Lavoro: aumentano le ore di cassa integrazione

Lavoro: aumentano le ore di cassa integrazione

Lavoro: aumentano le ore di cassa integrazione

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martedì 17 Aprile 2012 - 16:00

I dati del 39° Rapporto UIL descrivono una realtà in costante difficoltà: bassa crescita e alto tasso di disoccupazione. "Un quadro drammatico" per il Segretario Generale della CSP UIL Messina, Costantino Amato.

I segni di una crisi che sembra non conoscere pause sono sempre più evidenti e drammatici, soprattutto in una realtà come la nostra provincia: la bassa crescita, l’altissimo ricorso alla cassa integrazione e l’altro tasso di disoccupazione delineano una situazione poco felice. E a confermarlo, anche i dati del 39° Rapporto UIL sulla Cassa Integrazione che fa un’analisi molto chiara del mercato del lavoro che, negli ultimi 12 mesi, ha vissuto una stagione assolutamente negativa.
Soltanto nel mese di marzo 2012, sono state 124.082 le ore di cassa integrazione autorizzate, cioè il 17,1% in più rispetto a un anno fa, con un aumento esponenziale delle ore autorizzate di cassa integrazione in deroga, che da 6.888 sono passate a 76.104 (1004,9% in più).
D’altra parte, invece, la crescita è inesistente con evidenti cali della produzione industriale e un crollo dei consumi. Un dramma per una economia, come quella messinese, basata quasi interamente sul settore del commercio e del terziario, i più colpiti dalla crisi.
«Le aziende che tentano di reagire – spiega il Segretario Generale della CSP UIL Messina, Costantino Amato – manifestano, comunque, disagio, rallentando la produzione e, quindi, sospendendo parte o tutti i lavoratori». Ne consegue che le famiglie sono sempre più povere, i consumi calano, le aziende, soprattutto quelle più piccole, non riuscendo a fronteggiare la concorrenza della grande distribuzione, chiudono facendo così aumentare il numero dei cassaintegrati e dei disoccupati.
Un effetto che si ripercuote direttamente anche sull’indotto industriale composto, spesso, da piccole imprese connesse ai settori del terziario e del commercio. Anche qui, infatti, i dati della provincia di Messina non sono incoraggianti: le ore autorizzate di cassa integrazione per il settore industriale sono state 3.522, per l’edilizia 43.776 e per il commercio 76.784, il 61,8% del totale.
Un dato che si lega fortemente alla costante crescita, anche per il mese di marzo, delle ore di cassa integrazione in deroga autorizzate (76.104, con una incidenza sul totale del 61,3%) e che conferma un trend negativo che dura da mesi.
«Si tratta – continua Amato – di un quadro drammatico la cui lettura diviene essenziale nell’ambito della discussione sulla Riforma del mercato del lavoro. Una riforma che, al di là degli effetti a regime dopo il 2016, pone da subito il problema della necessità di confermare le risorse necessarie a garantire lo strumento della cassa integrazione in deroga, fondamentale per tenere legato il lavoratore all’azienda». In questo difficile periodo del paese, e di Messina in particolare, il Segretario Generale Amato parla di “imperativo morale” degli amministratori locali che hanno l’obbligo di tutelare i cittadini che, già gravati da numerose tasse, non potrebbero sopportare ulteriori aumenti o balzelli utili solo a un impoverimento generale.

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