Quattro treni sono già fermi alla Stazione di Reggio Calabria ma ancora funzionanti. Tre sono in servizio sulla linea Reggio - Roma, ma a dicembre verranno sostituiti da treni più nuovi. In Sicilia, però, non sono mai arrivati. Secondo l’associazione per la tutela del trasporto pubblico siciliano, gli Etr 450 possono essere utilizzati sulla linea Messina – Catania – Siracusa (tempi riducibili a 1 ora e mezza) e sulla linea Messina – Palermo (tempi riducibili a 1 ora e 50 minuti)
L’Etr 450 Pendolino ha festeggiato nel 2013 i 25 anni di servizio lungo le linee nazionali. Un traguardo che sembra destinato a rimanere l’ultimo della sua brillante “carriera”, visto che proprio per la fine dell’anno Trenitalia ne ha previsto il definito accantonamento.
Gli Etr di Trenitalia, Frecciabianca, Frecciargento, Frecciarossa e alcuni InterCity, siano impegnati giornalmente lungo le linee Alta Velocità e Alta Capacità nazionali, e solo la rete ferroviaria siciliana e sarda, e quindi i cittadini di queste grandi regioni, rimangono, inspiegabilmente, fuori da questi “prestigiosi” servizi.
Lungo la rete siciliana, cosi come stabilisce il Cesifer, struttura della Direzione Tecnica di Rete Ferroviaria Italiana, proprio gli Etr 450 sono gli unici elettrotreni ammessi a circolare nell’infrastruttura ferroviaria con il “Rango C”, che prevede per questa tipologia di rotabili articolati o bloccati velocità anche superiori ai 160 km/h.
Le linee siciliane che già oggi, senza alcuna spesa per l’infrastruttura ferroviaria, hanno la circolabilità per gli Etr 450 sono la Messina – Catania – Siracusa (velocità massima per il “Rango C” 150 km/h) e la Messina – Palermo (velocità massima per il “Rango C” 180 km/h).
Si inserisce su questo solco la proposta dell’Associazione Ferrovie Siciliane, la quale, per evitare che si perda l’ennesimo “treno” che potrebbe migliorare il servizio offerto a viaggiatori e pendolari siciliani, auspica che gli Etr 450 in servizio fino al prossimo dicembre tra Reggio Calabria e Roma (convogli 4 – 10 – 12), insieme a quelli già accantonati nella stazione di Reggio Calabria Centrale (convogli 6 – 7 – 9 – 13), ma ancora funzionanti, siano trasferiti in Sicilia per essere posti in linea lungo la dorsale ionica e tirrenica dell’isola. Ciò al fine di ottenere, a “costo zero”, treni molto più confortevoli e veloci di quelli attuali, nonché relazioni con tempi di percorrenza nettamente più ridotti.
Ad esempio, calcolando le prestazioni dell’Etr 450 con quelle dell’infrastruttura esistente si evince che, i circa 180 km che separano Messina da Siracusa si potrebbero percorrere in 90 minuti circa (velocità media 120 km) effettuando una fermata intermedia a Catania, mentre i 220 km che dividono Messina da Palermo si potrebbero percorrere in 110 minuti circa (velocità media 120 km) sempre con una fermata intermedia a Sant’Agata di Militello, tutto questo sempre in grande sicurezza e sotto l’occhio vigile dell’Scmt (Sistema controllo marcia treno).
Queste proposte non dovrebbero essere fatte da un’associazione ma essere inserite dai dirigenti in una sana programmazione aziendale.
Altrimenti che dirigono?
Senza contare che si chiede di utilizzare quello che è già stato stoltamente abbandonato!
Ma non è che dopo 25 e più anni, questi treni hanno finito la loro vita operativa?
Pensate che le ferrovie si privano di treni ancora buoni.
Ma per favore.
Come fa quest’associazione ad affermare che l’eventuale impiego dell’ETR 450 sarà a “costo zero” per Trenitalia??? Spieghino con quale criterio sono arrivati ad affermare questa cosa.