Firmato il contratto per il nuovo terminal crociere, a gennaio via ai lavori, dureranno sette mesi. Reggono il traffico merci e passeggeri sullo Stretto
E’ uno dei settori che ha più risentito della pandemia. Impossibile pensare a navi con 4mila persone a bordo, che arrivano da diverse parti del mondo, in tempi di Covid. L’ultimo approdo era stato il 7 marzo e aveva suscitato polemiche per la paura dei contagi, poi il lungo stop fino a ottobre, la ripresa durata il tempo di un fiammifero e le nuove restrizioni.
422mila passeggeri al porto di Messina nel 2019, 486mila previsti nel 2020 ma, alla fine, tutto si è ridotto a poche migliaia, con un calo del 97 %. “Aggiorneremo il piano d’azione – dice il presidente dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto, Mario Mega – e aiuteremo gli operatori a ripartire, con una forte campagna di marketing. Abbiamo già avviato una fase di studio del settore, realizzato un nuovo logo e ora avremo una nuova brochure con tutti i porti. Lo stop deve diventare un’opportunità per essere più competitivi. I nostri territori dovranno mostrarsi accoglienti nella massima sicurezza sanitaria”.
200 SCALI PROGRAMMATI NEL 2022
170 scali nel 2019, una ventina (e non certo a pieno carico) nel 2020. “Però le prospettive per il 2021 e soprattutto per il 2022 sono molto buone – prosegue Mega -, abbiamo un gran numero di scali prenotati, vuol dire che il nostro sistema portuale continua a essere una destinazione principale. Nel 2022 avremo quasi 200 scali e 500mila passeggeri, ma potrebbero essere previsioni sottostimate. Speriamo che il 2021 aiuti gli operatori a rientrare nel mercato, noi li sosterremo, e di essere pienamente operativi nel 2022”.
NUOVO TERMINAL CROCIERE, CONTRATTO FIRMATO
Da pochi giorni è stato firmato il contratto per la realizzazione del nuovo terminal crociere di Messina. I lavori dovrebbero iniziare a gennaio e durare sette mesi, perché l’aggiudicataria ha fatto un’offerta al ribasso a 200 giorni rispetto ai 330 giorni previsti in progetto.
“Speriamo di fare anche il primo terminal a Reggio Calabria – dice Mega – perché alcune prenotazioni possono essere orientate anche sulla sponda calabra”.
TRAFFICO MERCI e PASSEGGERI SULLO STRETTO
Altre tipologie di traffico hanno subìto riduzioni minori. Sullo Stretto di Messina il grosso del blocco è stato da marzo a maggio, nei primi undici mesi del 2020 c’è una diminuzione del 30/32 % rispetto allo stesso periodo del 2019. Ancora minori le riduzioni sul traffico commerciale. Ha retto il traffico merci su rotabili nello Stretto, che è proseguito anche durante il confinamento, e anche per le rinfuse liquide della Raffineria di Milazzo. Il calo nel settore delle merci è compreso tra il 5 e il 6 %, inferiore rispetto a quelli di altri porti italiani.
(Marco Ipsale)