Angelo Costantino, garante dell'infanzia, chiede l'intervento della prefetta di Messina
“Il pericoloso clima di tensione che si registra tra i rappresentanti degli organi politici della città sta coinvolgendo nelle polemiche i ragazzi ed i minorenni”.
Il garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Comune di Messina, Angelo Costantino, chiede l’intervento della prefetta di Messina, Cosima Di Stani.
“Non ho alcun dato epidemiologico oggettivo per esprimermi circa l’opportunità di chiudere i plessi scolastici – dice il garante – ma ho contezza dell’enorme disagio che le fasce più deboli della città stanno attraversando. I nostri servizi di Neuropsichiatria Infantile accolgono ogni giorno muove richieste di genitori e ragazzi che si sono ammalati a causa di questa emergenza; stiamo vivendo una pandemia dentro la pandemia che necessità di essere attenzionata”.
Costantino si dice preoccupato “per il clima aggressivo e a tratti violento che si respira in città tra le Istituzioni. La corsa del Covid e l’impennata dei contagi erano abbondantemente previsti già da fine novembre ma, nonostante ciò, in città abbiamo fatto finta che il Covid non esistesse. Spiace ricordare che la città di Messina e la sua provincia ha a tutt’oggi un tasso di vaccinazione molto al di sotto della media nazionale e della stessa Regione Sicilia ed era pertanto prevedibile che la città venisse colpita da questa fortissima ondata spinta dalla nuova variante”.
“I bambini, i ragazzi, la loro scuola ed i loro bisogni non possono e non devono essere usati per polemiche politiche. Tanti ragazzi, che a me si sono rivolti, discutono e litigano per le posizioni che i rappresentanti dei cittadini hanno assunto in questi giorni. Le accuse sottili che si scambiano, la caccia alla “gola profonda” nelle chat degli studenti mi preoccupa per i possibili rischi di esclusione, bullismo e aggressività. Se la dad per due o tre settimane fosse necessaria, perché lo dicono i dati scientifici ed obiettivi, si mettano tutti nelle condizioni di poter vivere questo tempo sfortunato. Si concedano ai bambini in difficoltà tablet e pc e si attivi un wi fi pubblico, come richiesto già dal marzo del 2020”.
Costantino chiede alla prefetta, infine, “di farsi garante di un clima di maggiore serenità, di un linguaggio più consono alle Istituzioni che non scada in inutili volgarità e attacchi”.