Raggiunto telefonicamente, il direttore del Dipartimento di Patologia Umana dell'adulto e dell'età evolutiva spiega che preferisce i rapporti diretti perché ritiene più utile una impostazione universitaria, visto che si tratta dell'elezione del rettore
Francesco Stagno D’Alcontres non farà alcuna presentazione pubblica della sua candidatura a rettore. La sua campagna elettorale sarà incentrata sugli incontri “privati” con le varie componenti della comunità accademica. «Prediligo i rapporti diretti alle manifestazioni plateali, che sanno di azioni di debolezza», commenta al telefono il direttore del Dipartimento di Patologia Umana dell'adulto e dell'età evolutiva, riferendosi in maniera implicita ma chiara alla cerimonia in pompa magna che ieri pomeriggio ha visto protagonista il suo avversario nella corsa al rettorato, Salvatore Cuzzocrea (vedi articolo a parte).
Profilo basso, dunque, per il medico chirurgo con un passato da deputato nazionale nelle fila di Forza Italia, al quale abbiamo anche chiesto cosa ne pensa del fatto che dieci direttori di Dipartimento su dodici (di cui uno è lui) si siano schierati al fianco dell’ex pro rettore alla ricerca: «E’ normale che i direttori di Dipartimento partecipino alla cerimonia di un candidato rettore. Sarebbero venuti anche se fossi stato io ad invitarli alla mia presentazione». Quando tuttavia gli facciamo notare che non erano solo presenti in Aula Magna ma seduti al tavolo (tranne Cucinotta) insieme a Cuzzocrea, nei confronti del quale hanno espresso parole di elogio e di sostegno, Stagno D’Alcontres corregge il tiro: «I direttori hanno voluto dare un imprinting, bene, ma non bisogna confondere il direttore con tutte le persone che lavorano nei Dipartimenti. Io incontrerò tutti coloro che fanno parte delle strutture dipartimentali, parlerò con ognuno di loro per capire quali sono le esigenze e i problemi dei vari Dipartimenti. Questa è una campagna elettorale per diventare rettore e deve avere una impostazione universitaria».
Secondo l’ex parlamentare di Forza Italia, la politica resterà fuori dalle elezioni universitarie, almeno nel suo caso. «Sono fuori dalla politica dal 2013 e non perché non sia stato eletto ma perché non mi sono candidato. In questi anni non ho mai portato la politica dentro l’Università e non succederà in queste elezioni».
Francesco Stagno D’Alconters, che come detto non organizzerà una cerimonia pubblica e non convocherà neanche conferenze stampa, ha redatto e depositato il suo programma come previsto dallo statuto, inviandolo sabato scorso a colleghi, personale tecnico amministrativo e studenti.
«Le proposte che riguardano il ruolo e la missione dell'Università di Messina per il prossimo mandato del rettorato – si legge in un passaggio – si ispirano ad una visione basata sul merito ma allo stesso tempo inclusiva che riguarda tutte le componenti della Comunità Accademica. Oltre al merito e alla inclusione (cioè condivisione e coinvolgimento), le altre parole chiave del programma sono la qualità (dei servizi, della didattica, della ricerca), la cooperazione, il territorio, l'internazionalizzazione. Inoltre, non volendo disperdere quanto di buono è stato fatto durante il precedente mandato, questo programma intende proseguire su molte delle iniziative in atto, cercando di introdurre alcune innovazioni».
Scorrendo il programma, il prof. Stagno D’Alcontres più volte sottolinea la bontà dell’operato della precedente amministrazione a guida Navarra. Resta il fatto però che la sua candidatura nasce in contrapposizione alla candidatura di Cuzzocrea decisa proprio dall’ex rettore.
Danila La Torre