La Confesercenti scrive a Musumeci. "Pronti a siglare un protocollo sulle misure di sicurezza ma dopo oltre 1 mese di chiusura rischiamo la fine delle attività"
In Sicilia, che è tra le Regioni nelle quali il contagio si è mantenuto basso, si pensa alle azioni da intraprendere per la fase 2, soprattutto per evitare il collasso dell’economia. In quest’ottica la Confesercenti ha scritto una lettera al Presidente Musumeci relativamente ad un settore, quello dei parrucchieri, barbieri ed estetisti che rischiano una crisi irreversibile se non si avviano i primi provvedimenti.
“Non chiudeteci sine die….”
E’ un appello ad aprire in totale sicurezza, con garanzie per operatori e clienti, evitando comunque una chiusura sine die che equivale alla fine di queste attività. Prevedere non dopo il 3 maggio la riapertura delle attività di parrucchieria, barberia, estetisti, nails e di tutte le altre attività concernenti i servizi più strettamente collegati alla cura ed al benessere della persona. E’ quanto chiede Confesercenti a Musumeci impegnandosi al contempo a siglare un protocollo di sicurezza funzionale alla ripartenza.
Riapriamo in sicurezza
“Abbiamo condiviso e accettato tutte le misure per contrastare la minaccia del coronavirus, con grande senso di responsabilità e rispetto- scrive Confesercenti– poiché la salute pubblica rappresenta un bene primario ed irrinunciabile per tutti. Ora, dopo oltre un mese di chiusura, chiediamo come rappresentanti delle migliaia di aziende ed operatori del settore che operano in Sicilia di riaprire prima possibile queste attività e che, comunque, il lockdown non vada per l’intero comparto, come qualcuno suggerisce, oltre il 3 maggio prossimo”.
Le misure precauzionali
Nel documento, Confesercenti sottolinea anche l’attività di controllo e denuncia svolta dall’associazione e l’importanza di redigere un protocollo di sicurezza. La riapertura, previa sanificazione delle strutture, dovrebbe avvenire sulla base di precise misure precauzionali (formazione del personale, ricevimento per appuntamento, contingentamento delle presenze, utilizzo di mascherine, guanti, visiere protettive, igienizzante all’ingresso, igienizzazione delle postazioni di lavoro dopo ogni servizio). “Nel manifestare la nostra disponibilità ad ogni forma di collaborazione con i suoi Uffici anche per definire un Protocollo di sicurezza su cui comunque stiamo lavorando, confidiamo che la nostra richiesta possa essere da Lei positivamente riscontrata”.
Condividiamo la richiesta alla Regione per questo settore. L’importante venga attuato in sicurezza.