#dateciunadata Lo slogan è Riapriamo in sicurezza. Anche Messina è rappresentata a Roma alla protesta nazionale di Confcommercio
#riaprire #dateciunadata Ormai è un coro da tutta Italia. In piazza, davanti alla sede del Parlamento a Roma si alternano ogni giorno i rappresentanti di quelle categorie che dalle chiusure prolungate sono stati messi in ginocchio: ristoratori, ambulanti, esercenti.
#vogliamofuturo
L’Italia a colori a queste categorie ha riservato solo il nero, quello di stop che rischia di diventare a tempo indeterminato a fronte di ristori ridicoli e tasse mai annullate. Dopo la protesta di #ioapro oggi in piazza a Roma scendono gli imprenditori della Fipe-Confcommercio (Federazione italiana Pubblici esercizi), in occasione dell’Assemblea straordinaria della Federazione. Un’assemblea che volutamente è stata organizzata in piazza per dare voce a chi non viene ascoltato
“Dateci una data”
Ad ottobre con #siamoaterra il disagio era stato espresso apparecchiando simbolicamente tavole vuote nelle piazze d’Italia. Oggi la manifestazione è per chiedere direttamente al governo un impegno preciso: una data della ripartenza e un piano per farlo in sicurezza. Una protesta ordinata e costruttiva, coerente con lo stile di una Federazione che ha sempre cercato un confronto con le istituzioni, rifuggendo populismi, polemiche e strumentalizzazioni.
Siamo in una palude
“Da mesi FIPE diffonde incessantemente la voce e i bisogni delle imprese del settore- – spiega il Presidente Lino Enrico Stoppani-. Sentiamo però la responsabilità di dare un segnale forte e pubblico dopo l’ultimo decreto del Governo che rinvia nuovamente la riapertura dei ristoranti e dei bar ad eventuali decisioni del Consiglio dei Ministri. Non si può continuare a lanciare la palla in avanti, perché le imprese non sono in un campo di gioco, ma in una palude, dove sprofondano ogni giorno di più, mentre gli indennizzi non bastano certamente a risollevarle. L’incertezza ha ormai un peso economico e psicologico insostenibile per decine di migliaia di imprese serie che hanno bisogno di programmare per tempo la loro attività”.
Confcommercio Messina
Le imprese sono pronte a riaprire con l’impegno di farlo in sicurezza, tra distanziamenti e rafforzamento dei protocolli. Viceversa, senza prospettive certe e credibili e lo sforzo di costruire insieme una soluzione, si finisce nel caos. E a Roma c’è anche Messina, con Carmelo Picciotto: “Diamo voce a questa necessità di ritornare a fare quello che abbiamo sempre fatto in modo importante per l’economia del Sud”
Il dilemma morire di fame o di covid, forse è meglio morire di fame, non si può riaprire tutto, con tutti questi contagi, esempio la Sardegna da bianca col tutto aperto, nel giro di poche settimane è passata in rosso.