La riflessione di una mamma che ha sostenuto il figlio nella decisione di rimanere a Milano durante la grande fuga verso il sud Italia
Un’altra testimonianza che racconta di giovani messinesi responsabili. Come tanti ce ne sono in questo momento in tante parte d’Italia. In questa emergenza Coronavirus, la grande fuga dal nord Italia ha suscitato polemiche, divisioni, riflessioni. In tanti sono tornati, e se lo hanno fatto con responsabilità e seguendo poi tutte le regole per evitare rischi non ci si può scagliare contro di loro. In tanti però hanno deciso di non rientrare a casa, a Messina, in Sicilia.
Tra di loro c’è il giovane Ferdinando Valente, studente al quarto anno del corso di Medicina in inglese all’Università S. Raffaele. A scrivere di lui è la mamma, Maria Crupi. «Mio figlio è uno dei pochissimi studenti rimasti a Milano. Si trova nella sua casa completamente solo, i suoi compagni di appartamento sono andati via già da settimane. Come passa il suo tempo? Studia, legge e grazie ai mezzi telematici è in contatto con i suoi cari e gli amici. Siamo forse l’1% delle famiglie messinesi che, invece di agitarsi per far tornare da Milano il proprio figlio, hanno supportato, crediamo responsabilmente, la sua decisione di rimanere a Milano. E siamo tuttora convinti di aver fatto la scelta giusta.
Quando il 7 marzo il tam tam dei whatsapp risuonava già dalle sei del pomeriggio tra gli studenti per avvertire della grande fuga, noi abbiamo sentito nostro figlio che con naturalezza e serenità ci ha comunicato la sua decisione di rimanere dove si trovava. Ci ha soltanto detto: “quattro anni di studi di Medicina mi fanno capire l’importanza di rimanere qui per non esporre a rischio altre persone”.
Gentilissima , ci tengo a dirle che lei e suo figlio siete un esempio di cultura e
Responsabilità … la ringrazio . Le
Parla uno che ha fatto la stessa scelta rimanendo in Olanda dove la situazione è diventata grave .
Esempio di famiglia “per bene”; anche mia figlia che studia Medicina a Roma alla Cattolica , ha preferito rimanere , supportata da tutti noi.Orgogliosi delle nostre scelte…
Che succede signora? Stavano parlando fin troppo delle famiglie benestanti messinesi di ritorno da Madonna di Campiglio meno che della sua? Povero cucciolo suo figlio è stato escluso dall’elité messinese, che disgrazia :’(
Se tutti avessero avuto il coraggio di questo ragazzo e avessero messo da parte la paura, la mancanza dei propri cari, probabilmente il coronavirus non si sarebbe diffuso così tanto.
Ammiro il coraggio non solo del giovane ragazzo, ma anche della famiglia che sicuramente avrebbe voluto il figlio,che è stato cresciuto con tanto amore, accanto durante questa situazione di incertezza e angoscia, ma che ha saputo prendere parte a questa scelta con saggezza e non pensando solo al proprio bene.
ferdinando, non ti conosco, ma ti stimo veramente molto e sono certa che diventerai un medico eccezionale perché è proprio questo che fa un buon medico(o chiunque lavori in un ospedale): mette da parte le proprie paure, per pensare al bene comune, alzandosi e recandosi in ospedale coronavirus o meno. Rivedo in te, la futura me perché proprio come te anche io, da futura studentessa in medicina, avrei fatto lo stesso. Veramente tanta stima verso te e la tua famiglia, vi auguro il meglio!
ma smettetela ridicoli……tanti ragazzi nostri sono rimasti a Milano, Pavia , Torino, Roma..e persino a Catania …..e non si sono fatti nessuna pubblicità……che ridicolaggini….