E' partito per Buenos Aires a gennaio, in ferie. La pandemia lo ha bloccato in Argentina. E per il gelataio di Ponte Naso si mobilita la rete
Ricorda il film “ The terminal” di Steven Spielberg, dove Tom Hanks nei panni di Viktor Navorski arrivato al “ J.F.K” di New York, si trova bloccato in aeroporto a causa di un golpe nel suo Paese, senza il visto di entrata negli Stati Uniti e senza possibilità di far rientro a casa.
Da Ponte Naso a Buenos Aires
Nel nostro caso il viaggiatore non parte dalla Krakozhia, ma da Ponte Naso, dove lo scorso gennaio, chiudendo la saracinesca della sua gelateria, si era imbarcato alla volta del Sud America per trascorrere le ferie. Mentre Carlo Collovà detto Jesus, ammirava lo splendore del “Perito Moreno”, un virus sconosciuto e dirompente dalla Cina si diffondeva nel vecchio continente. Gli stati europei iniziano a chiudere i confini nazionali, i voli diradati e poi cancellati del tutto. I più fortunati riescono con l’aiuto della “ Farnesina” a rientrare in Italia, il gelataio siciliano rimane bloccato a Buenos Aires insieme ad altri connazionali. La nostra ambasciata rassicura, presto ci sarà un volo per riportare in Italia i viaggiatori sospesi, trascorrono però le settimane senza possibilità di rimpatriare.
La petizione per Jesus
L’unica maniera di riportare in patria i turisti sembra essere affidata ad un’opera di pressione sul sentimento di empatia del popolo italico, così nasce una campagna sui social che raggruppa le istanze dei tanti italiani bloccati in America del Sud. Una petizione on line indirizzata al ministro per gli Affari Esteri, Luigi Di Maio è in corso, per sollecitare le procedure di rimpatrio di Carlo Collovà e degli altri viaggiatori. Immaginiamo lo stato d’animo di chi si trova suo malgrado, costretto a vivere in un altro continente con il pensiero ai suoi cari lontani migliaia di chilometri, sospeso tra la speranza di un volo e la delusione straziante segnata dai troppi giorni sul calendario. Speriamo che Jesus riesca presto a dire “ adios” a Buenos Aires guardandola dall’alto, pronto a creare i suoi gelati al profumo di zagara.