Coronavirus. Unime capofila per la formazione a distanza dei neurochirurghi italiani

Coronavirus. Unime capofila per la formazione a distanza dei neurochirurghi italiani

Redazione

Coronavirus. Unime capofila per la formazione a distanza dei neurochirurghi italiani

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martedì 28 Aprile 2020 - 11:47

I medici in formazione sono protagonisti di lezioni interattive tenute e preparate da loro stessi, sotto la supervisione dei loro docenti e collegati contemporaneamente

La Scuola di Specializzazione in Neurochirurgia dell’Università di Messina capofila di una nuova modalità di formazione per i giovani specializzandi che ha coinvolto in un unico progetto tutte le Scuole d’Italia.

La crisi sanitaria legata alla pandemia da virus Covid 19 ha convolto tutti i settori della società. Anche la formazione, di tutti i gradi e livelli ne ha inevitabilmente risentito. Per quanto attiene alle scuole di specializzazione di area medica, alcuni settori hanno richiesto (anestesia e rianimazione, pneumologia, medicina, solo per citarne alcune) la presenza dei medici in formazione degli ultimi anni ad affiancare i colleghi già specialisti.

Al contrario, i medici dei primi anni di formazione delle discipline mediche meno convolte nell’emergenza Covid hanno dovuto rallentare e qualche volta arrestare le attività formative. Da questo momento di grave difficoltà sono però nate nuove opportunità grazie alle possibilità di formazione a distanza rese disponibili dalle tecnologie informatiche.

La Scuola di Specializzazione in Neurochirurgia, diretta dal prof. Antonino Germanò, dell’Università degli Studi di Messina, si è fatta promotrice di una iniziativa che vede coinvolte tutte le scuole neurochirurgiche del territorio nazionale. Da Milano a Padova, Torino, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Catania e Palermo, i medici in formazione sono protagonisti di lezioni interattive tenute e preparate da loro stessi, sotto la supervisione dei loro docenti e collegati contemporaneamente. Oltre 200 partecipanti, giovani specializzandi, neurochirurghi ospedalieri anche primari e moltissimi professori di tutto il territorio nazionale usufruiscono di occasioni formative che mai in passato era stato possibile realizzare. Il valore per i giovani è doppio: da una parte preparare una lezione e condividerla con gli altri colleghi e dall’altra ricevere i contributi di altri docenti.

Gli appuntamenti si svolgono con cadenza bisettimanale, il martedì e giovedì alle 18.30, ed hanno visto un interesse crescente, con l’entusiastico accoglimento delle altre scuole di specializzazione che si sono fatte, a loro volte, protagoniste loro stesse. Tanto che è stato stilato un calendario fitto di argomenti e la piattaforma messa disposizione dall’Università di Messina è diventata una stabile e consolidata opportunità per tutti i medici in formazione neurochirurgica italiana. In più di una occasione, inoltre, si è vista anche la partecipazione di colleghi specializzandi e docenti di scuole affini per disciplina come per esempio la chirurgia maxillo-facciale diretta dal prof. Francesco De Ponte, la radioterapia diretta dal prof. Stefano Pergolizzi, la Neuroradiologia diretta dal prof. Marcello Longo, per discutere argomenti da un punto di vista multidisciplinare.

Dalle ceneri di una crisi globale, quindi, nuove opportunità di formazione che nascono a Messina. Gli interessati potranno partecipare inviando una mail a nchme@unime.it

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Un commento

  1. l’università di messina va chiusa per il bene della città

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