Via all'udienza preliminare sugli intrecci tra le società di Genovese, gli enti di formazione professionale Aram e Lumen, e la gestione Capone dell'Ancol. Il Gup Marino ha rigettato tutte le eccezioni preliminari avanzate dai difensori.
Udienza fiume, cominciata alle 9 del mattino e che andrà avanti fino a tarda serata, per il Gup Monica Marino, chiamata al vaglio preliminare dell'inchiesta Corsi d'oro bis, la seconda trance dello screening della Procura di Messina sulla formazione professionale. Cioè l'inchiesta che vede coinvolti l'onorevole Francantonio Genovese, ai domiciliari dalla scorsa primavera, altre 23 persone, 8 tra enti e società di servizi.
In mattinata, il Gup Marino ha ascoltato i numerosi difensori, che hanno avanzato una lunga serie di eccezioni preliminari, da alcuni difetti di notifica alle eccezioni relative alle "contestazioni in fotocopia", o le eccezioni relative al fatto che una gran parte delle attività di indagine è ancora in corso. Eccezioni sulle quali il Giudice si è riservato di decidere, sciogliendo la riserva a pomeriggio inoltrato: tutte rigettate.
Si avanti, perciò, e soltanto in serata si avrà un quadro più dettagliato di come sta andando effettivamente l'udienza.
Il Giudice ha anche esaminato le richieste di costituzione di parte civile avanzate dall'Avvocatura dello Stato, da una parte di lavoratori di alcuni tra gli enti professionali interessati, poi una sigla di tutela dei cittadini che ha sede a Palermo.
Indagati, insieme a Genovese, Salvatore Lamacchia, Roberto Giunta, Domenico Fazio, Elio Sauta, Elena Schirò, Giovanna Schirò, Stefano Galletti, Giuseppina Pozzi, Liliana Imbesi, Concetta Cannavò, Natale Lo Presti, Chiara Schirò, Graziella Feliciotto, Carmelo Capone, Natale Capone, Orazio De Gregorio, Franco Rinaldi, Paola Piraino, Francesco Buda, Salvatore Natoli, Antonino Di Lorenzo, Carmelo Favazzo, Roberta Saglimbeni. Poi le srl e onlus Sicilia Service, Napi Service, Caleservice, Centro Servizi 2000, Lumen onlus, Enfap, Ancol, El.Fi. Immobiliare.
Alessandra Serio
