Il professore Vita scende in campo: "Sogno il rinnovamento dell'Ateneo"

Il professore Vita scende in campo: “Sogno il rinnovamento dell’Ateneo”

Emma De Maria

Il professore Vita scende in campo: “Sogno il rinnovamento dell’Ateneo”

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domenica 13 Gennaio 2013 - 17:47

Innovazione, reclutamento, carenze finanziarie, reperimento di fondi alternativi, internazionalizzazione, ricerca, valorizzazione della comunità studentesca e del personale tecnico-amministrativo: questi i punti nevralgici dai quali ripartire per il candidato alla guida dell'Ateneo

Prima uscita ufficiale, questa mattina, per il candidato alla guida dell’Ateneo Giuseppe Vita. Un incontro pubblico, con la comunità medica universitaria, con il quale il direttore di Neurologia e malattie neuro-muscolari del Policlinico Universitario inaugura la propria campagna elettorale. Appuntamento che, nella giornata di ieri, è stato preceduto da una lettera indirizzata dal rettore uscente, Francesco Tomasello, all’intero corpo docente. Nel documento il Magnifico Rettore chiarisce la propria posizione super partes e di fatto si tira fuori dai giochi aperti con l’imminente competizione elettorale. Una volontà ed un’aspirazione, quella di non schierarsi né dare indicazioni di voto, che Tomasello ha ribadito questa mattina inaugurando, con il proprio intervento, il primo degli appuntamenti elettorali che accompagneranno la corsa all’ermellino del candidato espressione della comunità medico-scientifica dell’azienda universitaria. “Ho ritenuto fosse necessario ribadire e sottolineare la mia posizione, non scenderò nell’arena – spiega – ma allo stesso tempo non intendo sottrarmi ai miei compiti ed al mio ruolo di attento osservatore”. “Vigilerò affinché le regole della trasparenza e della correttezza vengano da tutti rispettate, per questo – sottolinea il rettore in carica – sarò presente nel corso di tutte le manifestazioni pubbliche nelle quali interverranno i candidati alla carica di rettore”. Tomasello dunque ritaglia per sé il ruolo di garante e tutore dei valori accademici: “Ci sono segnali inquietanti – avverte – metodi finalizzati ad ottenere un consenso a tutti i costi, anche attraverso una firma”. Dall’inquilino di piazza Pugliatti arriva ancora una ferma condanna rispetto alla scelta di accelerare i tempi della campagna elettorale; una scelta dietro la quale, per Tomasello, si cela un preciso disegno: “Non lascerò l’università al suo destino – tuona il rettore uscente – coloro che auspicano che l’inaugurarsi di questa campagna elettorale possa distogliermi da i miei compiti – avverte – rimarranno delusi: non verrò in alcun modo meno ai miei doveri”. E sulle voci che da alcune settimane si susseguono dando per scontato il sostegno, da parte del rettore uscente al nome di Giuseppe Vita, Tomasello chiarisce: “Le cose non stanno così. Il mio unico e solo interesse è quello di garantire il rispetto di quei valori e principi alla base della nostra comunità accademica”. Da Tomasello infine arriva l’invito alla comunità medica a non perdere la propria unità : “Dovete essere uniti e coesi, questa è la vostra forza – incalza il rettore – nel mondo accademico la facoltà di Medicina gode non solo del rispetto dei numeri ma anche di quello derivante da una professionalità che si è sempre messa al servizio della comunità accademica. Non frammentatevi, non disunitevi, diversamente – ammonisce – non vi ritroverete più”. Programmatico l’intervento del professore Giuseppe Vita il quale, illustrando le ragioni alla base della sua discesa in campo, delinea i punti focali del suo programma di governo: “Sogno un percorso di rinnovamento per la nostra università – esordisce – nel quale non ci si accontenti di soluzioni parziali.” Innovazione, reclutamento, carenze finanziarie, reperimento di fondi alternativi, internazionalizzazione, ricerca, valorizzazione della comunità studentesca e del personale tecnico-amministrativo ed un equilibrato rapporto tra università ed azienda universitaria: questi i punti nevralgici dai quali ripartire per il candidato alla guida dell'Ateneo. Il candidato, espressione dell’area medico-scientifica dell’azienda universitaria, analizza uno per uno i punti nodali sui quali, una volta eletto, incentrerà la propria azione di governo: “Occorre investire sulle nuove tecnologie – spiega – implementando in maniera competitiva offerta didattica e ricerca”. Tra i punti nodali del programma del candidato rettore c’è il capitolo assunzioni e carenze finanziarie: “Solo incrementando la lotta all’evasione contributiva e riducendo gli sprechi sarà possibile, aumentando i fondi legati alla premialità, sbloccare le assunzioni”. Un’università competitiva deve poi guardare alla comunità studentesca non solo come destinataria di doveri: “E’ necessario riqualificare i servizi di accoglienza, le aule, le segreterie e la didattica, stimolando politiche di residenzialità e trasporti”. E nell’ottica di un miglioramento nell’approccio all’università da parte dei molti studenti pendolari provenienti dalla provincia e dalla vicina Calabria, Vita volge lo sguardo alla Casa dello Studente: “L’adeguamento antisismico della struttura è la priorità – spiega – Messina deve tornare ad essere una città a misura di studente”. L’appello di Vita corre ed abbraccia l’intera comunità accademica senza distinzioni:“Sogno un’università che non rincorra le emergenze – conclude – ed è con questa finalità mi rivolgo a tutto il corpo docente: condividiamo insieme questo percorso in un dialogo franco ed aperto, progettiamo insieme il futuro della nostra università”. Emma De Maria

