Tra promesse elettorali svanite il giorno dopo le elezioni e buoni propositi dei primissimi giorni, a Palazzo Zanca continua a vigere lo status quo ante e i costi della politica cittadina restano immutati. Un bellissimo esempio, in netta controtendenza con quanto avviene a Messina, ci giunge dal vicinissimo comune tirrenico
L’attenzione sui costi della politica cittadina resta altissima. Gettoni di presenza, indennità ed oneri riflessi pesano enormemente sui bilanci di Palazzo Zanca (VEDI CORRELATO), sebbene le premesse e lo promesse dell’inizio di questa avventura amministrativa lasciassero sperare in una positiva inversione di rotta. Sindaco ed assessori da una parte e consiglieri comunali dall’altra sembravano, infatti, ben disposti a ridurre al massimo l’esborso di denaro pubblico per sostenere la propria attività istituzionale.
LE PREMESSE
«Razionalizzare i costi della politica è un’esigenza imprescindibile con cui occorre confrontarsi…è una esigenza reale che ci viene chiesta e che si rende ancor più necessaria affinché il “Corpo politico” riacquisti credibilità stima da parte dei cittadini»
Correva l’anno 2013 quando la consigliera Nina Lo Presti (nella foto in basso), insediatasi solo da qualche giorno, prendeva carta e penna e scriveva all’Ufficio di Presidenza del Consiglio comunale , ai capigruppo e per conoscenza al sindaco Renato Accorinti– in quel momento espressione del gruppo consiliare di cui lei faceva parte – per chiedere di risparmiare il più possibile su gettoni di presenza e oneri riflessi.
«Appare evidente che anche noi consiglieri comunali – scriveva il 25 luglio 2013 la consigliera Lo Presti- potremmo intervenire sulla determinazione del numero delle commissioni consiliari e l’orario del loro svolgimento, riducendo notevolmente costi aggiuntivi (oneri riflessi) e migliorare l’efficienza del lavoro delle stesse».
La proposta che l’allora accorintina metteva per iscritto era chiara: ridurre il numero delle commissioni e convocare le sedute degli organismi consiliari nel pomeriggio, non coincidente con l’orario di lavoro, in modo da non obbligare il Comune ad accollarsi gli oneri finanziari per i permessi concessi dai datori di lavoro ai consiglieri comunali per partecipare alle riunioni degli Organi di cui fanno parte, così come stabilisce la legge regionale n.30/2000 che regola lo status degli Amministratori locali.
Al Comune di Messina le sedute delle commissioni oscillano tra le 55 e le 60 mensili, indifferentemente in orario antimeridiano e pomeridiano, al fine soprattutto di consentire ai consiglieri comunali di raggiungere 39 presenze e portare a casa il tetto massimo previsto dalla legge, vale a dire 2.184,42 euro lordi, che corrisponde esattamente ad 1/3 dell’indennità di funzione del sindaco.
LE PROMESSE (MANCATE)
E a proposito del sindaco e della giunta, nei giorni in cui scriveva, la consigliera Lo Presti dava per scontata – sottolineandone l’importanza – la scelta del sindaco e della giunta «di rinunciare ad una parte consistente dei propri emolumenti». In campagna elettorale, infatti, sia l’allora candidato Accorinti che gli assessori in pectore avevano promesso che si sarebbero ridotti l’indennità per costituire un fondo sociale da destinare alle imprese in crisi. Una volta arrivati a Palazzo Zanca, quell’impegno elettorale si è sciolto come neve al sole: Accorinti continua a ripetere che a fine mandato devolverà in beneficenza la differenza in eccesso tra la sua indennità da sindaco ( fissata dalla legge in 7.282,74 euro lordi) e lo stipendio da insegnante di educazione fisica; mentre 5 assessori su otto ( Signorino, Mantineo, Panerello, Perna, Cacciola) in questi 20 mesi, hanno addirittura percepito il doppio stipendio, sia quello da professori universitari e nel caso di Cacciola di dipendente del Cnr sia l’indennità di funzione, dimezzata a 2.366,89 euro lordi (per il vice-sindaco la somma ammonta a 2.731, 03 euro lordi) non perché lo abbiano scelto i diretti interessati ma perché lo prevede la legge nel caso in cui un amministratore continui a svolgere la propria professione e non si metta in aspettativa. Gli assessori De Cola, Ialacqua (e l’ex Cucinotta) – che si dedicano solo all’attività amministrativa – hanno, invece, intascato l’indennità piena, che ammonta 4.733,78 euro lordi.
