La circolare della Regione chiarisce le modalità del servizio, sia da asporto che a domicilio.
Nell’Italia dell’assurdo in cui le FAQ (le risposte alle domande frequenti) sono diventate fonti del diritto…..anche la Sicilia si adegua e grazie alla circolare n°15 di ieri è possibile avere chiarimenti su alcuni aspetti.
Sì all’asporto e domicilio domenica
Sono stati segnalati infatti problemi interpretativi in ordine all’art.10 dell’Ordinanza del Presidente della Regione Siciliana n.18 del 30 aprile. La circolare di ieri quindi chiarisce l’aspetto relativo all’autorizzazione nelle giornate domenicali il servizio di consegna a domicilio e di asporto dei prodotti alimentari e affini“. In sostanza è possibile nelle giornate domenicali per tutti gli esercizi commerciali che praticano servizio a domicilio o di asporto restare aperti per poter fornire il servizio.
Sì anche fuori Comune
Ne consegue che bar, pasticcerie, ristoranti, ed esercizi similari che vendono prodotti alimentari o affini quali: prodotti da forno, rosticceria, cibi cotti, pasticceria e similari possono garantire il servizio evitando gli assembramenti e garantendo il rispetto delle distanze interpersonali. Le persone che vorranno fruire del servizio dovranno, comunque, indossare le mascherine quando in fila per l’asporto. Ulteriore chiarimento fondamentale per eventuali “incontri” con vigili e affini, che per asporto e domicilio è possibile l’eventuale spostamento da fuori comune.
Il secondo chiarimento era stato richiesto da alcune categorie di operatori sanitari e di servizi pubblici essenziali che vengono sottoposti a sorveglianza. I medesimi operatori sospendono l’attività nel caso di sintomatologia respiratoria o esito positivo per COVID-19. “Si significa, pertanto, che tutti gli appartenenti alle Forze Armate, Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco o operatori che svolgono servizi essenziali che sono sottoposti a sorveglianza non devono sottostare a isolamento fiduciario all’ingresso in Sicilia, anche in caso di licenza, se sono sottoposti a Sorveglianza”
Vorrei chiedere al sindaco e agli amministratori come ne uscirà messina e provincia dalla totale assenza di turismo, visto che chi ha due settimane di ferie le dovrebbe passare in quarantena in casa. Non credo che la sola presenza degli abitanti locali possa garantire un adeguato introito. Bisogna controllare le persone all’arrivo con i test e poi lasciarle circolare una volta acquisito il risultato. Senza il turismo l’italia intera crollerà, lo capirete a ottobre quando verranno tagliati stipendi e pensioni.