Covid. La prefetta Librizzi: "Tutti sentinelle del territorio. Ripartiremo, abbiamo gli anticorpi"

Covid. La prefetta Librizzi: “Tutti sentinelle del territorio. Ripartiremo, abbiamo gli anticorpi”

Rosaria Brancato

Covid. La prefetta Librizzi: “Tutti sentinelle del territorio. Ripartiremo, abbiamo gli anticorpi”

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lunedì 20 Aprile 2020 - 16:56

"Monitoraggio costante e protocolli sulle misure di sicurezza". In video conferenza con i giornalisti la prefetta Maria Carmela Librizzi spiega come ci si prepara alla Fase 2

Dovremo essere tutti SENTINELLE del territorio, in modo da monitorare la situazione, segnalare eventuali distorsioni, suggerire ulteriori soluzioni, far arrivare la voce della provincia nelle sedi competenti”. Il prefetto di Messina Maria Carmela Librizzi sintetizza in modo efficace quanto emerso dal vertice di questa mattina. Nel corso della video conferenza delle 14.30 con i giornalisti la prefetta ha spiegato quanto emerso dalla riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.

La Fase 2 e le infiltrazioni mafiose

In video conferenza stamattina erano presenti i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, la Camera di Commercio, i rappresentanti delle categorie di commercianti, piccoli imprenditori, artigiani, edili. Il mondo delle attività produttive che vuol guardare alla fase 2 in sicurezza ma con la voglia di rialzarsi. Presente al vertice anche l’amministrazione comunale. Domani sarà la volta delle istituzioni legate alla sicurezza nei luoghi di lavoro e nei giorni scorsi la riunione è stata con il Procuratore antimafia e le forze dell’ordine. In realtà potremmo definirlo un tavolo permanente e virtuale, un lavoro di squadra che deve necessariamente essere in sincronia.

Prevenire appetiti della criminalità

Stiamo lavorando pensando alla fase 2 con l’obiettivo anche di prevenire eventuali appetiti della criminalità che possono assumere varie forme- ha spiegato Maria Carmela Librizzi– Si possono configurare diversi modi d’infiltrazione sia nelle dinamiche societarie, che nelle imprese che attraverso i buoni spesa. Per questo il nostro appello è a tutti affinchè nei vari ruoli siano sentinelle del territorio. Abbiamo gli anticorpi. Quanto emergerà potrà essere poi affrontato sia a livello regionale che nazionale. Io mi farò portavoce di queste istanze. Per questo procederemo con tavoli per settore e per singole problematiche”.

Monitoraggio in tutti i settori

Da un lato quindi è indispensabile procedere per protocolli fatti su misura per le diverse categorie o settori, tenendo in considerazione le differenti problematiche ed esigenze, dall’altro occorre restare vigili sul fronte infiltrazione mafiosa. In particolare, grazie anche alla banca dati della Camera di commercio ed alla sinergia con le organizzazioni di categoria come Confesercenti, Confartigianato, Confcommercio, si farà un costante monitoraggio sulla liquidità delle società e delle aziende e sui flussi e movimenti di denaro.

Fase 2 in sicurezza

Quanto poi alla sicurezza è evidente che nessuna attività potrà ripartire se prima non saranno verificate e attuate le misure di sicurezza previste e che saranno individuate anche a livello locale. L’obiettivo è supportare tutti nella difficile ripartenza, ma farlo evitando leggerezze. Per gli stabilimenti balneari si possono cominciare le prime attività di manutenzione in attesa delle linee guida. “La situazione del territorio è complessa, non dobbiamo nascondercelo- prosegue la prefetta- ma dobbiamo pensare al futuro. Messina aveva già un tessuto economico in crisi, ma diverse aziende avevano investito per rilanciare le loro attività e questo momento rende tutto ancora più complesso”.

Tavolo permanente

Particolare attenzione si porrà al settore turistico alberghiero per cercare di evitare il crollo, mentre sul fronte dei lavori pubblici ci sarà una grande azione di monitoraggio (in aggiunta a quella che c’è sempre stata) per evitare infiltrazioni della criminalità. “Dobbiamo fare in modo che questo tavolo permanente diventi veicolo delle istanze del territorio e nel contempo da costante monitoraggio e segnalazione”.

Quella che sta per iniziare è infatti una fase delicatissima che meno ha a che fare con la sanità in senso medico e più con un’economia “sana” che rischia di essere “infettata” da virus per i quali l’unico vaccino è l’onestà.

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