GLI ONERI RIFLESSI
Tornando alla nota firmata dalla consigliera Lo Presti il 25 luglio 2013, è evidente come sia rimasta lettera morta sebbene ne siano seguite anche altre, indirizzate sia al segretario/direttore generale Antonio Le Donne, sia all’Assessorato regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica e alla deputata regionale del Movimento Cinque Stelle Valentina Zafarana. L’esponente del Civico Consesso chiedeva ai destinatari di cui sopra di dare chiarimenti o “intervenire”, ognuno secondo le proprie competenze, sulla disciplina degli oneri riflessi, affinché si trovasse il modo di non penalizzare quei consiglieri comunali che si mettono in aspettativa non retribuita per non gravare sull’ente. In base alla normativa vigente, infatti, i consiglieri comunali che decidono di sospendere l’attività lavorativa per dedicarsi a tempo pieno al ruolo istituzionale e non costringere l’ente a sborsare altro denaro pubblico per gli oneri riflessi, devono farsi carico del pagamenti dei contributi previdenziali ed assistenziali. Le richieste di Nina Lo Presti sono sempre cadute nel vuoto e non ha mai ottenuto risposta .
I BUONI PROPOSITI
Nulla si è mosso anche sul fronte dei gettoni di presenza, che all’anno costano al Comune complessivamente 901.261,30 euro. Eppure, inizialmente, i buon propositi non mancavano da parte di alcuni consiglieri comunali. Era sempre il 25 luglio 2013 quando , in Conferenza dei capigruppo, la consigliera Dr Elvira Amata proponeva «l’opportunità di modificare il Regolamento del Consiglio comunale per abolire la doppia firma nelle commissioni e garantire il gettone di presenza ai consiglieri solo in caso di reale apertura dei lavori». Il consigliere di Forza Italia, Pippo Trischitta, proponeva invece di «abolire la doppia convocazione , riducendola ad una soltanto, concedendo ai consiglieri la possibilità di firmare a lavori iniziati e trascorsi almeno 30 minuti, a meno che la commissione abbia una durata inferiore».
In questi 20 mesi nulla di tutto ciò è stato fatto. In mezzo c’è stata anche la proposta (bocciata dall’Aula) della consigliera di Cambiamo Messina dal Basso, Lucy Fenech, che puntava a riempire di contenuto l’ espressione «effettiva partecipazione» riportata nel Regolamento e nello Statuto comunali e proponeva quindi di attribuire il gettone solo «quando la presenza del consigliere alle sedute del Consiglio o delle Commissioni sia assicurata per almeno la metà della durata della seduta stessa».
L’ESEMPIO DI ROMETTA
Tra promesse elettorali- svanite il giorno dopo le elezioni- e buoni propositi dei primissimi giorni, a Palazzo Zanca continua a vigere lo status quo ante e i costi della politica cittadina continuano ad essere immutati.
Un bellissimo esempio, in netta controtendenza con quanto avviene a Messina, ci giunge dal vicinissimo Comune di Rometta, dove la giunta si è dimezzata lo stipendio per finanziare progetti di servizio civile.
Il sindaco Nicola Merlino e gli assessori Giuseppe Laface (vice-sindaco), Giuseppe Saija, Maria Lisa e Melania Messina si sono tagliati gli stipendi del cinquanta per cento per risparmiare sessantamila euro e trasferirli in un fondo destinato ai lavori del servizio sociale affidati a giovani e a disoccupati con reddito inferiore ai seimila euro annuali. Sempre nel piccolo ma evolutissimo comune tirrenico sono stati azzerati i gettoni di presenza per le commissioni.
Messina parla e promette, Rometta fa i fatti.
