Scrivete la vostra opinione a certochemarrabbio@tempostretto.it. In tempi di crisi l'esasperazione porta a forme eclatanti di protesta. Le donne delle cooperative dei servizi sociali contestano il sindaco al Palacultura durante la Festa della mamma. Buzzanca ipotizza vi siano gli estremi dello stalker politico.Intanto i sindacati iniziano la lotta agli sprechi messinesi.
Lo strappo definivo si è consumato venerdì pomeriggio, in occasione dello spettacolo per la Festa della mamma organizzato per i dipendenti comunali. Nel corso della manifestazione al Palacultura le mamme delle cooperative dei servizi sociali, presenti in sala, si sono alzate in piedi e hanno esposto alcuni cartelli: “Anche le donne dei servizi sociali sono mamme e hanno diritto di festeggiare”. Il pubblico in sala è rimasto sorpreso per il fuori programma e dopo alcuni minuti Buzzanca ha lasciato la sala inseguito dalle donne che chiedevano certezze sui loro stipendi. Non è finita lì, perché il sindaco ha annunciato di voler procedere per le vie legali per accertare se vi possa essere l’ipotesi di “stalker politico” e persecuzione da parte della segretaria provinciale della Funzione pubblica Cgil Clara Crocè. Paradossalmente, di recente, è stato Beppe Grillo a definirsi vittima dello “stalker politico”.… nel frattempo le opinioni si dividono tra chi ritiene che vi siano luoghi ed eventi dove non si possa esprimere una protesta e chi pensa che la protesta, quando è civile, sia legittima ovunque. Il nocciolo della questione è che in una situazione di crisi devastante la tensione sociale cresce quotidianamente e fingere che non sia così serve solo a far saltare il tappo. Decine di persone si tolgono la vita, le sedi di Equitalia sono prese d’assalto e noi ci scandalizziamo del momento scelto per la protesta di venerdì? Un uomo disperato ha imbracciato il fucile prendendo in ostaggio otto persone in un’Agenzia delle entrate, se vogliamo far finta che viviamo ancora a Disneyland facciamolo, ma non è così. Più la situazione è drammatica più contestare in corteo non basta più per far sentire la propria voce. Quando la disperazione aumenta non ci sono argini, nulla è più “normale” come prima. Esporre un cartellone di protesta non può “turbare” irreversibilmente gli animi. Certo,la tensione semmai è salita quando le donne hanno inseguito il sindaco all’uscita ma questo un amministratore deve metterlo nel conto sin dal principio, a maggior ragione in un comune con le casse vuote. Clara Crocè è la segretaria provinciale della Funzione pubblica Cgil, i suoi interlocutori sono “naturalmente” gli amministratori degli enti pubblici, la sua non è persecuzione o antipatia personale, è attività sindacale. Nessuno del resto può negare che le donne delle cooperative, così come le precarie o le dipendenti dell’Atm siano mamme con gli stessi diritti di tutte le altre, forse con un po’ di voglia di festeggiare in meno, dovendo fare i conti con la lotta per la sopravvivenza. Purtroppo oggi sono le donne a pagare di più, in tempi di crisi si rimboccano le maniche e anche a Messina si sta diffondendo il fenomeno di quelle che si mettono sulle spalle la famiglia anche a costo di far pulizie nelle case di altre donne, mantenendo inalterata la dignità e dando lezioni di vita. Se poi queste donne non somigliano a quelle delle pubblicità delle merendine è un problema serio, ma anche la nostra vita quotidiana non è esattamente quella del Mulino Bianco. Non c’è neanche Mina che canta in sottofondo quando a fine mese lo stipendio non arriva ma devi mettere qualcosa in tavola. Non tutte le donne oggi sono liete di ricevere una mimosa per la Festa della donna, c’è chi pensa al femminicidio in atto in Italia ma anche a tutte quelle ferite sul corpo e sull’anima che non danno alcuna voglia di festeggiare. Allora non confondiamo la Festa con l’opportunità di riflettere, lo dice anche la Bibbia: c’è un tempo per gioire e uno per piangere. C’è un tempo per festeggiare ed uno per riflettere. Mi piacevano le poesie che mio figlio scriveva per la Festa della mamma e mi ha anche