Macrì e Cortese chiedono la revoca del provvedimento
Non si fermano le contestazioni nei confronti dell’operato dell’Asp di Messina. In questo caso a intervenire è il Coas Medici, attraverso il segretario aziendale Mario Macrì ed il vice segretario Emilio Cortese. Pomo della discordia il provvedimento con il quale l’Asp 5 dispone dal 10 novembre la sospensione delle ferie per il personale, causa emergenza Covid.
La sospensione delle ferie
I due sindacalisti chiedono di sapere a quali linee guida ministeriali faccia riferimento la disposizione, che peraltro non chiarisce se la sospensione delle ferie per personale (sia sanitario che tecnico) sia limitata ai sanitari che assistono i pazienti affetti da Covid e anche chi cura I pazienti non Covid.
Ulteriori sacrifici
“In mancanza di un DPCM che lo disponga- scrivono Macrì e Cortese– non è auspicabile che l’Asp revochi le ferie al personale (senza fornire motivazioni). Non si può pensare, di chiedere ulteriori sacrifici, gratuitamente e al di fuori di ogni logica, a un personale sanitario già logorato da turni massacranti, in questa Azienda da tempo immemore. Per di più, non avendo realizzato alcuna azione di tipo strutturale, nessun tentativo d’integrare il personale sanitario, già in gravissima sofferenza prima dell’emergenza e non avendo potenziate l’assistenza sul territorio e la rete dell’emergenza”.
Asp Messina immobile
Il Coas Medici-Fassed contesta all’Asp una situazione di immobilismo di fronte all’emergenza sanitaria evidenziando come la sospensione delle ferie possa trasformarsi in un’ azione punitive verso chi il proprio lavoro. Il sindacato contesta anche una serie di trasferimenti e provvedimenti disciplinari che hanno reso rovente il clima all’interno dell’Asp.
Coas: ritirate il provvedimento
“Si ricorda che la sindrome da burnout è una patologia ufficialmente riconosciuta e inserita nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali. Il diritto alla salute (art. 32 della Costituzione) è un bene indisponibile. È dovere della Direzione Aziendale tutelare il benessere psico-fisico e sociale della persona umana, questo sia che si tratti di dipendenti che dei cittadini/utenti afferenti alle strutture sanitarie ospedaliere e territoriali”. Macrì e Cortese chiedono quindi il ritiro del provvedimento di sospensione delle ferie.
Quello che mi fa più rabbia…sentire…al nord funziona tutto…siamo degli incapaci…