Il presidente della Regione Sicilia è cauto e dubbioso sull'avvio dell'anno scolastico, ancora troppe incertezze
C’è ancora “molta confusione” e “non è stato fatto abbastanza” per garantire l’apertura delle scuole in sicurezza. Quindi “senza certezze legate anche al dato epidemiologico credo che sia difficile poter parlare di inizio dell’anno scolastico nella data e nei modi in cui è stato preannunciato”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a margine del Meeting di Rimini.
C’è vita su Marte?
«Se mi chiedete se c’è vita umana su Marte io cerco di darvi una risposta. Ma sull’inizio dell’anno scolastico non ci sono assolutamente certezze». Lo ha detto il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, rispondendo ad alcune domande a margine del Meeting di Rimini. Settembre ormai è alle porte e i riflettori in tutta Italia sono inevitabilmente puntati proprio sull’avvio del nuovo anno scolastico. Ma le incertezze sono tante. E ad oggi, il presidente Musumeci afferma di non poter assolutamente garantire che saremo pronti a partire praticamente tra poco meno di tre settimane.
Incertezza sulle scuole
«So quanto sia difficile rendere compatibile il diritto e dovere allo studio e il diritto alla salute, però dopo tanti mesi di confronto, di dibattito e di sterili discussioni ancora oggi tutti viviamo nell’incertezza”. In Sicilia “abbiamo già predisposto, per quanto di nostra competenza, quello che serve per assicurare un regolare avvio dell’anno scolastico ma fino all’ultimo giorno, in assenza di certezze legate anche al dato epidemiologico, credo che sia difficile poter parlare di inizio dell’anno scolastico nella data e nei modi in cui è stato preannunciato».
Poi parlano di divario nord sud. La scuola che scandalosamente viene messa da parte. Risulta silenziosamente un avallo da parte delle famiglie. Nessuno che prenda una posizione a favore di ragazzi che già hanno patito una situazione difficile?
Musumeci ha ragione: con la riapertura delle scuole ci sarà l’ecatombe, ovunque le hanno aperte è accaduto: è impossibile mantenere sicurezza con distanziamento.
È giusto che tutti gli studenti vadano a scuola, ma in questo periodo anziché riaprire i plessi perché non si continua con le lezioni on line onde evitare inutili contaggi e mettere a repentaglio la salute dei nostri bambini e ragazzi. E se pensiamo che tanti per recarsi a scuola, ci vanno con i mezzi pubblici, i nostri figli e noi genitori non siamo tutelati in nessuna maniera, siamo tutti esposti al contaggio.