La regia di Peter Stein: un Maestro del teatro europeo
Il celebre regista tedesco Peter Stein, figura chiave del teatro europeo del secondo Novecento, firma la regia di Crisi di nervi, portando in scena tre atti unici di Anton Čechov. Dopo aver diretto nel corso della sua carriera numerosi capolavori – tra cui Il compleanno di Harold Pinter – Stein affronta ancora una volta il teatro dell’assurdo e dell’animo umano, con la consueta maestria.
Fondatore della leggendaria Schaubühne di Berlino, Stein è noto per il suo rigore estetico e per le sue messe in scena che scavano in profondità nelle psicologie dei personaggi, anche quando si muovono nella leggerezza apparente della commedia.
Un trittico di commedie Čechoviane
Crisi di nervi è un trittico di commedie brevi scritte da Čechov tra il 1884 e il 1891, quando il grande autore russo, deluso dai primi esperimenti teatrali, decise di cimentarsi nel genere del vaudeville. Il risultato? Tre atti unici ironici, pungenti e pieni di umanissima follia, qui messi in scena con eleganza e ritmo.
- “L’orso”: una vedova inconsolabile e un creditore ruvido si scontrano in un acceso duello verbale che finirà in un’imprevedibile attrazione.
- “I danni del tabacco”: un tragicomico monologo in cui un uomo, incaricato di parlare dei pericoli del fumo, si sfoga sulla propria vita matrimoniale.
- “La domanda di matrimonio”: una proposta di matrimonio si trasforma in un’esilarante battaglia tra futuri sposi… prima ancora di diventarlo.
Tre situazioni comiche, tre crisi emotive, tre esplosioni di nevrosi quotidiane che raccontano l’assurdità e la fragilità dell’animo umano.
Le parole del regista
“Dopo l’insuccesso delle sue prime due opere, il giovane Čechov giurò di non scrivere mai più per il teatro drammatico e decise di dedicarsi esclusivamente ai vaudeville. Questa circostanza ci ha regalato una serie di atti unici, pieni di sarcasmo, di comicità paradossale, di stravagante assurdità e di folle crudeltà…”
Le parole di Peter Stein ci accompagnano nel cuore della sua visione registica: uno sguardo lucido e ironico su una società che, tra piccoli drammi e buffi malintesi, continua a parlarci con sorprendente attualità.
Date e orari
venerdì 28 marzo – ore 21
sabato 29 marzo – ore 21
domenica 30 marzo – ore 17:30
