Non si è raggiunto il numero legale per via della protesta di 4 gruppi. Alla fine alcuni consiglieri si sono riuniti nella stanza del sindaco. Ecco cosa accaduto nel pomeriggio
La seduta straordinaria del Consiglio comunale era stata richiesta da alcuni consiglieri e fissata oggi alle 15. Tema da affrontare l’emergenza covid e le misure restrittive che il sindaco si appresta a varare per Messina e anche De Luca avrebbe partecipato alla seduta.
Manca il numero legale
Già nel corso della mattinata però i gruppi consiliari di Sicilia Futura, Pd, Ora Messina e Ora Sicilia avevano annunciato la loro assenza motivata. Nel frattempo il sindaco su facebook ha annunciato i contenuti dell’ordinanza che firmerà in serata. Alle 15 pertanto il numero legale non è stato raggiunto e i consiglieri presenti erano 16.
Riunione informale dal sindaco
Stessi numeri anche alle 17 così si è deciso di optare per una riunione ristretta nella stanza di De Luca ed alla quale hanno preso parte Libero Gioveni, De Leo, Ciccio Cipolla Nello Pergolizzi, Serena Giannetto, Nicoletta D’Angelo, Pierluigi Parisi, Giuseppe Schepis, Dario Zante, Salvatore Serra. Anche il presidente del consiglio Claudio Cardile ha preso brevemente parte all’incontro. Insieme al sindaco c’era anche l’assessore Massimo Minutoli. In primo piano le proposte che i consiglieri hanno presentato a De Luca in vista dell’ordinanza.
Le proposte di Gioveni
“La nostra grande voglia di dare il nostro modesto contributo, ha portato me ed altri 9 colleghi a riunirci lo stesso informalmente col sindaco nella sua stanza per discutere e limare la sua ordinanza che sarà pubblicata stasera- ha spiegato Libero Gioveni– Fra i tanti suggerimenti che ho rappresentato al sindaco ci sono quello di confermare la chiusura delle scuole prevedendo l’inclusione effettiva per i bambini speciali, consentire il pronto intervento alle officine, garantire i beni di prima necessità (ivi compresi gli articoli medicali), l’eventuale vendita a domicilio da consentire a quelle attività che saranno chiuse e, soprattutto, di portare avanti la proposta che ho avanzato nei giorni scorsi col collega Alessandro Cacciotto di riconvertire l’ex Ospedale Militare in Centro Covid al fine di aumentare i posti letto che oggi risultano purtroppo sempre più carenti”.
Si vedrà in serata se e quante proposte il sindaco ha ritenuto opportuno inserire nel provvedimento di chiusura di Messina. Nel frattempo diamo voce a quei gruppi consiliari che hanno deciso, motivandolo di non partecipare alla seduta consiliare.
Sicilia Futura: seduta tardiva
Sicilia Futura (Nino Interdonato, Pietro La Tona, Daria Rotolo)- 1) L’ argomento proposto è stato affrontato più volte in Consiglio e nelle Commissioni consiliari; 2) Non pare agli scriventi che questa nuova convocazione poggi su atti amministrativi nuovi che meritino un dibattito; 3) Che le recenti iniziative del Sindaco, ordinanza n. 5 poi ritirata, hanno formato oggetto di una riunione informale del Consiglio in data 10.1.2021 abbandonata dal Sindaco senza motivo, e di una riunione formale svoltasi in data 12.1.2021 disertata dal primo cittadino; 4) Che questo gruppo consiliare ha scritto al Sindaco in data 11/01/2021 prot. n. 6068 ed in data 13/01/2021 prot. n. 9374, offrendo disponibilità a confrontarsi sulle tematiche in questione, per condividere e fornire suggerimenti al fine di migliorare l’ordinanza stessa, senza ottenere alcun riscontro. Con il massimo rispetto per i colleghi consiglieri richiedenti, questo gruppo consiliare non parteciperà alla detta seduta ritenendola tardiva e inutile in quanto non poggiante su alcun atto da discutere e/o deliberare. Al contempo ribadisce la propria disponibilità a confrontarsi con l ‘Amministrazione sugli eventuali provvedimenti da assumere qualora questa collaborazione dovesse essere richiesta.
Ora Messina: no show di De Luca
Ora Messina e Ora Sicilia (La Fauci, Francesco Pagano, Salvatore Sorbello, Benedetto Vaccarino)- «Non abbiamo alcun interesse ad assistere all’ennesimo show del sindaco e pertanto non presenzieremo all’odierna seduta del consiglio comunale, pur ribadendo la nostra totale disponibilità a qualsiasi tipo di reale collaborazione istituzionale, con il solo obiettivo di migliorare le condizioni sanitarie della città di Messina. Una decisione maturata alla luce dell’ormai innegabile deriva personalistica che sta caratterizzando l’irresponsabile condotta del sindaco di fronte alla difficile situazione che la nostra città sta vivendo. Se verranno accertate le responsabilità dei vertici dell’Asp sulle criticità di gestione della pandemia, saremo i primi a chiedere che a queste responsabilità corrispondano immediate e non rinviabili conseguenze. Il senso di una convocazione urgente e straordinaria del Consiglio per oggi pomeriggio è già stato vanificato dallo stesso sindaco, che ha comunicato la sostanza della sua nuova ordinanza nelle tante dirette social bypassando, come di consueto, la possibilità di un confronto serio e proficuo con il consiglio comunale o quantomeno con i capigruppo. Lo stesso De Luca che lo scorso 10 gennaio era atteso (e non pervenuto) in consiglio comunale per discutere sulle eventuali modifiche o sulla revoca dell’ordinanza n°5, e che al confronto con i consiglieri ha preferito l’ennesima diretta Facebook in cui aveva annunciato la revoca dell’ordinanza stessa. Non consentiremo che il nostro ruolo venga ulteriormente calpestato da un primo cittadino che utilizza una situazione emergenziale per attirare i riflettori su forme di propaganda da bar, condite da vergognosa violenza verbale, insulti, accuse gravissime, ciclici annunci di dimissioni farlocche e costanti tentativi di manipolazione dei fatti. Nel giro di pochi giorni il primo cittadino della tredicesima città d’Italia ha messo alla gogna social un commerciante – un nostro concittadino – sol perché aveva manifestato la sua insofferenza rispetto all’operato dell’amministrazione comunale; ha attaccato uno dei più autorevoli quotidiani locali, con improperi irripetibili; ha definito “assassini” e “fascisti” il presidente della Regione e l’assessore alla Sanità.
