Il sindaco di Messina Cateno De Luca in diretta sulla situazione Covid
Le scuole di Messina chiudono per una settimana. Il Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Messina ha chiesto ufficialmente la sospensione delle attività scolastiche di tutte le scuole di Messina dal 31 ottobre al prossimo 8 novembre. Quindi a breve sarà pronta l’ordinanza del sindaco Cateno De Luca. Alla luce dei casi che hanno riguardato casi di contagio Covid tra studenti e personale scolastico, per consentire un efficace tracciamento dei contatti stretti e per arginare nuovi contagi, la decisione è di stoppare le lezioni in tutti gli istituti di ogni ordine e grado. Le scuole che ricadono nel territorio urbano di Messina saranno chiuse da domani, sabato 31 ottobre, fino all’8 di novembre.
De Luca chiede anche a tutti i dirigenti scolastici di avviare con urgenza interventi di sanificazione di tutti i plessi che saranno finanziati con una somma di circa mille euro per istituto. Interventi che dovranno essere disposti subito.
Il consueto appuntamento settimanale con l’aggiornamento in diretta del sindaco Cateno De Luca porta questa novità per il mondo scolastico messinese. Da Palazzo Zanca il primo cittadino fa il punto della situazione, dedicando l’approfondimento di oggi alla situazione dei contagi nelle scuole messinesi e ai posti letto disponibili negli ospedali di Messina e provincia.
I posti letto Covid e la terapia intensiva
De Luca spiega che oggi si è svolto un confronto tra il sindaco, il Rettore dell’Università di Messina e i responsabili dell’Asp di Messina. Per analizzare il quadro è necessario partire dai numeri: negli ultimi due giorni la media dei ricoveri in reparti Covid è di 40 pazienti, una media raddoppiata rispetto a pochi giorni fa. A Messina città, oggi ci sono stati 29 ricoveri al Policlinico, di cui 7 in terapia intensiva. Altri 6 pazienti invece sono stati ricoverati nell’area Covid al Papardo.
Il problema però sono i posti letto di terapia intensiva. De Luca spiega che in ambito nazionale, un provvedimento del Governo ha stabilito che ogni 100 mila abitanti ci devono essere 14 posti letto di terapia intensiva. «Dai dati al 15 ottobre, in Sicilia, i posti disponibili sono 530 e la media dei posti letto di terapia intensiva è di 10,7 posti su 100 mila abitanti. A Messina, la media si abbassa drasticamente. I posti di terapia intensiva disponibili complessivamente sono 12 al Policlinico di Messina. In questo momento 7 sono già occupati. Altri 7 posti saranno pronti nel giro di qualche settimana al Papardo. Messina e provincia dovrebbero avere circa 65 posti letto di terapia intensiva. Invece sono 12 + gli altri 7 entro una settimana. La cosa che più mi ha preoccupato è che al momento su Messina e provincia non c’è nessun altro posto letto previsto nella programmazione regionale.
Per la degenza ordinaria Covid, al Policlinico abbiamo 45 posti, di cui 29 già occupati. Al Papardo ci sono 40 posti letto Covid, attualmente tutti disponibili. Al Cutroni Zodda di Barcellona sono 40 e in programmazione devono arrivare a 50. In questa strategia, il contributo del Neurolesi riguarda 15 posti letto per pazienti in terapia sub intensiva. Non è un quadro che ci può far stare sereni. E’ lo stesso quadro che abbiamo denunciato nei primi giorni di marzo, quando abbiamo detto che la preoccupazione era legata alla tenuta del nostro sistema sanitario. E’ vero che Messina e provincia hanno un Rt ancora basso, anche rispetto ad altre città siciliane come Catania e Palermo. Ma il nostro quadro rispetto alla nostra rete ospedaliera è peggiore. Quindi bisogna stare ancora più attenti».
25 milioni di euro in auto
«Metteremo in campo 25 milioni di euro in aiuti. 14 milioni saranno destinati a misure di sostegno, 11 milioni serviranno per coprire numerose esenzioni pronte a partire». Il sindaco snocciola le varie misure pronte per aiutare fasce deboli, imprese, famiglie messe in difficoltà dal Covid. Nei prossimi giorni tutte le azioni saranno spiegate nel dettaglio, questa intanto la panoramica complessiva.
Torna la Family card e non solo
La Family card sarà riattivata, destinando 6,2 milioni di euro. Una parte sarà destinata a buoni da spendere anche nei nostri ristoranti, quindi per acquistare pasti già cucinati. L’altra parte sarà per buoni da spendere nei supermercati, come durante la fase 1 dell’emergenza Covid. Un’altra misura riguarderà l’attivazione di circa 350 tirocini per il sostegno al reddito, a cui saranno destinati 2,6 milioni. De Luca spiega di aver chiesto all’assessore regionale alle Attività Produttive Turano di sbloccare i 4,6 milioni del finanziamento Agenda Urbana che sono già assegnati alla città di Messina. «In questo momento è un delitto lasciare risorse ferme che si possono destinare alle imprese». 100 mila euro saranno trasferiti ai dirigenti scolastici per sanificare gli istituti. La Città Metropolitana ne metterà altrettanti per gli istituti superiori.
Esenzioni su Ztl, Tari, e fondi di sostegno
Ecco invece quali saranno le esenzioni.
Dal 2 novembre tornano le esenzioni nella Ztl. Dunque non si pagherà per sostare nelle strisce blu. E’ un impatto che costa 480 mila euro sulle casse del Comune. Esenzione della compartecipazione all’assistenza domiciliare anziani, esenzione dei costi per l’utilizzo del Palacultura, esenzione dei ticket mense scolastiche laddove sono state attivate. Esenzione generalizzata del canone acqua per tutte le attività produttive che hanno subìto il primo lockdown e l’ulteriore contrazione in questa seconda fase. Questa misura ha un valore di 1,8 milioni per le casse di Amam e Comune. Un’altra operazione che sarà estesa è l’esenzione totale per il 2020 della Tari per le utenze non domestiche. Quindi tutte le attività commerciali e tutte le utenze che non sono domestiche non pagheranno la Tari. Si tratta di 6,7 milioni di mancati introiti. Esenzione per tutto il 2020 di Cosap e Cosap mercati.
Previsto anche un fondo di sostegno per le attività sportive con 300 mila euro per contribuire agli oneri gestionali ed esenzione tariffe per gli impianti. Sarà creato anche un fondo di sostegno alle iniziative culturali in cui rientreranno tutte le attività di spettacolo. Per sostenere questo settore a disposizione 500 mila euro. Esenzione pagamento fitti attivi di edilizia popolare sarà per l’intero anno. Un’esenzione che impatta per 1 milione di euro.