Le elezioni per scegliere il successore di Francesco Tomasello si terranno il 23 maggio, la seconda votazione è stata fissata al 27 maggio e l’eventuale ballottaggio al 31 maggio. Inizia, dunque, ufficialmente la campagna elettorale “accademica”
Nessuna sorpresa, nessun colpo di scena dell’ultimo minuto: i candidati a rettore saranno cinque ed i nomi sono quelli già “noti”. Alle 14 di oggi , termine ultimo per la presentazione delle candidature, sono stati consegnati al Decano dell'Università di Messina, Salvatore Berlingò per il tramite del responsabile del procedimento presso la Segreteria della Direzione Generale, i curricula ed i programmi del prof. di Scienza degli Alimenti Giacomo Dugo, del prof. di Economia Pietro Navarra, della prof. di Veterinaria Adriana Ferlazzo, del prof. di Letteratura latina Giovanni Cuapiuolo e del prof. di Diritto amministrativo Antonio Tassone Romano.
Le elezioni per scegliere il successore di Francesco Tomasello si terranno il 23 maggio, la seconda votazione è stata fissata al 27 maggio e l’eventuale ballottaggio al 31 maggio. Inizia, dunque, ufficialmente la campagna elettorale “accademica”, che si sovrappone a quella per le amministrative per le elezione del nuovo sindaco di Messina, dei rappresentanti del Consiglio comunale, dei presidenti e dei consiglieri delle sei circoscrizioni cittadine. Secondo i ben informati, i favoriti della vigilia restano Navarra e Dugo: il primo pensava sino a qualche settimana fa di poter contare sull’aiuto del secondo e, invece, se lo ritrova come principale avversario, per di più -stando alle voci che provengono dagli ambienti universitari – “sponsorizzato” da Tomasello.
Una volta eletto, il rettore entrante dovrà “convivere” per qualche mese con il rettore uscente Tomasello, il cui mandato scadrà il 30 settembre. Tuttavia, non è escluso che l’attuale magnifico decida di dimettersi in anticipo. Dipenderà da chi vince, aveva ammesso solo pochi giorni fa Tomasello, ed è probabile che se i numeri premieranno il suo ex pupillo, oggi acerrimo nemico, Pietro Navarra, lascerà prima del tempo la poltrona da cui non è riuscito a farlo scollare neanche la sentenza in primo grado per il Concorso truccato a Veterinaria. In questo caso, Tomasello si concentrerebbe solo sulla presidenza della Fondazione universitaria, su cui però Navarra è pronto a dargli battaglia. Il professore di Economia ha già fatto sapere che porterà la questione in Consiglio d’amministrazione per rimettere in discussione l’assegnazione della carica di presidente della Fondazione a Tomasello, che sarebbe incompatibile per via delle norme contenute nel ddl anti-corruzione, proprio in virtù della condanna in primo grado.
Se, invece, le elezioni incoroneranno rettore Giacomo Dugo, erede designato da Tomasello, il destino di quest’ultimo potrebbe avere tutto un altro percorso e a quel punto potrebbe restare in sella sino all’ultimo giorno del mandato e, probabilmente, potrebbe avere vita facile anche come presidente della Fondazione. Almeno, sulla carta, perché finita la campagna elettorale e conosciuti i risultati, certi accordi ed equilibri potrebbero saltare improvvisamente. E, allora, non resta che aspettare ed augurare a tutti e cinque i candidati in bocca al lupo. (Danila La Torre)
Perché l'”ex pupillo” è oggi un acerrimo nemico di Tomasello?I cattivi pensieri mi inducono a credere che la scelta di Navarra di allontanarsi dopo ben otto anni e mezzo di felice convivenza (sbaglio o era Pro.Rettore nominato proprio da Tomasello?) dall’attuale Rettore siano dettati da uno++++++ calcolo politico. Navarra, immagino, pensa così di “pescare” tra quegli elettori scontenti dell’attuale gestione. Certo, se cosi, fosse Navarra accrescerebbe ancora di più la sua nomea di cinico calcolatore, disposto a tutto, pur di riuscire nel suo intento.
Altro aspetto, che mi lascia perplesso (e di questo me ne dolgo) è il nome Navarra. Un nome pesante da portare e che potrebbe creare, fuori dalla nostra città, immagini distorte. E la cosa di cui abbiamo meno bisogno oggi, per il futuro del nostro Ateneo, è prestare il fianco ad attacchi facilmente prevedibili che potrebbero venire da più parti… Ecco perché Cupaiuolo… Dugo…. la Ferlazzo o Romano sono, in questo momento storico, nettamente da preferire…
Mi auguro che il futuro Rettore venga ricordato come esempio di virtù etica e altissimo profilo…che sia stimato dalla classe degli insegnanti che la città possa esserne fiera. Che anteponga gli interessi della ricerca e del valore scientifico degli studi sopra i singoli. Che faccia brillare il merito e non le parentele. Che dia spessore e luce alla università che denunci ogni tentativo di corruttela, che nelle commissioni di concorso si avvalga di collegi di docenti di otre università. Che trasformi il policlinico in eccellenza sanitaria. Che dismetta gli immobili ingestibili. Che non proroghi contratti a persone prive di capacità. Che metta fuori ruolo cattedre inutili. Che possa restituire tutto quello che si è perso…che rimetta il mandato laddove sia sfiorato dal solo sospetto di atti illeciti….che sia un vero rettore…retto…
Ti accontenti di poco….
Io mi accontento di una persona onesta, che consenta alle persone valide, anche se figlie di NN, di poter sperare…
Mi piacerebbe sapere se i candidati a Rettore che hanno o hanno avuto parentele “importanti” siano state…. avvantaggiate nella loro carriera. Di sicuro si conoscono le parentele importanti di ++++++.. come quelle “importanti” ed “ingombranti” di +++++. Chissà se hanno fatto carriera per meriti personali o per… motivi meno nobili. Non conosco la storia di ++++ né quella della +++++. Su +++++, pare che sia figlio di un Maresciallo… quindi persona che si è fatta da sola. Beh… per non saper leggere, né scrivere, mi piacerebbe che né ++++ né ++++++ venissero eletti. Così, per non dar spazio ai cattivi pensieri…
Mi auguro che il futuro Rettore dia lustro al nostro Ateneo, non solo per gli attuali studenti e per quelli futuri, ma anche per noi che già la pergamena l’abbiamo attaccata nel salone per la gioa dei nostri genitori e croce e delizia nei nostri colloqui di lavoro…