Il professore di farmacia ha presentato il suo programma in un’Aula Magna affollatissima. Tra i presenti, ovviamente, anche l’ex rettore Pietro Navarra. IN ALLEGATO IL PROGRAMMA INTEGRALE. FOTO DI GIOVANNI ISOLINO
Aula Magna gremita (con persone costrette a rimanere nei corridoi perché in Aula non c’erano posti neanche in piedi), dieci direttori di Dipartimento su dodici ufficialmente schierati al suo fianco (in fondo all’articolo tutti i nomi); endorsment da parte di varie categorie della comunità accademica ( tra cui quello della ricercatrice Marina Trimarchi, candidata con la Lega alle ultime elezioni politiche) e anche del suo “maestro”, il professore Achille Caputi, che ne ha tessuto le lodi per circa mezz’ora. Se il professore Salvatore Cuzzocrea, nel presentare la sua candidatura ed il suo programma per la corsa al Rettorato, voleva dare una prova di forza e compattezza è riuscito pienamente nell’intento.
“Sembra già una proclamazione”, ha commentato qualcuno, quasi lasciando presagire che non ci sarà partita con l’altro candidato rettore in campo, il medico chirurgo Francesco Stagno D’Alcontres (anche lui direttore di dipartimento, ma assente per ovvi motivi).
La candidatura di Cuzzocrea vola peraltro sulla scia dell’elezione fresca fresca a deputato nazionale dell’ex rettore Pietro Navarra, che lo ha virtualmente designato suo erede ma con ticket obbligato con Giovanni Moschella, il quale – in caso di successo – sarà nominato prorettore vicario. E probabilmente non si tratta solo di una coincidenza che la presentazione della candidatura del professore di farmacia sia avvenuta esattamente il giorno dopo l’esito delle elezioni politiche. Meglio battere il ferro finché è caldo. Ovviamente il neo parlamentare del partito democratico ha presenziato alla cerimonia di presentazione di Cuzzocrea. Per lui posizione defilata, in seconda fila, e abbigliamento informale, quasi fosse lì per caso. Ma la sua influenza in queste elezioni universitarie sicuramente si farà sentire, perché il suo rettorato è storia troppo recente e perché il suo peso specifico nelle dinamiche universitarie è cosa nota a tutti.
In prima fila c’erano invece Adriana Ferlazzo ed Emanuele Scribano, ma nella loro veste istituzionale di Decano dell’Ateneo e Prorettore vicario uscente.
Salvatore Cuzzocrea si è presentato con parole molto rassicurati davanti alla nutrita platea di uditori, rimarcando nel suo intervento di essere più un corista che un solista: “La larga condivisione delle scelte, l’essere inclusivo è un modus operandi che mi contraddistingue. Il rettore è un primus inter pares, un uomo che mette al servizio della sua comunità la sua esperienza la sua passione ed il suo impegno, che deve amministrare con collegialità ed equilibrio, che sappia pianificare e verificare il raggiungimento degli obiettivi”.
Affiancato dai direttori dei Dipartimenti universitari non poteva che sottolineare come questi “sono e restano il cuore pulsante della nostra Università e devono essere da noi supportati ed aiutati”.
La ricerca, poi, non solo la sua personale passione ma anche uno dei punti principali del suo programma: “Immagino l’Università di Messina come una grande università di ricerca come sono le grandi Università italiane e straniere”. E promette più posti per ricercatori di tipo A, grazie a nuove risorse messe a disposzione dalla legge.
Tra le priorità della sua azione di governo nel caso di elezione a rettore ci sarà il “rispetto dei principi di trasparenza legalità e del merito”. Il professore Cuzzocrea immagina premi e riconoscimenti per studenti e dottorandi. Vuole inoltre valorizzare tutte le aree e proporrà la distribuzione di una quota dei grandi progetti a tutte le aree di ricerca, anche a quelle considerate marginali.
Tra i suoi i progetti ci sono anche: l’incremento delle risorse mobilità, dei dottorati internazionali, del rilascio titoli di laurea congiunti. Non può mancare ovviamente la didattica e questi sono i suoi obiettivi: aumentare corsi in lingua inglese, migliorare la formazione a distanza, aiutare gli studenti, “che sono i nostri datori di lavoro”, offrendo loro servizi adeguati; andare incontro alle esigenze degli studenti diversamente abili, affetti da dislessia, fuori corso.
C’è poi il capitolo Policlinico, che rappresenta anche un notevole bacino di voti: “La facoltà Medicina e Chirurgia è stata la mia casa per 18 anni prima che mi accogliesse la Facoltà di Scienze. Il Policlinico "G.Martino", dove io oggi svolgo la mia attività, di dirigente farmacista è il fiore all'occhiello della città ed è forte perché ha dietro un'università forte che crede in questo ospedale e crede nei nostri colleghi. Non è questa la sede per parlare dei problemi del Policlinico, ma se divento Rettore vi prometto che avrò un rapporto continuo e costante con l’azienda universitaria per sposare i progetti messi in cantiere dalla precedente amministrazione di cui mi onoro di aver fatto parte . Farò in modo che non ci siano più continui cambi al vertice”.
Cuzzocrea ha voluto inoltre rivolgersi al personale tecnico amministrativo, che si è presentato numeroso in Aula Magna: “Lo considero una risorsa dell’Ateneo e deve essere gratificato dal punto di visto professionale, con corsi di aggiornamento, ma anche economicamente, con un incremento del trattamento economico”.
Per quanto riguarda il ruolo dell’Università, il candidato rettore non ha dubbi: “Dobbiamo rafforzare il ruolo nel mondo imprese e nel territorio, diventando punto di riferimento”.
Tra i punti inseriti nel suo programma c’è anche l’edilizia: “Dobbiamo far sì che vangano rese fruibile opere cantierabili o già cantierate con la precedente amministrazione universitaria”.
Alla fine del discorso Cuzzocrea è stato circondato da tantissime persone, che hanno voluto stringergli la mano, baciarlo… e far vedere che erano stati lì ad ascoltare. Esattamente come avviene nelle convention politiche. Del resto, anche se in ambito universitario sempre di elezioni e di ruolo di potere si tratta.
Danila La Torre
Ecco i direttori di Dipartimento che sostengono la candidatura di Salvatore Cuzzocrea: Mario Bolognari; Augusto D’Amico; Giancarlo De Vero ; Antonino D’Andrea; Giuseppe Anastasi; Giovanni Grassi ; Antonio Pennisi; Fortunato Neri ; Giovanni Moschella ; Antonio Panebianco.
Domenico Cucinotta, direttore del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, era presente in Sala ma non seduto al tavolo.
IN ALLEGATO IL PROGRAMMA INTEGRALE