Reggio Calabria, il personale di #posteitaliane lavora tra mille pericoli

Coronavirus Reggio Calabria, personale di poste italiane al lavoro tra pericoli e paure

Simone Pizzi

Coronavirus Reggio Calabria, personale di poste italiane al lavoro tra pericoli e paure

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giovedì 19 Marzo 2020 - 14:00

Reggio Calabria: “il personale di Poste Italiane è legittimamente spaventato e confuso ed a ciò si aggiunge il ritardo per la sanificazione dei locali degli uffici postali, e della parziale consegna dei DPI che aggrava una situazione già di fatto apocalittica”

Reggio Calabria, 18 marzo – Il personale di Poste Italiane continua a lavorare tra paure incertezze mettendo a repentaglio la proprio salute: ad affermarlo è il sindacato Failp Cisal – “Ci troviamo, nostro malgrado, in uno stato di crisi mai conosciuta fino ad oggi, con un contagio finora inarrestabile che non tiene conto né della burocrazia né dei ritardi ad essa ascrivibili. Il personale di Poste Italiane è legittimamente spaventato e confuso ed a ciò si aggiunge il ritardo per la sanificazione dei locali degli uffici postali, Centri di Recapito e CMP di Lamezia e della parziale consegna dei DPI che aggrava una situazione già di fatto apocalittica”.

Il Segretario Regionale Failp Cisal, Ester Cicero prosegue:“Pur rendendoci conto che nel campo delle forniture, la domanda è superiore all’offerta, è preoccupante che il numero delle mascherine consegnate non sia sufficiente per coprire le esigenze dei Centri di recapito e degli uffici postali, mentre è ancora parziale la consegna del gel disinfettante e guanti. Inoltre, vi è un forte ritardo nella sanificazione e pulizia dei locali compresi quelli del CMP di Lamezia ove la situazione è divenuta insostenibile. In questo terribile momento non possiamo parlare di normale tutela dei diritti, ma di attuare tutte le misure necessarie perché non vi siano altri morti e che non si debba ripetere ciò che, purtroppo, è accaduto ai due dipendenti di Poste nella bergamasca.

Pertanto, è assolutamente necessario ed indispensabile chiudere immediatamente tutti gli uffici, Centri di recapito e il CMP, non ancora sanificati fino a quando non saranno applicate tutte le norme di sicurezza previste dal DCPM dell’11/03/20 e dall’accordo Governo/Sindacati e non sia mai consentito ai dipendenti di recarsi a lavoro senza il Kit completo di DPI. Inoltre, risulta, che in qualche UP e Centro di Recapito non vengano rispettate tra dipendenti le distanze di sicurezza e che non sia stata applicata la necessaria turnazione di presenze in servizio. Serve, quindi, un costante monitoraggio e vigilanza e l’adozione di opportuni e urgenti provvedimenti affinché ciò non accada più. E’ preoccupante, altresì, l’orientamento dell’Azienda, che su sollecitazione del Governo, si sta determinando in ordine all’anticipato pagamento delle pensioni nella giornata del 26 marzo e all’apertura totale ed indiscriminata, in quella giornata, di tutti gli uffici postali. Infatti, probabilmente non si sta tenendo in considerazione che è previsto in Calabria, proprio in quelle settimane, il picco del contagio, dato questo che non può certamente essere ignorato. Questa OS vigilerà e monitorerà l’evolversi della situazione e, se necessario, porrà in essere azioni mirate a tutela della salute dei lavoratori”.

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