Corruzione nella sanità, la Regione interroga i direttori di Policlinici e Asp

Corruzione nella sanità, la Regione interroga i direttori di Policlinici e Asp

Redazione

Corruzione nella sanità, la Regione interroga i direttori di Policlinici e Asp

venerdì 05 Luglio 2024 - 18:16

La reazione all'inchiesta della Procura di Catania. Tra gli arrestati, il professore Micari, del Policlinico di Messina. De Luca (M5S) critica Schifani

Inchiesta sulla corruzione nella sanità siciliana: la Regione chiede una relazione a direttori di Policlinici e Asp. “Una relazione esaustiva e puntuale relativa al percorso di acquisizione dei dispositivi oggetto dell’indagine, nonché la verifica delle dimensioni di opportuna valutazione di appropriatezza clinica in ordine alle procedure eseguite”. Questa la richiesta che i dirigenti generali dei dipartimenti Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, e Attività sanitarie dell’assessorato della Salute, Salvatore Requirez, hanno chiesto entro il 18 luglio, con  una nota, ai direttori generali delle aziende ospedaliere policlinico “G. Martino” di Messina e “Rodolico – San Marco” di Catania, e delle Asp di Siracusa e Ragusa.

Il tutto in riferimento all’indagine della Procura di Catania che si snoda tra Catania, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa e Perugia con cui il Gip ha disposto gli arresti domiciliari per quattro direttori di Emodinamica, nonché capi dipartimento di aziende ospedaliere delle province della Sicilia orientale.

Tra i 9 agli arresti domiciliari, ci sono i direttori e cardiologi Corrado Tamburino di Catania, Antonio Micari (direttore dell’Uoc del Policlinico di Messina), Marco Contarini di Siracusa e Antonino Nicosia di Ragusa.

Sponsorizzazioni economiche e dispositivi medici

I finanzieri del Comando provinciale di Catania, su input della Procura della Repubblica catanese, hanno dato esecuzione alle misure cautelari nelle province di Catania, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa e Perugia.

Quali sono gli elementi indiziari? Tre società – distributori locali per conto di multinazionali nel settore della commercializzazione di dispositivi medici – avrebbero promesso e poi elargito ingenti somme di denaro per l’organizzazione, da parte dei dirigenti sanitari, di convegni e congressi di medicina finalizzati alla formazione. L’ultimo si è svolto a Catania nel mese di maggio. Nei fatti, queste sponsorizzazioni economiche avrebbero avuto lo scopo di ottenere in cambio l’impegno dei dirigenti nel favorire le “ditte più generose”. E così garantendogli l’uso effettivo di un numero maggiore di propri dispositivi medici nel corso degli interventi chirurgici.

Antonio De Luca (M5S): “Piove sul bagnato su un settore già allo sbando per colpa della politica”

A commentare l’inchiesta è il capogruppo del Movimento Cinquestelle all’Ars, Antonio De Luca: “Gli arresti che hanno interessato la sanità siciliana non sono che l’ennesima brutta notizia per un settore sempre più allo sbando per colpa della politica. I nuovi ordini di custodia cautelare disposti dalla Procura di Catania costituirebbero, ove le accuse dovessero trovare riscontro nelle aule di giustizia, l’ennesima prova che sulla sanità ci sono troppi interessi economici e che la corruzione, anche in questo ambito, è una vera emergenza sociale che va contrastata in tutti i modi”.
“Ci spiace comunque constatare – conclude il deputato messinese – che troppo spesso e a dispetto dei tanti bravissimi medici e operatori su cui possiamo contare – la sanità finisca sui giornali per notizie negative, su gran parte delle quali le responsabilità del governo Schifani sono grosse come case. Sulle interminabili ed eterne liste d’attesa, per esempio, che si accorciano solo negli annunci a vuoto del presidente della Regione”.

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  1. Avete scoperto l’acqua calda

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