ultimora- Decine di persone a Villa San Giovanni in attesa di traghettare. Così si presenta lo Stretto questa mattina alle 7.30 #coronavirus
Si prova a “blindare” lo Stretto ma dalle fotografie che abbiamo ricevuto questa mattina, le difficoltà ad attuare le limitazioni richieste dal presidente della Regione e accolte dal governo nazionale, sono tante.
ore 7.30 Villa San Giovanni
Corse ridotte, controlli a Messina, traffico merci spostato a Tremestieri, eppure l’assalto alle navi della Caronte continua ad esserci. Stamattina alle 7.30 (una delle corse previste dopo il decreto Sicilia), l’imbarco della Caronte a Villa San Giovanni si presentava così. Un lettore ci ha inviato le foto che stiamo pubblicando.
La folla agli imbarchi
Decine e decine di persone pronte a varcare lo Stretto. Ormai l’Area dello Stretto è una realtà nei fatti, e le centinaia di pendolari che ogni giorno si spostano tra le due sponde rappresentano numeri con i quali dovere fare i conti. L’ulteriore stretta per evitare il diffondersi del contagio del Coronavirus, ha ridotto i numeri delle corse con il conseguente “affollamento” in quelle ancora in vigore. Difficile mantenere le distanze di sicurezza e garantire i controlli. Da verificare poi quanti siano i pendolari per lavoro o quanto ancora stia continuando la “fuga” verso l’isola.
Le nuove disposizioni
Da ieri le novità più rilevanti annunciate per il traffico marittimo sono due. La prima per il traffico merci e l’altra per i collegamenti nello Stretto. Nel primo caso, continuerà a essere garantito il trasporto delle derrate, ma “possibilmente su unità di carico isolate non accompagnate”. Il porto di attracco sarà Tremestieri. La seconda riguarda gli spostamenti via mare dei passeggeri da Messina per Villa San Giovanni e Reggio Calabria le corse giornaliere passano da venti a quattro corse giornaliere di andata e ritorno, ma solo dalle 6 alle 21. Nessuna nelle ore notturne.
La Uil: così è effetto boomerang
Su quanto accaduto si registra l’intervento della Uil Trasporti: “Così l’effetto rischia di essere un boomerang ed amplificare i rischi di contagio del personale marittimo di bordo e dei lavoratori dell’indotto, rendendo vane tutte le prevenzioni poste in essere dalle Aziende. Occorre proteggere i lavoratori di tutte le compagnie di navigazione, sia pubbliche che private. Quindi delle due l’una o si implementano le restrizioni dei soggetti che possono transitare tra le sponde dello Stretto facendo un ulteriore giro di vite sull’utenza, oppure occorre rivedere il numero dei collegamenti e implementare le attività di controllo.
Lo stretto andava “blindato” prima, ormai sono rimasti esclusivamente i pendolari costretti da esigenze lavorative, la maggioranza di quest’ultimi sono uomini e donne che svolgono servizi di controllo per la sicurezza sul territorio italiano o forniscono servizi di 1° necessità. Al riguardo, il decreto non vieta l’ingresso in Sicilia ai residenti, quindi tagliando quasi tutte le corse avete complicato la vita ai suindicati lavoratori che sono costretti ad essere convogliati tutti in un’unica nave del mattino o della sera. In conclusione, si vede anche dalla foto in allegato che c’è un militare in divisa.
Non è corretto le navi sono solo 2 A/r . Da Messina 7:00 e 18:00. Che da Villa divantano 7:30 e 18:30. Puoi garantire così il passaggio di lavoratori, forze dell’ordine e medici e infermieri e Oss che garantivano il servizio dall’altra sponda. Bene così …. paralizziamo gli ospedali ! Per non commentare il cambio d’orario fatto in notturna. Tutte le mattine la nave è stata 7:20 perché nn mantenere almeno oggi quell’orario invece di creare il disservizio ??
Perke dovete rimanere acasa massa di pecuruni ignoranti