Danila La Torre
Gli assessori gestiscono il loro stipendio come credono e il sindaco non può costringerli. Il sindaco ha detto che a fine mandato devolverà in beneficienza la sua parte. Mi sembra semplice, no?
Gli assessori gestiscono il loro stipendio come credono e il sindaco non può costringerli. Il sindaco ha detto che a fine mandato devolverà in beneficienza la sua parte. Mi sembra semplice, no?
e il buddace ancora vota
e il buddace ancora vota
Coraggio è coerenza con la “C” maiuscola, sono “Attributi”, che non tutti gli amministrazioni hanno. Bravi, e un bravo a Nicola che sa essere uno di Noi.
Coraggio è coerenza con la “C” maiuscola, sono “Attributi”, che non tutti gli amministrazioni hanno. Bravi, e un bravo a Nicola che sa essere uno di Noi.
“cul che non avea mai visto braghe,la prima volta che le indossa…si caga addosso”.Ma dove i nostri “politicantucoli” hanno MAI imparato che la res pubblica è un SERVIZIO ONOREVOLMENTE reso a chi t’offre la propria fiducia?Hanno SOLO capito che l’OCCUPAZIONE delle pubbliche poltrone dà la CERTEZZA di un reddito ULTERIORE senza fatica alcuna.Unico requisito richiesto a costoro:LA FACCIA xxxxxxxxxx,la consapevolezza che di loro NESSUNO MAI POTRA’ essere ricordato come esempio di NOBILI VIRTU’,ecc
chi se ne frega,intanto “drattu”.
IL TUTTO MI FA TANTO RIBREZZO!
Messina ce l’ho nel sangue; questi “signori”xxxxxxxxxxx mi stanno PESANTEMENTE xxxxxxxxxx .
Nessuna vergogna!!!!!
“cul che non avea mai visto braghe,la prima volta che le indossa…si caga addosso”.Ma dove i nostri “politicantucoli” hanno MAI imparato che la res pubblica è un SERVIZIO ONOREVOLMENTE reso a chi t’offre la propria fiducia?Hanno SOLO capito che l’OCCUPAZIONE delle pubbliche poltrone dà la CERTEZZA di un reddito ULTERIORE senza fatica alcuna.Unico requisito richiesto a costoro:LA FACCIA xxxxxxxxxx,la consapevolezza che di loro NESSUNO MAI POTRA’ essere ricordato come esempio di NOBILI VIRTU’,ecc
chi se ne frega,intanto “drattu”.
IL TUTTO MI FA TANTO RIBREZZO!
Messina ce l’ho nel sangue; questi “signori”xxxxxxxxxxx mi stanno PESANTEMENTE xxxxxxxxxx .
Nessuna vergogna!!!!!
lei si vada a rileggere il programma elettorale. mi sembra ancora più semplce no? http://renatoaccorintisindaco.it/giunta/il-programma/
legga bene i punti 2 e 3… in modo semplice semplice, mi raccomando.
lei si vada a rileggere il programma elettorale. mi sembra ancora più semplce no? http://renatoaccorintisindaco.it/giunta/il-programma/
legga bene i punti 2 e 3… in modo semplice semplice, mi raccomando.
nel programma elettorale (che da oltre 18 mesi sembra tutti dimentichino) la questione delle indennità e’ riportata in modo inequivocabile sia al punto 2 che al punto 3 (http://renatoaccorintisindaco.it/giunta/il-programma/).
tutto il resto sono inutili giustificazioni e stravolgimenti della realtà. probabilmente anche queste promesse saranno un errore di copia incolla come quelle relativamente all’introduzione dei voucher per i servizi sociali.
basterebbe ammettere che quando è stato predisposto il programma in realtà nessuno immaginava un esito positivo delle elezioni, e dunque si sparava a casaccio senza avere idea di quello che si stava scrivendo
nel programma elettorale (che da oltre 18 mesi sembra tutti dimentichino) la questione delle indennità e’ riportata in modo inequivocabile sia al punto 2 che al punto 3 (http://renatoaccorintisindaco.it/giunta/il-programma/).
tutto il resto sono inutili giustificazioni e stravolgimenti della realtà. probabilmente anche queste promesse saranno un errore di copia incolla come quelle relativamente all’introduzione dei voucher per i servizi sociali.
basterebbe ammettere che quando è stato predisposto il programma in realtà nessuno immaginava un esito positivo delle elezioni, e dunque si sparava a casaccio senza avere idea di quello che si stava scrivendo
Solo chiacchiere e distintivi…!
