Il consigliere comunale, Angelo Burrascano, in una missiva rivolta al sindaco Accorinti e all'assessorato preposto, fa il punto della situazione sulle aree rivierasche, ioniche e tirreniche, da sempre esposte alla furia degli agenti meteo
Continua la strenua lotta della città alle forze della natura. Temporali e burrascose mareggiate che hanno ripetutamente sferzato il territorio, si sono prepotentemente appropriate di infrastrutture, casali, intere strisce di costa, lambendo e rosicchiando i litorali con indefessa pazienza. Un lavorio tenace che ha stravolto negli anni il volto della città assoggettando al volere degli elementi edifici pubblici e antichi casali oggi conglobati in ciò che rimane dei quartieri rivieraschi.
L’allarme è lanciato dal consigliere comunale, Angelo Burrascano, che rivolge il proprio appello al sindaco, Renato Accorinti, e alle amministrazioni preposte alla gestione di un problema che si fa sempre più ingovernabile.
Un piano di assetto idrogeologico, meglio conosciuto con lo snello acronimo “PAI”, ha già individuato i nuclei caldi del rischio geomorfologico cui va quotidianamente incontro la nostra città. Battute dalla furia degli agenti meteo, in primis, le zone ioniche di Messina, nella fascia ricompresa tra Galati e Briga Marina.
Ma mentre si accendono i riflettori sulle aree sud della città sollecitando il tempestivo intervento di Palazzo Zanca e bussando alle porte della Regione affinché apra i cordoni della propria borsa per sostenere economicamente i necessari interventi riqualificativi, si rischia – prosegue Burrascano nella propria interrogazione – di non prestare la dovuta attenzione alla parte nord di Messina, angustiata da analoghi problemi.
Dal 1988 ad oggi, strutture private e zone litorali sono state oggetto di una costante erosione che ha cancellato sempre più ampi scorci di insediamento urbano con inarrestabile violenza. Alla mercé di sporadici interventi intrapresi dalle precedenti amministrazioni, abbandonate all’aggressione delle maree da provvedimenti poco validi e indubbiamente insufficienti a gestire la problematica, le coste della località Casablanca, dal km 1500 al km 1600, hanno vissuto e convivono tuttora con la consapevolezza di una progressiva e imminente cancellazione di interi spazi.
Tra le strutture pubbliche – rende noto il consigliere – la prima a capitolare è stata una rotonda, adibita a parcheggio e punto di incontro di bimbi ed anziani. Venticinque anni di assenza e inoperosità degli assessorati hanno consegnato al mare ben 150 metri di spiaggia e questa riflessione, assieme all’inserimento della zona nell’area R4 del reticolo idrografico – stilato da tecnici e studiosi competenti per individuare i territori soggetti a più elevati rischi – non lascia che presumere aspettative poco rosee sul futuro della costa, quanto meno, in assenza di opportuni lavori di salvaguardia e messa in sicurezza.
Mentre la fiducia riposta dai cittadini sull’attiva presenza di Palazzo Zanca inizia ad corrodersi assieme ai tratti di bagnasciuga risucchiati dal mare, la prospettiva dalla quale guardare alla questione – spiega Burrascano – è indubbiamente quella propositiva. Nella trasparenza sin dall’inizio promessa dalla giovane Amministrazione Accorinti e nella necessità che i residenti vengano messi al corrente delle iniziative in cantiere, volte alla valorizzazione dei loro territori, occorre che Palazzo Zanca metta nero su bianco quanto già fatto o eventualmente pianificato per un prossimo futuro. Esponga i criteri di intervento che si intendano perseguire e i provvedimenti da elaborare anche alla luce della recente missiva inoltrata dal Provveditorato Interregionale Opere Pubbliche Sicilia, che ha manifestato chiaramente la propria disponibilità a risolvere la situazione, tramite la stipula di apposita convenzione. (Sara Faraci)
Finalmente qualcuno se si occupa dei bisogni della gente, ci voleva Burrascano per far evidenziare i problemi, purtroppo è l’unico a fare il suo lavoro. Tutti gli altri silenzio assoluto.I consiglieri comunali cosa fanno, niente, aspettano fine mese per accumulare i gettoni di presenza? Andate a lavorare invece di bighellonare nelle sedie del consiglio.