferisce la mancanza pressoché totale di controlli sul territorio e del necessario supporto da fornirsi a coloro che risultano positivi al Covid».
Nel suo intervento il consigliere si è soffermato anche sulla gestione dei tamponi sul territorio comunale: «Tamponi eseguiti in ritardo, comunicazioni lacunose, corto circuiti che spesso si verificano tra ASL e Comune. La carente attività di controllo e verifica successiva ai tamponi eseguiti, aumentano il senso di disagio, incertezza ed abbandono che il cittadino vive nei confronti delle istituzioni sanitarie. Anche perché permangono comportamenti che sono in dispregio alle disposizioni emanate sia a livello nazionale sia a livello regionale».
Crisafulli ha quindi concluso: «Ritengo che la politica abbia il dovere di far sentire in modo forte la propria voce, pretendendo rispetto visto che Milazzo è la seconda città della provincia di Messina e al tempo stesso organizzando una gestione quotidiana dell’emergenza in maniera più incisiva per far comprendere ai cittadini la delicatezza del momento che non riguarda gli altri ma tutti noi».