Si si…. A fine mandato…si si!
Solo chiacchiere e distintivi…!
Si si…. A fine mandato…si si!
Deluso da Messina, onorato per Rometta!!!
Mi spiace solo che la lista dei Comuni virtuosi sia così breve da avere un solo Comune in elenco, avrei voluto vedere altri amministratori di altre zone della provincia ridurre le proprie indennità, proprio come Rometta, a favore dei propri concittadini bisognosi; pazienza, evidentemente se ne prenderà atto in sede elettorale!
Deluso da Messina, onorato per Rometta!!!
Mi spiace solo che la lista dei Comuni virtuosi sia così breve da avere un solo Comune in elenco, avrei voluto vedere altri amministratori di altre zone della provincia ridurre le proprie indennità, proprio come Rometta, a favore dei propri concittadini bisognosi; pazienza, evidentemente se ne prenderà atto in sede elettorale!
Davvero lodevole il comportamento della Giunta di Rometta, resto piacevolmente stupefatto. Bravi!
PS: ottima l’osservazione di Luigi…
Davvero lodevole il comportamento della Giunta di Rometta, resto piacevolmente stupefatto. Bravi!
PS: ottima l’osservazione di Luigi…
questi, sono unti del Signore camminano sulle acque( anche il consiglio ) e non si accorgono che la città è piena di buche ,mentre la gente paga la tari che doveva servire anche per questo
questi, sono unti del Signore camminano sulle acque( anche il consiglio ) e non si accorgono che la città è piena di buche ,mentre la gente paga la tari che doveva servire anche per questo
Ma di cosa state a parlare?
C’è una consigliera accorintiana che, per il fatto di avere la residenza a Villafranca, chiede pure rimborsi extra.
Parliamo di cose serie.
O, in alternativa, un sano e dignitoso silenzio.
George
Ma di cosa state a parlare?
C’è una consigliera accorintiana che, per il fatto di avere la residenza a Villafranca, chiede pure rimborsi extra.
Parliamo di cose serie.
O, in alternativa, un sano e dignitoso silenzio.
George
qualcuno,invaghitosi dallo scalzo,sostiene che il sindaco devolvera’,con l’accento sulla a, a Fine mandato la sua parte in beneficenza ai tibetani.Ora o semu scemi nui o ni considera scemi a prescidere lui.Ma se ha questa nobile intenzione ci spiega perchè non li devolve; SUBITO,mensilmente, ad un fondo per i servizi sociali? oppure ci vuole semplicemente pigliare per i “fondi”.Tanto a fine mandato chi ha dato a dato e chi se visto se visto,tanto lui sarà scappato col malloppo.Poi se è vero che non può fare nulla sul consiglio perchè non fa qualcosa sugli assessori che percepiscono doppia indennità? PURTROPOO QUELLI DI PRIMA ERANO PRIMA E QUELLI DI DOPO SONO VENUTI IDENTICI O PEGGIORI A QUELLI DI PRIMA ,OLTRE CHE INCOMPETENTI ED ARROGANTI.
qualcuno,invaghitosi dallo scalzo,sostiene che il sindaco devolvera’,con l’accento sulla a, a Fine mandato la sua parte in beneficenza ai tibetani.Ora o semu scemi nui o ni considera scemi a prescidere lui.Ma se ha questa nobile intenzione ci spiega perchè non li devolve; SUBITO,mensilmente, ad un fondo per i servizi sociali? oppure ci vuole semplicemente pigliare per i “fondi”.Tanto a fine mandato chi ha dato a dato e chi se visto se visto,tanto lui sarà scappato col malloppo.Poi se è vero che non può fare nulla sul consiglio perchè non fa qualcosa sugli assessori che percepiscono doppia indennità? PURTROPOO QUELLI DI PRIMA ERANO PRIMA E QUELLI DI DOPO SONO VENUTI IDENTICI O PEGGIORI A QUELLI DI PRIMA ,OLTRE CHE INCOMPETENTI ED ARROGANTI.
