Siamo in dirittura d'arrivo. Il ritardo rispetto a questa campagna di screening è dovuto principalmente ad una mia richiesta specifica.
Gennaio inoltrato e ancora nessuna postazione attiva sul territorio per iniziare lo screening di comunità. Ricordiamo che Reggio Calabria è stata tra le primissime ad aderire a questa iniziativa riuscendo ad ottenere l’invio gratuito di 70mila tamponi. Fondamentali per “analizzare” una buona porzione di popolazione (su base volontaria) ed arginare soprattutto i positivi asintomatici “inconsapevoli”. Ci siamo chiesti il perché di questo ritardo e siamo andati ad intervistare uno dei componenti della task force sanitaria, voluta dal sindaco, il virologo Fabio Foti.
Dottore, ci incontriamo nuovamente, a che punto siamo?
“Siamo in dirittura d’arrivo. Il ritardo rispetto a questa campagna di screening è dovuto principalmente ad una mia richiesta specifica. La gara d’appalto del commissario Arcuri, naturalmente regolarissima, ha avuto un’aggiudicazione per 30milioni di euro e 10milioni di tamponi in tutta Italia. Nel capitolato, però, viene riportata la necessità di verificare la percentuale di attendibilità, con un controllo di qualità esterno, da un laboratorio accreditato. E questo non è stato fatto. In sintesi, devono essere accompagnati da un certificato a cura di un soggetto terzo indipendente e non solo dalla scheda tecnica dell’azienda di produzione. In relazione a questa mancanza ho ritenuto di bloccare le operazioni, prendendomene le responsabilità, per poter effettuare le dovute verifiche sulla sensibilità e l’eventualità di falsi negativi oltre il tollerabile che è il 90%. Per chiarire meglio su 100 persone il tollerabile per la comunità scientifica nazionale è 10. Prima di Natale, ha risposto al nostro appello, il laboratorio presso l’Università di Catanzaro. Le feste hanno rallentato le operazioni ma siamo in dirittura d’arrivo.”
Cosa succede adesso?
“Lunedi 11 il direttore generale dell’Università di Catanzaro darà seguito alla lettera che il nostro sindaco ha inviato 25 giorni fa. Questo darà il via ad una serie di operazioni e controlli incrociati. Intanto siamo già in possesso dei tamponi arrivati da Arcuri, nel frattempo un’altra ditta di Genova ci permetterà un controllo di qualità, infine l’Università di Catanzaro processerà i campioni (che gli invieremo) in 48 ore. In sintesi: al massimo tra una settimana, se non ci saranno altri intoppi burocratici, faremo uno screening su 100 volontari, i test verranno inviati a Catanzaro per le verifiche di cui ho già detto. Una volta ottenuta la conferma di attendibilità al 90% di questi 70mila tamponi, avvieremo tutte le procedure per lo screening di comunità. Tengo anche a sottolineare che siamo stati gli unici in Italia, per quanto ne so io, a fare queste verifiche sul controllo di qualità.” – conclude Foti.