Tutte le posizioni ora al vaglio dell'inchiesta sui lavori affidati dal Consorzio negli anni passati
Ci sono altri nove indagati nell’inchiesta che ha portato alla sospensione di 4 persone sospettate, a vario titolo, di corruzione, turbativa d’asta ed inquinamento, legate alla gestione del Consorzio fognante di Taormina.
Si tratta dell’ex sindaco di Taormina Mauro Passalacqua, che negli anni scorsi sollevò dubbi sui lavori, Patrizia Savio, rappresentante legale della ditta Echo Beach, il taorminese Francesco Cipolla, Antonino Culoso di Castelmola, Orazio Luigi De Maria di Giardini Naxos, Fabio Maccarrone di Piedimonte Etneo, Veronica Spoto di Gaggi, Giuseppe Sterrantino di Fiumefreddo, Giovanni Taliò di Taormina.
Sotto la lente degli investigatori sono finiti i lavori affidati dal Consorzio, dopo il sequestro dell’impianto per inquinamento nel 2021, e i rapporti tra i dirigenti e le ditte incaricate. Il sospetto, sollevato anche dalla denuncia di una persona interna all’ente e suffragato, secondo l’Accusa, dalle intercettazioni, è che per gli affidamenti i dirigenti abbiano incassato dei favori.
L’indagine
L’inchiesta è sfociata nelle sospensioni per Oscar Alberto Ayma, dirigente dell’area tecnica, Giuseppe Caudullo (area finanziaria), Sebastiano Sgroi, della ditta Edil Naxos, e l’imprenditore messinese Angelo Oliveri. La giudice Tiziana Leanza li interrogherà nel corso delle prossime settimane. Corruzione, turbativa d’asta ma anche inquinamento i reati ipotizzati a vario titolo.