"Nel mese di aprile, le dosi necessarie per il richiamo arriveranno in tempo"
Tra ritardi e sospensione momentanea della campagna vaccinale a causa del lotto di Astrazeneca ritirato nei giorni scorsi, nell’area urbana di Cosenza fino ad oggi sono circa 15000 le persone vaccinate, alcune delle quali sono ancora in attesa del richiamo, ossia della seconda dose. Un risultato conseguito, è quello che ha fatto intendere il direttore sanitario dell’Asp di Cosenza, Martino Rizzo, in base al numero di vaccini che arrivano all’Asp di Cosenza ogni settimana.
Un numero comunque basso che riflette una certa disorganizzazione di un sistema, quello calabrese, che dovrebbe garantire un numero superiore di vaccinazioni quotidiane per coprire nel più breve tempo possibile l’intera popolazione regionale. In questi 15000 vaccinati, sempre per quel che riguarda l’area urbana cosentina, ci sono tutte le Forze dell’Ordine, circa 3000, le prime sottoposte alle inoculazioni, mentre fino ad oggi sono 9000 le persone vaccinate tra personale scolastico o che rientra nella categoria dei servizi essenziali, e sempre ancora, secondo i dati dell’Asp sono 1900 gli ultraottantenni sottoposti a vaccinazioni che equivale ad una percentuale del 35% ma se si considera che non tutti gli ultraottantenni aderiranno alla campagna, per il direttore sanitario dell’Asp di Cosenza la percentuale sale al 50%.
“Attualmente, -sottolinea il dottore Martino Rizzo – ci sono delle difficoltà per le seconde dosi, anche in questo caso, per la mancanza di vaccini. Ma siamo fiduciosi che il tutto si risolverà positivamente, perché il richiamo deve essere effettuato dal ventunesimo giorno dalla prima inoculazione e non oltre il quarantesimo e nel mese di aprile come ci hanno assicurato, le dosi necessarie arriveranno ”.