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  2. ART.21 COSTITUZIONE. Ancora un medico Giuseppe VITA, dopo il fallimentare rettorato del medico Francesco TOMASELLO, che si propone alla guida dell’università della nostra città. Le sue sono parole oramai vuote di significato, impietosi sono i numeri delle quattro università siciliane, che riassumo in due cifre, solo 1.961 RICERCATORI al cospetto di un esercito di 4.700 tecnici amministrativi, insomma un’altro stipendificio inutile e una fuga dei nostri cervelli, causata da una RICERCA frammentata, scarsi fondi perchè i miliardi vanno altrove, rispettando lo stesso copione del ” talento ” in fuga, burocrazia accademica alla stregua di una palla di piombo ai piedi dei nostri giovani talenti, che fanno ricco il nord Italia e le altre nazioni. Ritornando a Messina, la situazione è ancora più grave di Catania e Palermo, evidenti e sbalorditivi sono il declino di Giurisprudenza, il caos di Medicina, causa gli intrecci tra azienda ospedaliera ” Policlinico ” e Facolta di Medicina, medici che si sono dimenticati di essere professori, spesso conosciuti, forse, in sede di esame, l’incapacità di attirare studenti africani e di altre regioni. Una Università priva del senso di appartenenza alla città di Messina, quasi un corpo estraneo, come lo è diventato il nostro Municipio. Due Istituzioni da rigenerare con un voto coraggioso, che deve tenere lontano un medico dalla guida dell’Università e la vecchia politica dal governo del Comune.

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  3. VITA…NUOVA?…. Intanto il CENSIS inserisce se non sbaglio la nostra ex prestigiosa università’ al penultimo posto tra quelle medie…certo non siamo ultimi ma sono sicuro che risaliremo la classifica perché la qualità’ e’ alta…perché è vero che ci sono molti figli d’arte ma hanno vinto concorsi regolari e sono bravi. Sono rimasti a Messina per favorire la crescita culturale e scientifica della città’. I dati del CENSIS 2012/2013 saranno sbagliati….

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  4. Ogni tanto accade anche in questa città, che una persona onesta riesca a candidarsi…in questo caso il prof. Vita. Ancora più raramente accade che una persona per bene vinca delle elezioni, ahimè…se Vita dovesse esser eletto sono sicuro porterebbe una ventata di novità, onestà e correttezza all’interno dell’ateneo messinese…questa sarebbe di per se già una grande vittoria! vedremo, se anche questa voltà una persona indiscutibilmente per bene verrà fatta fuori dalle grandi manovre dei soliti noti..non ci resta che attendere..

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