Nel corso del Consiglio Generale, la Filca Cisl ha annunciato che avvierà un percorso con tutti gli addetti del settore edile per scuotere la classe politica, affinché si trovino soluzioni per far ripartire la macchina dell’edilizia
Altro che segnali di ripresa, nei primi tre mesi del 2012 il numero degli addetti iscritti alla Cassa Edile è diminuito del 12% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il dato si fa ancora più preoccupante se si considera che negli ultimi cinque anni sono stati persi oltre 4mila posti di lavoro. Dal Consiglio Generale della Filca Cisl di Messina viene fuori l’allarme per la situazione del settore edile in provincia di Messina.
“La causa – ha spiegato il segretario provinciale della Filca, Giuseppe Famiano – è da ricercare nella notevole diminuzione degli appalti pubblici che si è inevitabilmente riversata sul settore con gravi ripercussioni sull’occupazione. Vi sono opere già finanziate ma ancora ferme per problemi o cavilli burocratici che potrebbero dare respiro ai lavoratori e far ripartire l’economia, ma i sindaci devono accelerare lo sblocco dei lavori”.
Famiano, nel suo intervento, se l’è presa con la classe politica messinese giudicata “assente, disinteressata allo sviluppo del territorio e alle problematiche dei disoccupati. Incapace – ha tuonato – di prendere decisioni forti e giuste per la collettività. La situazione è ormai diventata insostenibile per i tanti lavoratori edili che si vedono negare il diritto al lavoro, e che ogni giorno vivono il problema della precarietà e della disoccupazione”.
Il Consiglio Generale della Filca è stato anche l’occasione per elencare le opere ancora incompiute nella provincia, dalla superstrada Patti-Taormina, all’Ospedale di Cuccubello a Sant’Agata di Militello e la riviera di Ponente a Milazzo. “In questo momento – ha spiegato Famiano – far partire questi cantieri è di fondamentale importanza per il settore di tutta la provincia”.
La Filca Cisl ha annunciato che avvierà un percorso con tutti gli addetti del settore edile per scuotere la classe politica, affinché si trovino soluzioni per far ripartire la macchina dell’edilizia.
“In questo periodo di crisi – ha sottolineato il segretario regionale della Filca Cisl, Santino Barbera – è vergognoso che la Sicilia rischi di perdere centinaia di milioni legati ai Fondi europei che potrebbero rilanciare il sistema infrastrutturale. Bisogna spendere subito i fondi per non rischiare di dover restituire alla Comunità Europea somme indispensabili per far ripartire l’economia, il lavoro e contemporaneamente ammodernare e potenziare la rete infrastrutturale siciliana. Si può partire con la messa in sicurezza delle scuole, del territorio e cantierare tutte quelle opere pubbliche che i sindaci conservano nei cassetti in attesa delle campagne elettorali”.
La Cisl conta di dare un forte impulso anche al settore edile attraverso le iniziative e il lavoro del tavolo di Uniti per Messina, il movimento che comprende tutte le associazioni datoriali e dei lavoratori. Lo ha annunciato il segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese che ha anticipato come “nei prossimi giorni s’inizierà a redigere l’elenco di tutte le risorse spendibili nel breve e nel medio periodo dalle Amministrazioni locali della provincia con le quali – ha continuato Genovese – apriremo il confronto per la cantierizzazione immediata e per portare a soluzione ogni vincolo burocratico e amministrativo che ne rallenta l’esecuzione”.
“Chiediamo alla Politica e agli amministratori – ha concluso Tonino Genovese – di condividere le proposte e le iniziative del Tavolo e farsi parte attiva dello sviluppo del nostro territorio”.
Ed io che vedo buttare cemento ovunque mi giri a guardare. Chissà???