I migranti rimasti a bordo per tutta la notte hanno ricevuto pasti e accoglienza, nell’attesa di esser visitati dal personale dell’Asp, dell’Usmaff e della Croce Rossa.
Dureranno ancora a lungo le operazioni di sbarco iniziate ieri pomeriggio al Molo Marconi di Messina. L’alto numero dei migranti giunti a bordo della Virginio Fasan e le nuove disposizioni della Prefettura, difatti, hanno "rallentato" le normali procedure.
Le 1159 persone, salvate negli scorsi giorni in diverse operazioni nel Canale di Sicilia, stanno scendendo a scaglioni, a 50 a 50, sotto la “supervisione” delle Forze dell’Ordine. Fino a stamattina, a sbarcare dalla nave della Marina Militare era stati circa 300 tra uomini, donne e bambini per lo più provenienti dai Paesi dell’Africa Subsahariana.
I migranti rimasti sulla nave per tutta la notte hanno ricevuto pasti e accoglienza, mentre il personale dell’Asp, insieme alla Croce Rossa e alla Misericordia, ha già provveduto alle prime visite e screening sanitari. Sono state tante le donne incinta soccorse e trasportate nei diversi ospedali della città, così come sono stati tanti i bambini accolti ieri, tra cui anche un "batuffolo" di soli 15 giorni.
"Medici, infermieri e personale volontario hanno collaborato in perfetta sinergia per garantire il giusto apporto di uomini e mezzi per tutta la permanenza della nave in banchina", ha dichiarato il coordinatore provinciale dell'Asp Enzo Picciolo, che si è anche congratulato con l'ottimo lavoro svolto dalle associazioni di volontariato Croce Rossa, Misericordia e Protezione Civile.
Man mano che i migranti vengono fatti scendere dalla nave, il personale della Polizia Scientifica e dell'Ufficio Immigrazione della Polizia di Stato provvede alle fotosegnalazioni. Le operazioni di sbarco dureranno ancora a lungo e continui sono i contatti tra la Prefettura e i Servizi Sociali del Comune per la sistemazione dei minori stranieri non accompagnati. L'assessore Nina Santisi, da ieri presente al Molo Marconi, ha confermato che le strutture a Messina sono piene e che si stanno cercando accordi per trasferire i ragazzi in centri della provincia e della Regione. Presenti anche i volontari dello Sportello di Mediazione Culturale attivato lo scorso 29 aprile al Pronto Soccorso dell’Ospedale Papardo, il presidio sanitario nato per “accompagnare” i migranti dalla banchina del Molo fino a tutte le cure di cui hanno bisogno. Secondo i dati diffusi ieri dal Palazzo del Governo, i migranti accolti in città nell'ultimo anno sono 9.700. (Veronica Crocitti)
CHIAMIAMOLI COL GIUSTO TERMINE SONO CLANDESTINI. I MIGRANTI, TERMINI SCOVATO IN QUALCHE PARTE DEL CERVELLO DI UN CD BUONISTA A SENSO UNICO, SONO COLORO CHE SI PRESENTANO ALLA DOGANA DI UN PAESE STRANIERO CONSEGNANO DOCUMENTI DI RICONOSCIMENTO VALIDI, DICHIARANO IL MOTIVO ES. LAVORO, E VENGONO MESSI IN QUARANTENA O ISOLAMENTO SANITARIO. PROPRIO STAMATTINA SONO ARRIVATE NOTIZIE DI PERSONE CON LA SCABBIA. SECONDO NON SONO MIGRANTI O RIFUGIATI, TERMINI CARI A ORGANIZZAZIONI A SCOPO DI PROPRIO LUCRO O POLITICO, VENGONO DALL’EGITTO E NON C’E’ GUERRA O ALTRE NAZIONI DOVE NON CI SONO GUERRE. I RIFUGIATI, ESATTO TERMINE SE VOGLIAMO ESSERE PRECISI, SONO POCHISSIMI. QUANDO SCOPPIERANNO RIVOLTE O SI SENTIRANNO STANCHI CHI DARA’ LORO QUELLO PROMESSO?
CHIAMIAMOLI COL GIUSTO TERMINE SONO CLANDESTINI. I MIGRANTI, TERMINI SCOVATO IN QUALCHE PARTE DEL CERVELLO DI UN CD BUONISTA A SENSO UNICO, SONO COLORO CHE SI PRESENTANO ALLA DOGANA DI UN PAESE STRANIERO CONSEGNANO DOCUMENTI DI RICONOSCIMENTO VALIDI, DICHIARANO IL MOTIVO ES. LAVORO, E VENGONO MESSI IN QUARANTENA O ISOLAMENTO SANITARIO. PROPRIO STAMATTINA SONO ARRIVATE NOTIZIE DI PERSONE CON LA SCABBIA. SECONDO NON SONO MIGRANTI O RIFUGIATI, TERMINI CARI A ORGANIZZAZIONI A SCOPO DI PROPRIO LUCRO O POLITICO, VENGONO DALL’EGITTO E NON C’E’ GUERRA O ALTRE NAZIONI DOVE NON CI SONO GUERRE. I RIFUGIATI, ESATTO TERMINE SE VOGLIAMO ESSERE PRECISI, SONO POCHISSIMI. QUANDO SCOPPIERANNO RIVOLTE O SI SENTIRANNO STANCHI CHI DARA’ LORO QUELLO PROMESSO?