fatto un quadro bellissimo (che infatti non mi somiglia per niente) ma ho appeso in camera e guai chi me lo tocca, ma oggi più che mai, essere MADRI, deve essere spunto di riflessione,ad esempio, su quel che gli enti pubblici possono fare in tempi di crisi per fornire servizi, asili nido, tempi flessibili di lavoro e di apertura negozi. Si può riflettere, ad esempio, su quel che fa la politica per far conciliare alle madri lavoro e carriera, per far sì che non siano costrette a scegliere e ad abbandonare i propri sogni, o su quel che fa la politica locale perché non vi siano centinaia di madri a Messina che oggi gli auguri li avranno via telefono o via Internet dai più sperduti posti del mondo. Se un dipendente dell’Atm minaccia di togliersi la vita e noi ci scandalizziamo perchè le donne dei servizi sociali manifestano al Palacultura, vuol dire che abbiamo iniziato a non guardare la realtà. Non sempre la realtà è necessariamente bella e piena di fiori, a volte è dura, fatta di genitori che non possono garantire ai propri figli di arrivare a fine mese, né dargli un futuro dorato facendoli studiare fuori. In un momento di tale tensione sociale non si può dire a chi soffre: “soffri in modo diverso, soffri a casa tua” o creare appositamente un luogo, un muro del pianto dove andare a piangere lontano dagli occhi della gente. Quanto agli sprechi, non è che perché a Messina sono più piccoli allora dobbiamo far finta di nulla. Cgil cisl e uil, per fare solo l’ultimo degli esempi, lunedì 14 terranno un’assemblea alla Provincia. Tema della manifestazione: gli sprechi dei Palazzi, dopo il caso degli aumenti delle indennità. Il Presidente della Provincia Ricevuto e sette assessori hanno annunciato di voler rinunciare ad aumenti d’indennità che, a quanto pare, avrebbero ottenuto a “loro insaputa” e che sia stato invece il dirigente di Palazzo dei Leoni a decidere in solitaria autonomia. Cgil, cisl e uil definiscono “eticamente immorale” questo modo di procedere perché si buttano al vento 200 mila euro e lunedì chiederanno la documentazione relativa ai rimborsi, ai consulenti, agli esperti, alle esternalizzazioni. A Palazzo Zanca, per fare un altro esempio, il Presidente del consiglio comunale Pippo Previti, puntualmente, esasperato dall’assenteismo in aula che supera il 50% , bacchetta i colleghi, arrivando a cercare soluzioni pur di “costringere” i consiglieri a far il lavoro per il quale sono stati eletti e per il quale ricevono il gettone di presenza. Anche questo è uno spreco: l’aula deserta ad ogni riunione è la prova evidente di come abbiamo sprecato il nostro voto, dandolo a chi non lo merita. Invece il nostro singolo voto ha un valore inestimabile, di gran lunga più alto di quel gettone di presenza che li porta a firmare la presenza e poi andar via, in commissione come in aula. Ho sprecato il mio voto, ho deprezzato il mio valore di cittadina, la prossima volta che andrò a votare voglio ricordarmi l’immagine di quest’aula deserta e non sprecarlo mai più.
Rosaria Brancato
Buzzanca e la mania di protagonismo.. lui che è il primo stalker di sé stesso. Quelli che camminano a piedi fanno “stalkng automobilistico”? Anche la parola “stalking” è stata inflazionata ed invece delle uova marce magari in futuro si dovranno tirare le galline direttamente per sottolineare che è una protesta politica e non uno stalking…….
mi viene da ridere: ora esiste anche lo stalker politico!
che lo dica Beppe Grillo, in fondo un comico prestato alla politica (oggi tremendamente necessario, però), passi…
Se però lo dice Peppino, che ha stravolto l’immagine di questa città, che l’ha lasciata depredare da Catania e Palermo, che ha vagato (forse per problemi di future pensioni) inutilmente fra sindaco e regione, che è sempre pronto ad inaugurare rotatorie mentre il lavoro a Messina svanisce, incapace di impegnarsi seriamente a svilupare progettualità per quella che dovrebbe essere (purtroppo) la sua città… dicevo, se lo dice Peppino allora ci dovremmo vergognare tutti, principalmente lo dovrebbero fare quelli che lo hanno stoltamente votato.
