In diretta facebook dall'Asp il sindaco torna a sparare a zero sul direttore generale dell'azienda. E annuncia esposto in Procura
IL VIDEO- “Già ci sono i primi provvedimenti della magistratura. Io ho fatto tardi perché ho avuto numerose telefonate con Palermo. A marzo La Paglia ha fatto come Ponzio Pilato. Se ne è lavato le mani lasciando tutto nelle mani del commissario da lui nominato, Crisicelli, mentre nelle altre Asp i commissari venivano nominati da Razza. Solo a Messina si è deciso di lasciare nelle mani del Dg tutte le decisioni. Perché? Voglio ricordare la storia”.
L’inchiesta e l’esposto
Il sindaco riepiloga quanto accaduto a marzo nella casa di riposo Come d’incanto (fu lui ad intervenire in momenti drammatici) e poi via via fino a dicembre. Nella prima fase della pandemia il coordinamento dell’emergenza Covid faceva capo ad un team al Policlinico, con l’ex dg Giuseppe La Ganga. “In quella fase dobbiamo dare atto a La Ganga di avere ben gestito i momenti delicati e drammatici. Oggi la situazione è completamente diversa”
“La Furnari una grazia”
Il sindaco arriva ai giorni nostri, con la nomina da parte dell’assessore Razza di una commissaria Covid, Marzia Furnari e di una commissione ispettiva. “Marzia Furnari è stata una grazia- commenta il sindaco- Ma non vorrei che la commissione ispettiva serva solo a fare altro, a mettere le toppe”. Sarà l’assessore Dafne Musolino a presentare in Procura un esposto con la documentazione sulle criticità da parte dell’Asp nella gestione dell’emergenza covid.
De Luca legge poi l’esposto, una sorta di “sfratto” sui generis (dal momento che non tocca al sindaco decidere le sorti di un manager della sanità) nei confronti di La Paglia. Materialmente poi affigge l’atto di “sfratto” nelle vetrate dell’Asp, sostenendo che la situazione è stata mal gestita ed è gravissima. Il sindaco sa bene che la decisione spetta all’assessore Razza ma non torna indietro sull’esposto e aggiunge: non pensate che mi basti un contentino con la testa di qualche capro espiatorio. Serve la rimozione di La Paglia che fino a poche ore fa nulla ha fatto di fronte a gente che soffre anche per i disservizi dell’azienda sanitaria”.
“Ecco le criticità”
Il primo cittadino torna indietro a marzo, al decreto assessoriale del 19 febbraio 2020 con l’atto aziendale e quindi con le risorse che venivano affidate all’Asp. “La Paglia accetta a febbraio tutte le risorse, i mezzi, il personale che la Regione ha dato in dotazione all’Asp di Messina. Ebbene da marzo il dg non ha contestato una sola volta le carenze dell’azienda. Non ha mai chiesto modifiche, integrazioni, supporti. Nel frattempo a Messina, in questa seconda ondata c’è stata un’ondata di criticità, segnalazioni, denunce. Ho denunciato la questione dei posti letto di terapia intensiva farlocchi e La Paglia annuncia querele. Ma io lo ribadisco: erano farlocchi. Punto due: tracciamento. Punto tre: tempi lunghissimi per i tamponi e lunghe attese per gli esiti. Punto 4: mancata trasmissione dell’elenco utenze rifiuti pazienti positivi in quarantena”
I posti letto d’intensiva
Nell’esposto le crititicà sono state dettagliate. Intanto i posti letto, con riferimento alla data del 23 ottobre e di quanto emerso in quella prima riunione al Comune (presente anche il Rettore). La riunione venne registrata dallo stesso sindaco. Al 23 ottobre i posti letti d’intensiva effettivamente attivati erano solo 12 per tutta la provincia di Messina. Gli altri erano attivabili ma non attivati (saranno attivati nei giorni successivi). “Ci hanno spiegato come funziona il sistema, si spendevano i soldi per il noleggio e quindi potevano attivarsi, ma il problema era che c’erano i posti letto ma non il personale. Così se arrivava il malato non poteva essere ricoverato perchè mancava il personale. Quindi tecnicamente erano esistenti ma non si potevano attivare a Taormina e Barcellona per questo motivo”
Il primo cittadino ha poi affrontato la questione delle scuole e dei dati relativi ai positivi tra gli studenti. Infine il lungo capitolo dei ritardi nei tamponi, dell’esito dei tamponi, le segnalazioni di famiglie chiuse in casa in attesa di risposte, di malati oncologici a grave rischio per carenze d’intervento da parte dell’azienda sanitaria. A completare il quadro la questione dei rifiuti dei positivi in quarantena, che è stata la miccia che ha fatto esplodere la querelle. Decine le segnalazioni di persone positive al covid e in isolamento domiciliare con balconi e terrazze piene di rifiuti di tipo A che nessuno è venuto a prendere per settimane.
E’ riuscito ad attirare l’attenzione ed ottenere un cambio di passo dell’ ASP.
Ottenuto un risultato positivo però non riesce proprio a non scadere nel ridicolo e nel grottesco pretendendo di ingerirsi in valutazioni che non gli competono.
Si è incapricciato, non lo può vedere….Però nel frattempo Messina muore…..senza lavoro, con strade piene di erbacce, spazzatura e……foglie, con l’acqua a singhiozzo. Insomma un disastro ed il nostro che fa? La Paglia……..Aiuto……! Vogliamo per Messina il peggior sindaco di Bolzano compresi giunta e Consiglio comunale degli ultimi 15 anni…..!!!!
Il solito cabaret politico finalizzato a se stesso. Al di là delle criticità reali penso che con queste bummacarie (come si dice a Messina ) farebbe bene a smetterla e si incominciasse ad occupare delle problematiche reali della città. Poi secondo me sto facebook andrebbe oscurato così finirebbe il teatro mediatico e ritornerebbe con i piedi per terra rendendosi conto che non è null’altro che una semplice persona.
L’ora dello sfratto sarebbe anche per te…se fossimo in un’altra città!
Un esposto in procura se lo meriterebbe il signor Cateno. Che vada al deposito del cimitero dove i nostri defunti aspettano una degna sepoltura Il prefetto do sta????????????. Nota bene il direttore dell’asp dovrebbe farlo lui l’esposto alla Procura della repubblica.. E il prefetto sta a guardare