Per ridurre i tempi e snellire le procedure alcune regioni italiane caricano i risultati dei tamponi sul Fascicolo Sanitario Elettronico che ogni cittadino può consultare con un click
Giorni interminabili chiusi in casa, decine di telefonate, linee spesso occupate, montagne di mail spesso senza risposta. E’ il calvario che accompagna ormai chiunque abbia la sfortuna di incontrare il Covid. I ritardi nella comunicazione degli esiti dei tamponi purtroppo sono ormai cronici. A Messina non si contano più le segnalazioni di cittadini che chiedono aiuto perché non sanno più a chi rivolgersi. Ritardi nei risultati dei primi tamponi molecolari, quelli che si effettuano per verificare la positività al Covid. Ritardi ancora peggiori nelle comunicazioni dei secondi tamponi, quelli che si fanno per scoprire se la malattia è finita e si può tornare alla vita normale.
I ritardi a Messina
A Messina, da quando i casi sono aumentati vertiginosamente, il problema è diventato ancora più serio. L’Asp sta provando a fronteggiare le tantissime richieste anche con un servizio di messaggistica Whatsapp che si aggiunge alle mail e alle telefonate. Un sistema che però resta frammentato e frammentario.
Il fascicolo sanitario elettronico
Ci potrebbe essere una soluzione. Anzi, togliendo il condizionale, è già una soluzione per altre regioni d’Italia. Si tratta del Fascicolo Sanitario Elettronico. Uno strumento forse ancora troppo poco conosciuto, ma che potenzialmente potrebbe essere una potente arma nella gestione di questa emergenza. Veloce e sicuro, il Fascicolo Sanitario elettronico consente di gestire da computer o smartphone la propria storia di salute, consultare referti specialistici, ricevere le prescrizioni di visite ed esami dal proprio medico di famiglia senza spostarsi da casa. Tutta la storia clinica di ogni cittadino in un’unica scheda a disposizione di medici, ospedali, strutture sanitarie. Già attivo in tutta Italia, dunque anche in Sicilia, oggi il Fascicolo sanitario elettronico potrebbe essere la risposta per abbattere i tempi infiniti di una burocrazia che dovrebbe essere capace di guardare un po’ di più alla digitalizzazione.
Comunicazioni tempestive
Anche perché, se c’è una cosa che un anno di pandemia da coronavirus avrebbe dovuto insegnarci, è che non c’è tempo da perdere. Soprattutto nelle comunicazioni degli esiti dei tamponi. Da questo dipende l’isolamento obbligatorio dei cittadini positivi. Da questo dipende il tracciamento dei contatti, che ormai sembra essere totalmente saltato proprio perché i tempi si sono allungati a dismisura. In questo modo aiutiamo il virus a circolare. Quando invece una migliore reattività nelle comunicazioni potrebbe essere un’arma da usare contro il virus. Senza dimenticare che una comunicazione tempestiva potrebbe aiutare anche a intervenire subito con cure immediate per evitare il peggioramento dei sintomi in quei pazienti che li sviluppano.
Gli esempi in Italia
Negli ultimi mesi del 2020 diverse regioni italiane hanno deciso di usare il Fascicolo Sanitario Elettronico per comunicare i risultati dei tamponi. In Emilia Romagna la novità è stata introdotta così: «Ricevere l’esito del test molecolare per individuare la positività al covid-19 è più veloce e comodo, riducendo tempi e spostamenti per il ritiro del referto e limitando i rischi di un eventuale contagio».
Il 22 ottobre anche la Lombardia ha scelto questa modalità. l’assessore al Welfare Giulio Gallera spiegava che “l’esito del tampone per un sospetto Covid-19 in Lombardia si può controllare via web, dal fascicolo sanitario elettronico. Alla prenotazione o in fase di esecuzione del tampone, l’utente comunica di aderire al servizio on line”. Anche in Piemonte per conoscere il risultato del tampone, è sufficiente consultare sul web il proprio Fascicolo Sanitario elettronico: l’esito infatti viene prima trasmesso sulla piattaforma covid della Regione Piemonte a cui possono eccedere i Servizi di Igiene e Sanità Pubblica delle Asl, i medici di base e i pediatri di libera scelta, successivamente i dati arrivano al Fascicolo e possono essere consultati personalmente dai cittadini. La stessa cosa è stata fatta anche in Sardegna. In Toscana addirittura, oltre a caricare i risultati dei tamponi sui Fascicoli elettronici, hanno creato dei portali web ad hoc dove i cittadini possono reperire il proprio referto dopo aver effettuato la registrazione.
E in Sicilia?
Un modello che dunque è già stato introdotto e sperimentato in diverse parti d’Italia. E’ ovvio che, affinché funzioni, i risultati devono essere trasmessi e caricati in modo tempestivo una volta effettuati i tamponi. Ma di certo migliaia di cittadini si risparmierebbero le snervanti attese tra telefoni che non rispondono e mail che non arrivano.
Dovrebbe essere la Regione Sicilia a decidere di puntare anche su questa possibilità. Che potrebbe essere fondamentale in questo momento di pandemia e apripista per una reale digitalizzazione della sanità.
A portata di click
Ricordiamo che chiunque può attivare il proprio Fascicolo Sanitario Elettronico. Ci sono varie modalità e si può fare comodamente da casa per chi è già in possesso di Spid. Considerato che da quando il Governo ha lanciato il Cashback di natale in tantissimi hanno attivato il proprio Spid, oggi sicuramente sono molti di più gli utenti che hanno a disposizione tutti gli strumenti per farlo autonomamente.
Come si attiva?
Per aprire il proprio fascicolo sanitario elettronico ci sono varie possibilità. E’ necessario essere in possesso delle credenziali di accesso che vengono rilasciate con lo SPID Sistema Pubblico di Identità Digitale oppure con la Tessera Sanitaria – Carta Nazionale dei Servizi. Per il rilascio del PIN Tessera Sanitaria – Carta Nazionale dei Servizi è necessario recarsi presso gli sportelli dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina. Ottenute le credenziali di accesso, bisogna collegarsi sul portale “Fascicolo sanitario elettronico” e procedere con l’accesso. In alternativa ci si può rivolgere al medico di famiglia o agli sportelli abilitati dell’Asp di Messina.