E pensare che dai suoi era (o lo è ancora) considerato il meno peggio, figuriamoci gli altri…. (parlo dell’ambiente pupi, i pupari sono in ombra…)
Gli sprechi sono enormi.
Chi amministra ha perso contatto con la realtà.
Con i loro elettori che, a causa di un reddito sempre più precario, vivono sempre più in condizioni di “sopravvivenza”.
Basterebbe volerlo e la spesa pubblica potrebbe essere ridotta in modo significativo.
Ma chi si oppone a questo risanamento è proprio la “mala politica” che alimenta il proprio potere attraverso lo spreco.
C’è solo 1 cosa da fare.
Quella di manifestare il ns. dissenso attraverso un voto che sia “rivoluzionario”.
Immaginate di vedere cancellati, alle prossime elezioni, tutti quei nomi che oggi non sanno come fronteggiare la crisi.
Immaginate di dare mandato a governare a volti e nomi nuovi, lontani dalle logiche dei partiti e della casta.
Messina ha estremo bisogno di una svolta radicale e, pare, che il contesto sociale in cui si alimenta la protesta – anche quella che può sembrare “fastidiosa” – sia pronto ad affermarla.
Non possiamo più accettare di vivere delle briciole lasciate da altri fortunati commensali.
Riflettiamoci.
Il rischio di una deriva antidemocratica è molto elevato.
Ci siamo stufati di questo Sindacato bla bla bla bla,che aspetta lunedì 14 maggio 2012 per parlare degli sprechi del Comune e della Provincia,che danneggiano cittadini e lavoratori. Ma signori del bla bla bla bla è tutto nelle carte contabili, che MAI, dico MAI, nè voi, nè uno straccio di Consigliere Comunale si è degnato di analizzare.Faccio un esempio che riguarda ATM, sull’orlo della chiusura definitiva. Il 10/11/2011 fu stipulato un contratto di
SERVIZIO DI TRASPORTO PER PORTATORI DI HANDICAP AI CENTRI
OCCUPAZIONALI RIABILITATIVI, la base gara di € 525.000 fu espletata il 23/03/2011,la tipologia di contratto PUBBLICO INCANTO,l’importo fu aggiudicato per € 441.000 con un ribasso del 16% alla NUOVA PRESENZA SOC. COOP. A R.L. ONLUS VIA B.DA NEOCASTRO 4 MESSINA.Perchè nella convenzione tra Comune-ATM e nel piano industriale dell’azienda trasporti,non si è pensato di affidarglielo,oppure perchè ATM non ha partecipato alla gara,che avrebbe vinto facilmente con un ribasso più alto, alla sua portata,visto che ha nel patrimonio,i mezzi e gli autisti che oziano,quindi con un costo del lavoro in carico fisso nelle sue spese.Non metto il ? perchè tutti sanno la risposta.
Il nostro beneamato sindaco (xxxxxxxxxxxxxxxxx) ha dato dimostrazione palese di essere cattivo d’animo, insensibile ai problemi altrui e per niente caritatevole. In questi periodi di difficoltà il sindaco dorebbe essere un personaggio di riferimento dove poter avere almeno una calda parola di conforto, anche se materialmente non può far niente, invece di scapparsene vilmente come un coniglio per andare a spaparanzarsi in quella lussuosa Audi che non ci vale nemmeno lui vestito di festa!
Denuncia anche me come Clara Crocè
Cara Rosaria ho appena appreso di questa incredibile novità del sindaco Buzzanca che stressato della azioni stalkeggianti di alcune donne vorrebbe che la giustizia intervenisse per punirle, addebitandogli un nuovo reato: ” lo Stalking politico”.
