La Procura di Enna indaga per epidemia colposa per verificare se la zona rossa a Capizzi è collegata alla festa di compleanno a Nicosia. Nel centro montano il contagio covid ha messo a rischio una casa di riposo
La Procura di Enna ha aperto un’inchiesta per epidemia colposa per verificare che dietro il focolaio di covid che ha portato Capizzi in zona rossa ci sia effettivamente il party di compleanno a Nicosia, nel periodo natalizio.
Oggi la Guardia di finanza ha eseguito diverse perquisizioni come richiesto dal procuratore di Enna Massimo Palmeri. Alla festa del 20 dicembre, effettuata in un ristorante del centro ennese per un ragazzo capizzoto, avrebbero partecipato numerosi invitati, in prevalenza giovani, tutti provenienti dal paese del messinese.
Nel centro nebroideo, zona rossa dallo scorso 3 gennaio, la situazione più delicata è quella della casa di riposo San Giacomo, dove ci sono 25 contagiati tra anziani e personale. Un ospite è deceduto, un altro è già stato ricoverato in ospedale.
Le perquisizioni domiciliari, così come tutti gli accertamenti in corso da parte della procura ennese, sono stati effettuati nel rispetto dei protocolli sanitari e con il supporto di personale specializzato dell’Asp ennese che ha aiutato i finanzieri nelle particolari procedure di vestizione e di accesso ai luoghi interessati dal provvedimento.
Il personale dell’Asp di è anche occupato delle procedure di sanificazione di tutto il materiale sottoposto a sequestro, tra cui smartphone e apparati informatici.
Anche a Messina non sarebbe male fare un’inchiesta per capire perchè siamo finiti in zona rossa.