Il Procuratore aggiunto Ada Merrino ha aperto un fascicolo sulla vicenda dell'Archivio storico comunale il cui patrimonio è abbandonato da cinque anni in un cantinato e sta andando in rovina. Il fascicolo è contro ignoti ma la Procura ipotizza il reato di danneggiamento colposo di beni di valore. Indagano i Carabinieri della sezione di PG.
I riflettori della Procura si accendono su una delle vicende che maggiormente hanno impressionato l’opinione pubblica cittadina negli ultimi tempi.
La magistratura, infatti, si occuperà dell’incredibile caso dell’Archivio Storico di Messina il cui patrimonio, composto da libri antichi e rari, atti e pergamene sono stati abbandonati per anni in uno scantinato umido della scuola Enzo Drago. Il Procuratore Aggiunto Ada Merrino ha aperto un’inchiesta per stabilire le responsabilità di questo sfacelo culturale compiuto senza che nessuno muovesse un dito. Particolare attenzione sarà rivolto ad esponenti delle istituzioni che avrebbero dovuto salvaguardare un patrimonio d’inestimabile valore parte del quale è andato irrimediabilmente perduto. Al momento il fascicolo è ancora contro ignoti ma viene ipotizzato il reato di danneggiamento colposo di beni di valore. Ad indagare, su delega del procuratore aggiunto Merrino, saranno i Carabinieri della sezione di Polizia Giudiziaria. Le indagini sono state avviate a seguito della presentazione, poco prima di Natale, di un esposto in Procura da parte di Renato Accorinti, leader del “Movimento Non Violento”. Accorinti consegnò nelle mani del Procuratore capo Guido Lo Forte, un dvd contenente fotografie ed immagini che testimoniano le condizioni in cui versano i libri e documenti storici. Dvd già visionato dai Carabinieri che nei prossimi giorni dovrebbero iniziare ad acquisire atti al Comune per ricostruire la vicenda dell’Archivio Storico chiuso cinque anni fa. Il patrimonio, del quale fanno parte anche libri del cinquecento e del seicento, fu trasferito negli scantinati della scuola Enzo Drago. Presto l’umidità e la pioggia, che penetrava da una finestra difettosa, hanno danneggiato parecchie opere di pregio. Compito dei Carabinieri sarà ora di stabilire le ragioni per le quali un patrimonio così importante per la storia della città sia stato relegato in uno scantinato alla mercè della muffa e perché non si sia pensato a trovare una sistemazione migliore. Dell’incresciosa situazione dell’Archivio Storico si è tornati a parlare solo di recente grazie alle pressioni di Accoranti. Il docente è entrato negli scantinati di via Catania ed ha filmato le condizioni dell’archivio. Ha consegnato le immagini e l’esposto in Procura ed il 28 dicembre ha occupato il Palacultura per protestare contro l’indifferenza delle istituzioni verso la situazione dell’Archivio Storico, chiedendo che i libri venissero trasferiti nell’edificio di viale Boccetta. Accorinti ha anche avviato una petizione popolare per chiedere l’intervento della magistratura, del presidente della Repubblica e degli intellettuali messinesi fin qui del tutto assenti.
E vaiiii Buzzanchino barcellonese! Hai visto che ti hanno mollato?Ti credevi invincibile! eh si la legge è legge; almeno i miei nipoti sapranno di chi è la colpa di quello scempio del quale siamo spettatori. Grazie Accorinti! Eh Peppiniello questo è solo l’inizio!! Io prevedo che tornerai a fare il dietologo!Così Messina sarà salva!! Così finiranno le tue apparizioni in TV per inaugurazione di questo e di quello. Sei scarso scarso scarso. Ti prego vattene, Messina non ne può più di te e dei tuoi compari. Ti piace l’affaccio al mare? E poi stai attento la Corte dei Conti non dorme. Te lo ridico vattene vattene, vattene!
Indignazione, speranza Accorinti in questi giorni sta aiutando tutti a credere che cambiare è possibile! Bravo. Agli amici che leggono e che non hanno ancora firmato la petizione sollecito la partecipazione popolare poichè alla libreria “Pickwick” di via Ghibellina credo sia anora possibile farlo!
Dove sono i simpatici lettori che definivano l’iniziativa di Accorinti come un modo per mettersi in mostra? E quelli che criticavano il fatto che il digiuno finiva giusto in tempo per il cenone di capodanno? Non impareremo mai in questa città, ci piace troppo farci prendere per i fondelli dai nostri cari politici e sarà sempre peggio
a Buzzy i libri vecchi non interessano,sono gli euri nuovi più interessanti.Con i libri non ci compri nulla e con i neuro almeno viene garantita una cappella al cimitero.