A me sembra che al “Potere”, non essendo abituato ad essere disturbato, deriso e contestato, stiano saltando i nervi…. certo per carità l’opposizione, le beghe di partito, ogni tanto il sindacato, qualche giornalista……non mancano di stressare e snervare ma all’interno di processi fisiologici che il potere stesso etichetta come camurrie, ( rompicoglioni).
Vedi, caro Peppino, nessuno ha disturbato i tuoi cari, la tua famiglia, la tua residenza, nessuno ti ha interroto le vacanze alle Eolie, nessuno si intromette nella tua vita privata già fortemente compromessa dai tuoi innumerovoli impegni visto che hai deciso di fare il sindaco, l’assessore allo sport ed il parlamentare regionale, a noi non sembra che la Crocè abbia disturbato il Sig. Giuseppe Buzzanca di professione politico con l’hobby della dietetica, ma da sindacalista interloquisce con il sindaco della nostra città che nei decenni precedenti faceva anche il presidente della provincia.
Piuttosto 10,100,1000 clara crocè, cosi le mandiamo a rompere i coglioni alle miriadi di manifestazioni giornaliere nelle quali quotidianamente si incontarno il presidente della provincia, il sindaco, il rettore, l’arcivescovo,qualche onorevole e tante altre letterine di un potere logoro e logorante che dovrebbe ringraziare ogni sera il signore perchè un altro giorno è passato senza che nessuno gli abbia scaraventato addosso secchiate di merda cosi tanto meritate.
dovrei provare rabbia, ed invece provo solo rassegnazione.
dovrei essere furioso, combattivo, ed invece sto cercando di non entrare in quel baratro che è la depressione.
Si perchè dopo 25 anni che lavoro nei servizi sociali(25… mica pochi) sono sempre nelle stessa situazione: a sperare di ricevere prima possibile gli stipendi che sono 3 Febbraio,Marzo ed Aprile.
invece leggo che c’è il sindaco che vuol denunciare il sindacato( che gioco di parole curioso), qualcuno che commenta a favore di chi non sò. Comunque nonostante tutto e tutti(!) sono riuscito insieme ai miei figli a festeggiare lo stesso le mamme senza spettacolo al palacultura e senza politici,qualche onorevole e tante altre letterine di un potere logoro e logorante.
AUGURI A TUTTE LE MAMME comprese le POLITICHESSE
speriamo che ‘sta notizia non arrivi ai media nazionali che altrimenti ci ridono dietro più di quanto già non facciano … e speriamo pure che i legali di palazzo zanca dissuadano buzzanca (ci vorrebbe solo che li dovessimo perfino pagare con i nostri soldi!!!)
Signor NINOGIRO le auguro sinceramente quella stabilità economica frutto di quella lavorativa a cui ogni italiano ha diritto,sancita dal primo articolo della Costituzione: L’ITALIA E’ UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA,FONDATA SUL LAVORO.Le devo ricordare però,che lei è un socio lavoratore di una cooperativa sociale,che partecipa annualmente insieme ad altre cooperative e aziende private impegnate nell’assistenza,ad un bando di gara con un determinato importo a base asta,che vince se il ribasso è più alto rispetto ad altri concorrenti.Lei fa parte di quella cooperativa più puntuale nei pagamenti rispetto alle altre, dove i ritardi sono sette otto mesi.Lei ha firmato un contratto dove ha acconsentito alla cooperativa di non versare i contributi previdenziali direttamente all’INPS,questo garantisce la cooperativa da sanzioni sui ritardi nei pagamenti ma anche la sanzione di non poter partecipare ai bandi.Inoltre sa benissimo che le cooperative sociali sono un anello forte del voto di scambio che vi garantisce protezione all’interno di palazzo Zanca,quindi avete perduto la vostra innocenza e la libertà di voto anche se per bisogno.Deve convincersi che il suo è un lavoro a tempo determinato,precario insomma,come lo sono tanti,il suo dipende dalle risorse finanziarie che il Comune destina ai Servizi Sociali.La puntualità dei suoi stipendi purtroppo sarà una chimera.