Covid, il presidente Cardile scrive a Musumeci: "I ragazzi disabili hanno bisogno della scuola"

Covid, il presidente Cardile scrive a Musumeci: “I ragazzi disabili hanno bisogno della scuola”

Redazione

Covid, il presidente Cardile scrive a Musumeci: “I ragazzi disabili hanno bisogno della scuola”

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martedì 27 Ottobre 2020 - 12:37

Il presidente del consiglio comunale di Messina, insieme ad alcune associazioni di famiglie di ragazzi disabili, si appella a Musumeci che ha chiuso tutte le scuole superiori

Da Messina parte un nuovo appello per i ragazzi disabili che non possono più frequentare le scuole superiori. Il presidente della Regione Musumeci con la sua ultima ordinanza ha disposto la didattica a distanza per tutti gli istituti di secondo grado dell’isola. Il Dpcm del presidente Conte lasciava invece una margine del 25% per mantenere alcune lezioni in presenza. In Sicilia però tutti gli istituti superiori hanno dovuto chiudere i cancelli. E, tra le tante conseguenze, quali saranno quelle sui ragazzi disabili?

Per questo motivo, il presidente del Consiglio comunale Claudio Cardile, insieme ai presidenti della III e Iv commissione, Giovanni Scavello e Placido Bramanti, e con le associazioni “Il volo”, “Nati per la Vita” e “Carpe Diem” ha deciso di scrivere al presidente Musumeci. Per chiedere maggiore attenzione per gli alunni con disabilità, con disturbi specifici dell’apprendimento ed altri bisogni educativi speciali.

Cardile segnala che secondo le linee guida del Ministero dell’Istruzione viene specificato in maniera chiara che va posta attenzione agli alunni più fragili. Nel caso in cui si propenda per attività di DDI come metodologia complementare alla didattica in presenza, si avrà cura di orientare la proposta verso gli studenti che presentino fragilità nelle condizioni di salute, opportunamente attestate e riconosciute, consentendo a questi per primi di poter fruire della proposta didattica dal proprio domicilio, in accordo con le famiglie, anche attivando percorsi di istruzione domiciliare appositamente progettati e condivisi con le competenti strutture locali, ai fini dell’eventuale integrazione degli stessi con attività educativa domiciliare.

Nei casi in cui la fragilità investa condizioni emotive o socio culturali, ancor più nei casi di alunni con disabilità, si suggerisce che sia privilegiata la frequenza scolastica in presenza, prevedendo l’inserimento in turnazioni che contemplino alternanza tra presenza e distanza solo d’intesa con le famiglie”. E’ pertanto evidente che il legislatore voglia garantire in maniera ampia il diritto allo studio e all’assistenza a tutti gli studenti disabili ed in particolare per quelli psichici è evidente l’opportunità di continuare a usufruire della didattica in presenza.

Particolare attenzione inoltre è opportuno dare agli studenti autistici, che già in passato hanno subìto una condizione di isolamento a seguito del lockdown della primavera scorsa e che si vedono nuovamente costretti a stare a casa per la chiusura delle scuole secondarie di secondo grado.

Per questo, da Messina si chiede a Musumeci di valutare la riapertura parziale delle scuole secondarie di secondo grado secondo quanto stabilito nell’ultimo Dpcm e nelle linee guida del Ministero dell’Istruzione, garantendo la didattica in presenza per tutti i disabili intellettivi e nelle situazioni in cui questo non si potesse realizzare, prevedere percorsi di istruzione domiciliare”.

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