Davanti la II sezione della Suprema Corte l'ultimo grado del processo agli interessi di Francantonio Genovese nella formazione professionale
Sarà la Seconda sezione della Corte di Cassazione ad emettere la sentenza definitiva al processo Corsi d’oro 2, la seconda tranche d’inchiesta della Procura di Messina sui fondi destinati alla formazione professionale a Messina nel decennio scorso e la galassia di società dei Genovese, allora deputato nazionale di spicco del PD, re delle tessere in Sicilia. L’udienza è fissata al primo 1 ottobre scorso e sul tavolo ci sarà la sentenza del 20 settembre di due anni fa, con la condanna di Francantonio Genovese a 6 anni e 8 mesi.
Il verdetto, al netto degli sconti di pena e qualche assoluzione, aveva di fatto confermato in gran parte le condanne emesse in primo grado. Adesso la parola passa alla Suprema Corte.
Ecco il dettaglio delle altre condanne emesse in appello a Messina nel 2019: 2 anni per Graziella Feliciotto (pena sospesa), 6 anni e 8 mesi e poco meno di 5 mila euro di multa per Genovese, 3 anni e 4 mesi per Roberto Giunta, 3 anni e 2 mesi per Franco Rinaldi., interdetto dai pubblici uffici per 5 anni (più di quanto deciso in primo grado), 2 anni e mezzo per Elio Sauta e Chiara Schirò, 3 anni e 9 mesi per Elena Schirò. Revocata la confisca nei confronti di Giovanna Schirò. Confermate le condanne per Antonino Di Lorenzo, Domenico Fazio, Roberto Giunta, Liliana Imbesi e Salvatore La Macchia. Erano stati invece assolti, per prescrizione o nel merito, l’ex segretaria Cettina Cannavò, Carmelo Favazzo e Giovanna Schirò.
CORSI D’ORO 2, LE RICHIESTE DELL’ACCUSA
I difensori avevano insistito sulla inutilizzabilità delle intercettazioni telefoniche e la credibilità dei teste chiave, in particolare quella di Ludovico Albert, il direttore generale del Dipartimento Formazione alla Regione, quando assessore era il messinese Mario Centorrino, chiamato da quest’ultimo per rimettere ordine nel complesso mondo della formazione professionale ma poi defenestrato perché in rotta con i Genovese.
Impegnati nelle difese gli avvocati Marcello Scurria, Nino Favazzo, Antonio Amata, Salvatore Giannone, Danilo Santoro, Alessandro Billè, Giuseppe Serafino, Salvatore Papa, Isabella Barone, Carmelo Scillia, Antonello Scordo.
CORSI D’ORO 2, LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA D’APPELLO