Pd: non siamo pubblico plaudente
Pd (Gateano Gennaro, Antonella Russo, Alessandro Russo)- Il Consiglio comunale, infatti, si è già riunito in più occasioni, anche informali, per affrontare il tema dell’emergenza Covid-19. Occasioni nelle quali, più d’una volta, il Sindaco e la sua Amministrazione non hanno sentito l’esigenza di partecipare e confrontarsi, preferendo, invece, le dirette su Facebook. Non essendovi oggi atti amministrativi urgenti non si ravvede, quindi, la necessità di convocare il Consiglio in seduta straordinaria e urgente. Siamo disponibili – da coprotagonisti istituzionali e non come pubblico silente ed applaudente — a discutere di misure concrete per fronteggiare l’emergenza epidemiologica, al netto di giochi di nervi e di guerre di responsabilità, che al momento non giovano a nessuno, al fine di dare effettivo sostegno ai cittadini, ai lavoratori e al mondo imprenditoriale ed economico che si trova sempre più in gravi difficoltà. Continueremo a chiedere con forza il rispetto della legge, soprattutto in tema di emanazione di ordinanze urgenti cittadine, nei limiti delle competenze sindacali, affinchè non si pongano in contrasto con disposizioni regionali e nazionali, e non prestino il fianco a dannose possibili impugnazioni. Non è chiedendo le dimissioni di Tizio o di Caio che si ferma il virus e si aiuta la cittadinanza. Riteniamo, quindi, che al netto delle evidenti responsabilità che possono essere attribuite all’A.S.P. di Messina e ai suoi vertici, che esistono e sono sotto gli occhi di tutti, quello attuale sia il momento della collaborazione istituzionale a tutti i livelli. Solo così di può tentare di uscire il prima possibile dall’attuale stato di crisi. Per questo motivo invitiamo il Sindaco a cambiare rotta e anche atteggiamento rispetto a quanto finora fatto e ad assumersi la responsabilità che i cittadini e il ruolo che riveste gli attribuiscono. Come hanno sempre fatto, i sottoscritti continueranno con altrettanto senso di responsabilità e rispetto dei ruoli istituzionali, a lavorare per la città, valutando, suggerendo e sostenendo tutte le scelte che verranno assunte nell’esclusivo interesse della cittadinanza messinese.
L’ultima volta che mi è capitato di dover andare all’ospedale militare non funzionavano i riscaldamenti e mancavano anche i vetri alle finestre dell’ingresso!!!!!
Nemmeno a questi consiglieri è chiaro, l’italiano è in effetti una lingua complicata, che il sindaco in caso di epidemia non localizzata NON può emettere in autonomia alcuna ordinanza. Sono atti ILLEGALI, gli ennesimi.
Certo il trumpino di Fiumedinisi che dà del fascista a Musumeci è come il bue che dice cornuto allo scecco
È una commedia che si ripete…….Vergogna! Ora fa anche le pernacchie: Ridicolo!
Mi domando ma gli altri consiglieri comunali dove erano….di sabato pomeriggio….. Poi non lamentiamoci di scelte unilaterali…. O del sindaco sceriffo…..
https://www.tempostretto.it/news/covid-messina-salta-seduta-di-consiglio-ecco-cosa-dicono-i-presenti-e-gli-assenti.html
ma prima di parlare perchè non leggi?
No, non è il “teatro della politica”, si vedono chiaramente i fili che muovono le marionette ed i pupari che li muovono,
E’ un teatrino dei pupi.
E’ appena finito il tg locale ed ho appresso che Messina con Trapani detiene il triste primato di casi covid; che il numero di otre 70 decessi in 15 gg. per covid è relativo ai soli decessi avvenuti nelle due maggiori strutture ospedaliere della nostra Citta e non è comprensivo dei morti in casa o in altre strutture.
E’ sotto gli occhi di tutti che il Consiglio Comunale pare molto preso, in questo momento cosi triste, dal fare politica e giochi di squadra.
Ieri sera ho ascoltato il nostro Sindaco – che neppure per un momento riesce a rinunciare alla polemica ed alla lite verbale con chicchessia, pur rimanendo perfettamente “compos sui”- tracciare e documentare la situazione oggi confermata dall’esperto intervistato dalla TV locale.
Sono terrorizzato!
Dovremmo, credo, noi tutti, cittadini saccenti e rappresentanti eletti abbassare i toni diventare propositivi e collaborativi.