egr.sig Luigi,sicuramente conosce il detto:Battiari turchi è acqua santa persa e ‘U ‘mbrugghiuni avi aviri bona memoria. Purtroppo ce’ gente che ha forza di praticare u zoppu all’anno zuppia e spara baggianate.
egr.sig Luigi,sicuramente conosce il detto:Battiari turchi è acqua santa persa e ‘U ‘mbrugghiuni avi aviri bona memoria. Purtroppo ce’ gente che ha forza di praticare u zoppu all’anno zuppia e spara baggianate.
attenzione. io credo che a fine mandato il sindaco devolverà effettivamente in beneficenza. il problema non è questo! a programma veniva promesso ben altro e, badate bene, dare in beneficenza a “chi dico io e quando lo dico io” è cosa molto ben diversa dal creare un fondo per il lavoro come era stato “deciso” (perchè sia chiaro, quelle del programma sono “promesse” per i “soliti”, ma dovrebbero essere valichi insormontabili per i “nuovi” o sedicenti tali).
in pratica, semplicemente, molto semplicemente, non si sta tenendo fede al patto elettorale e scrive una persona che quel “patto” (programma) l’ha votato.
attenzione. io credo che a fine mandato il sindaco devolverà effettivamente in beneficenza. il problema non è questo! a programma veniva promesso ben altro e, badate bene, dare in beneficenza a “chi dico io e quando lo dico io” è cosa molto ben diversa dal creare un fondo per il lavoro come era stato “deciso” (perchè sia chiaro, quelle del programma sono “promesse” per i “soliti”, ma dovrebbero essere valichi insormontabili per i “nuovi” o sedicenti tali).
in pratica, semplicemente, molto semplicemente, non si sta tenendo fede al patto elettorale e scrive una persona che quel “patto” (programma) l’ha votato.
lei ha votato il patto io ho votato il sindaco,sperando nella sua coerenza ed invece…………….tempu persu.Forse è ora che ritorni alla protesta di ….piazza..
lei ha votato il patto io ho votato il sindaco,sperando nella sua coerenza ed invece…………….tempu persu.Forse è ora che ritorni alla protesta di ….piazza..
Non leggo il commento di Mariedit….
Ma quando si tocca la tasca…. Mariedit scompare!
Tranne che… la beneficenza non sia per il Tibet e Mariedit sia in viaggio per consegnare quanto promesso dallo scalzo…
Non leggo il commento di Mariedit….
Ma quando si tocca la tasca…. Mariedit scompare!
Tranne che… la beneficenza non sia per il Tibet e Mariedit sia in viaggio per consegnare quanto promesso dallo scalzo…
La fonte è il flusso di cassa di Palazzo Zanca, cioè le comunicazioni SIOPE del tesoriere UniCredit in direzione della Ragioneria Generale dello Stato, Banca D’Italia, ISTAT, non le cifre scritte sulla carta straccia dei bilanci di previsone o dei consuntivi del nostro Comune. Dal 2008 al 2014 compreso, sette anni, il totale delle INDENNITA’ è di €18.617.376, una media annuale di €2.659.625, mentre i RIMBORSI €2.964.483, una media annuale di €423.497. UN FIUME DI DENARO per mantenere delle persone, spesso inutili alle genti di Messina.
La fonte è il flusso di cassa di Palazzo Zanca, cioè le comunicazioni SIOPE del tesoriere UniCredit in direzione della Ragioneria Generale dello Stato, Banca D’Italia, ISTAT, non le cifre scritte sulla carta straccia dei bilanci di previsone o dei consuntivi del nostro Comune. Dal 2008 al 2014 compreso, sette anni, il totale delle INDENNITA’ è di €18.617.376, una media annuale di €2.659.625, mentre i RIMBORSI €2.964.483, una media annuale di €423.497. UN FIUME DI DENARO per mantenere delle persone, spesso inutili alle genti di Messina.
