Una lettera rivolta agli studenti, un appello ad utilizzare bene questo tempo lontano dalle aule per l'emergenza Coronavirus
“L’abbiamo studiata sui libri di storia, l’abbiamo incontrata tra le pagine dei Promessi Sposi, ma mai avremmo immaginato di viverla nella nostra realtà. Di confrontarci quotidianamente con essa: la peste del 2020. Tutto molto surreale e grottesco. Disorientati, impauriti, sospesi. Così ci sentiamo tutti quanti. Incapaci di combattere un nemico che non conosciamo. Invisibile. Latente. Ansie e paure ci attanagliano. Diffidiamo di chi ci sta vicino. Potenziale untore. Siamo assaliti da domande che non trovano risposta, numeri impietosi che giorno dopo giorno crescono in maniera esponenziale. Oscilliamo tra attesa che tarda ad arrivare e certezze evanescenti che ci tolgono stabilità e solidità.
Scuole chiuse per Coronavirus
In questi giorni i vostri docenti si stanno attivando per sfruttare al massimo le risorse digitali che abbiamo a disposizione per non lasciarvi soli e cercare di ricreare momenti di sana “normalità”. Non dobbiamo/dovete mollare. Questo tempo che appare infausto, l’ora buia che il nostro Paese sta vivendo, può trasformarsi in qualcosa di positivo. Invertiamo la tendenza, l’inerzia di queste giornate che appaiono vuote, angoscianti e insignificanti. Rimbocchiamoci le maniche. Rifuggite la paura. Sfruttate questo tempo enorme, che avete a disposizione, lontano dai banchi per riflettere, per impegnarvi nello studio.
Continuate il vostro percorso di formazione caratterizzato da dinamiche diverse, alternative. Affidatevi ai vostri insegnanti. Approfittate di questo momento per recuperare il tempo perduto. Colmate le vostre lacune. Non fermatevi. Condividete i vostri pensieri con i vostri amici e compagni. Dedicate del tempo ai vostri cari. Quel tempo che sempre ci manca e che non è mai abbastanza per fare tutto in questa vita frenetica. Leggete un bel libro, ascoltate della buona musica. Guardate un film. Arricchite questi momenti di affetto e interesse verso gli altri. Fatevi contagiare dalla voglia di fare, dalla gioia di vivere.
Se avete ancora qualcosa da recuperare, approfittatene per ripassare e ripetere argomenti lasciati indietro. Potrebbe essere una bella occasione, non perdetela. Questo è il momento delle riflessioni, utili a formarvi come persone. Ad alimentare la vostra coscienza critica. Siate disponibili ad ogni tipo di dialogo formativo, costruttivo. Fermate la centrifuga che fa schizzare via i nostri pensieri e lascia un senso di vuoto. Riappropriatevi delle piccole cose. Dei gesti semplici ed umili che danno senso all’esistenza. State sperimentando una nuova vita. Una nuova scena. Tutto ci appare inedito eppure così vecchio.
Collaborate con i vostri docenti che si stanno misurando con un modo nuovo di “fare scuola”, sperimentato a volte per caso o per provare, e che dall’oggi al domani diventa l’unica prospettiva e possibilità per “salvare il vostro anno scolastico”. Avete dei docenti in gamba che non si sono fatti prendere alla sprovvista, che nel tempo hanno curato la propria formazione sull’uso delle tecnologie applicate alla didattica e che ora si supportano a vicenda per realizzare quella “didattica a distanza” sempre più ravvicinata.
Loro non vi lasciano soli. Loro saranno la vostra guida, il vostro riferimento, il vostro faro che permetterà alle vostre navi di superare la tempesta di questo momento e farvi approdare a sicura riva. Offrite a loro il vostro impegno quotidiano, la vostra disponibilità. E’ il vostro modo per gratificarli. Per fargli capire che insieme ce la potete fare. Fondamentale sarà anche l’aiuto e la collaborazione dei vostri genitori perché si crei una sinergia proficua per la riuscita dei nostri/vostri sforzi. Tutti insieme con grande senso di responsabilità ce la faremo. Ognuno per la propria parte. Tutti uniti verso il traguardo rappresentato dal superamento di questo stato di emergenza. Torneremo nei nostri habitat naturali. Tra i banchi. Nei corridoi in frotta con il vostro “lieto romore”.
Quello che oggi appare come il peggiore degli incubi passerà. Torneremo alle nostre abitudini, ai nostri ritmi, ma tutto dovrà essere condotto con grande senso di responsabilità, con quel lavoro di squadra che ha sempre caratterizzato il nostro istituto e che ha fatto della nostra scuola una grande famiglia. Oggi è ancora il tempo dell’osservanza delle disposizioni che il nostro governo ci prescrive. Lottiamo con l’orgoglio e la forza di non arrenderci. Con la fiducia e l’ottimismo che generano i necessari anticorpi per sconfiggere il virus fisico e sociale che ci attacca.
Noi, in questo momento difficile e complesso, siamo “umanità” che non si abbatte e fa appello al proprio ingegno creativoper darsi nuove possibilità e per vincere sempre. Perché ricordate che tutto ciò che non uccide rende più forti. Ed allora avanti tutta, tracciamo la nuova rotta verso un orizzonte di fiducia e speranza. In attesa che torniate a dare vita al nostro storico Caio Duilio con quella gaiezza e quell’entusiasmo che sempre vi hanno caratterizzato”.
La vostra Dirigente scolastica Maria Schirò.