Oggi secondo round per il consiglio comunale e la mozione firmata da 19 consiglieri per chiedere a De Luca di rivedere le restrizioni a Messina
Il secondo round è stato quello decisivo. Il consiglio comunale oggi è riuscito a chiudere il cerchio sulla mozione presentata pochi giorni fa da 19 consiglieri comunali per chiedere al sindaco De Luca di rivedere le misure anti Covid istituite a Messina. I numeri però ancora una volta sono importanti. Perché erano partiti in 19, su iniziativa del gruppo Pd, costruendo attorno a questa mozione una larga e variegata maggioranza composta da Pd, Movimento 5Stelle, Sicilia Futura e alcuni pezzi di centrodestra. Già ieri in aula però il primo “errore”. Di quei 19, ieri al momento del voto, erano solo in 13. Sarebbe comunque stata approvata, ma l’uscita dall’aula dei consiglieri di LiberaMe Nello Pergolizzi e Biagio Bonfiglio ha fatto cadere il numero legale, rinviando tutto a oggi.
Oggi alla seconda chiamata si sono presentati in 16. C’erano i quattro del gruppo Pd, Gennaro, Alessandro Russo, Antonella Russo e Calabrò, i quattro del M5S, Argento, Cannistrà, Fusco e Mangano (Schepis assente), Rizzo di LiberaMe, Interdonato e La Tona per Sicilia Futura (Rotolo assente), Vaccarino, Caruso, La Fauci, Pagano e Scavello per il centrodestra.
La mozione è stata approvata, è un provvedimento indirizzato a De Luca con proposte chiare e precise per rivedere le misure anti Covid. Un atto che vuole essere anche e soprattutto politico, nonostante il balletto dei numeri di questi due giorni ne depotenzi la portata. Con questa mozione i consiglieri vogliono dire al sindaco di concordare e dialogare su cosa è meglio per la città in questo momento di emergenza sanitaria. Mentre invece De Luca continua dritto per la sua strada con ordinanze su ordinanze che in queste settimane hanno reso Messina una sorta di repubblica indipendente in cui si sono intrecciate restrizioni da zona arancione con altre che hanno superato quelle previste dal Governo addirittura nelle zone rosse.
Tra le richieste contenute in questa mozione c’è la chiusura alle 20, piuttosto che alle 19, dei negozi, l’abolizione del divieto di “stazionare”, mantenendo ovviamente gli obblighi anti assembramento. Poi il proseguimento dell’attività di vendita da asporto di prodotti alimentari nell’ambito della ristorazione fino alle 22 (non più fino alle 19) anche nei giorni feriali. Revoca del divieto di incontro con clienti e pubblico per tutti gli studi professionali (finora imposto alle 19.00) di ogni giorno settimanale.
Questa richiesta è di fatto stata superata dall’ordinanza del Tar che ha bocciato proprio la parte del provvedimento in cui De Luca faceva chiudere alle 19 anche gli studi professionali. Nel frattempo da domani la Sicilia sarà zona gialla e dunque con possibilità di misure ancora meno restrittive. De Luca però non ha ancora sciolto le riserve su quella che sarà la sua decisione. La mozione dei consiglieri dovrebbe essere un monito a non decidere ancora una volta da solo, ma magari confrontarsi con chi nell’aula rappresenta i cittadini.
Votate la SFIDUCIA!!! Mandatelo a casa!!!
19 o 20 ,ma dove sta la differenza? nella buffonaggine di genere