Un grave lutto familiare mi ha tenuto lontano da TempoStretto, in ogni caso respingo, a MUSO DURO, al mittente di Franco CALIRI i rilievi critici verso la mia persona, sono stato il primo in assoluto, commento canta, a sciorinare le cifre dei costi della DEMOCRAZIA in salsa messinese. Fa benissimo Danila LA TORRE a ricordare a RENATO sindaco la sua promessa elettorale, a cui aggiungo la richiesta di motivare questo cambio di destinazione. Nelle INDENNITA’ sono comprese quelle dei consiglieri di circoscrizione, e se spettanti anche gli oneri riflessi. I RIMBORSI sono per l’espletamento di attività di servizio al di fuori della sede di lavoro dei componenti gli Organi istituzionali, sia a titolo di diaria che di rimborso a piè di lista.
Un grave lutto familiare mi ha tenuto lontano da TempoStretto, in ogni caso respingo, a MUSO DURO, al mittente di Franco CALIRI i rilievi critici verso la mia persona, sono stato il primo in assoluto, commento canta, a sciorinare le cifre dei costi della DEMOCRAZIA in salsa messinese. Fa benissimo Danila LA TORRE a ricordare a RENATO sindaco la sua promessa elettorale, a cui aggiungo la richiesta di motivare questo cambio di destinazione. Nelle INDENNITA’ sono comprese quelle dei consiglieri di circoscrizione, e se spettanti anche gli oneri riflessi. I RIMBORSI sono per l’espletamento di attività di servizio al di fuori della sede di lavoro dei componenti gli Organi istituzionali, sia a titolo di diaria che di rimborso a piè di lista.
Le mie cifre sono tenute nascoste ai messinesi,SONO QUELLE REALI,xxxxxxxxxxxxxx dal barcellonese o pozzogottese Peppino BUZZANCA e Orazio MILORO xxxxxxxxxxxxxxxxxxx debiti e residui ereditati o maturati sotto la loro amministrazione;dai consiglieri del PARTITO DEMOCRATICO coordinati da Felice CALABRO’ per un’opposizione ridicola se paragonata a quella contro RENATO sindaco;sono quelle messe in tasca da un esercito di consiglieri di circoscrizione,spesso disoccupati e in mezzo a una strada;dai componenti di questa Giunta impegnati disperatamente a risanare i conti di Palazzo Zanca e rifondare la convivenza civile; dai consiglieri comunali in carica, pochi impegnati seriamente, molti sduvacati nelle poltrone della sala consiliare.
Le mie cifre sono tenute nascoste ai messinesi,SONO QUELLE REALI,xxxxxxxxxxxxxx dal barcellonese o pozzogottese Peppino BUZZANCA e Orazio MILORO xxxxxxxxxxxxxxxxxxx debiti e residui ereditati o maturati sotto la loro amministrazione;dai consiglieri del PARTITO DEMOCRATICO coordinati da Felice CALABRO’ per un’opposizione ridicola se paragonata a quella contro RENATO sindaco;sono quelle messe in tasca da un esercito di consiglieri di circoscrizione,spesso disoccupati e in mezzo a una strada;dai componenti di questa Giunta impegnati disperatamente a risanare i conti di Palazzo Zanca e rifondare la convivenza civile; dai consiglieri comunali in carica, pochi impegnati seriamente, molti sduvacati nelle poltrone della sala consiliare.
mi dispiace per il lutto.Leggo con piacere in modo chiaro ed univoco che anche lei si è accorto che il sindaco non solo non ha mantenuto le promesse ed anche se lei non lo dice,alla fine quando ci sono di mezzo gli “sgei” sono tutti come
mi dispiace per il lutto.Leggo con piacere in modo chiaro ed univoco che anche lei si è accorto che il sindaco non solo non ha mantenuto le promesse ed anche se lei non lo dice,alla fine quando ci sono di mezzo gli “sgei” sono tutti come
stavolta i numeri sono chiari com’è chiaro che trattasi di gente inutile alla gestione della città di Messina.
stavolta i numeri sono chiari com’è chiaro che trattasi di gente inutile alla gestione della città di Messina.