Coronavirus. "Servono strumenti di sicurezza per chi lavora nei servizi essenziali"

Coronavirus. “Servono strumenti di sicurezza per chi lavora nei servizi essenziali”

Redazione

Coronavirus. “Servono strumenti di sicurezza per chi lavora nei servizi essenziali”

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lunedì 16 Marzo 2020 - 09:59

#coronavirus #cgilcislui Il riferimento di Cgil, Cisl e Uil è ai lavoratori impegnati nel settore della grande distribuzione organizzata, nonché della vendita alimentare al dettaglio

Preoccupazione ed allarme. Ad esprimerli sono le Confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil di Messina che, insieme a Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, hanno scritto alla prefetta, al sindaco e ai direttori generali di Asp, Irccs Piemonte, Papardo e Policlinico, per evidenziare il momento difficile di quei lavoratori che nell’emergenza Covid-19 si trovano maggiormente esposti al rischio di contagio.

Il riferimento di Cgil, Cisl e Uil è ai lavoratori impegnati nel settore della grande distribuzione organizzata, nonché della vendita alimentare al dettaglio, che in queste ore si trovano in prima linea per garantire un servizio essenziale all’intera comunità.

«Abbiamo ricevuto tante segnalazioni che evidenziano l’assoluta mancanza di rispetto delle normative – sottolineano Giovanni Mastroeni, Antonino Alibrandi e Ivan Tripodi – lavoratrici e lavoratori difficilmente riescono a mantenere le distanze di sicurezza e spesso si trovano senza alcun kit di protezione individuale. Solo poche aziende hanno fornito mascherine protettive, gel igienizzante o guanti monouso. E, al tempo stesso, ci hanno informato che le doverose operazioni di sanificazione dei locali commerciali non sono state effettuate dappertutto».

Una condizione di difficoltà con l’assenza di adeguate misure di sicurezza che si riscontra anche tra le Guardie Particolari Giurate, con particolare riferimento per quelle che operano presso le strutture ed i presidi ospedalieri in servizio di protezione e deterrenza per garantire l’indispensabile sicurezza dei medici e dei pazienti. «Mettono a repentaglio la loro incolumità operando dentro i Pronto Soccorsi senza o con esigue protezioni individuali. E sempre in ambiente ospedaliero ci sono i lavoratori del pulimento che, nella delicata operazione di sanificazione, si trovano in moltissimi casi senza alcuna protezione o, come accade spesso, in una situazione nella quale le stesse mascherine monouso vengono utilizzate più giorni consecutivamente», hanno scritto i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil.

I sindacati chiedono, quindi, che vengano effettuate delle verifiche ispettive da parte delle Forze dell’Ordine e delle strutture di controllo interno, in maniera tale da intervenire in tutte quelle situazioni nelle quali non sono pienamente rispettate le indicazioni dettate dalla legislazione vigente sulla tutela del lavoro e dalle recenti norme legate all’emergenza per evitare il contagio da Covid-19 e di intimare a tutti i datori di lavoro di fornire ai lavoratori gli strumenti a tutela della loro salute e sicurezza.

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