La Fai Cisl si mobilita per il rilancio del settore agroalimentare

La Fai Cisl si mobilita per il rilancio del settore agroalimentare

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martedì 27 Gennaio 2015 - 10:32

In provincia di Messina il settore impiega circa 50mila lavoratori. Venerdì 30 gennaio sit-in presso la sede della Prefettura. La mobilitazione coinvolge braccianti agricoli, forestali, pescatori, allevatori

Un settore che solo in provincia di Messina coinvolge circa 50mila lavoratori. L’agroalimentare è in crisi, per questo la Fai Cisl intende rilanciare la mobilitazione a livello nazionale e locale. A Messina previsto un sit-in presso la sede della Prefettura venerdì 30 gennaio dalle ore 10 per consegnare un documento esplicativo dei numeri della vertenza e delle preoccupazioni del sindacato sulla crisi dei diversi settori di pertinenza della Fai. La mobilitazione, infatti, coinvolge braccianti agricoli, forestali, pescatori, allevatori.

“Serve – aggiunge Calogero Cipriano – anche un rilancio dell’industria alimentare con la definizione di un nuovo Piano industriale Italia che generi recupero di produttività e incentivi il lavoro, il rilancio della filiera dell’agrumicolo e della zootecnica, oltre al rifinanziamento delle risorse assegnate al sistema degli allevatori”.

Per il segretario provinciale della Fai, un ruolo determinante deve essere svolto dai Consorzi di Bonifica. “Serve una partecipazione attiva alla loro riorganizzazione – sottolinea – ma soprattutto dobbiamo puntare su una forestazione produttiva e sostenibile attraverso la definizione di un Piano Nazionale per la messa in sicurezza del territorio e la ricostituzione della Cabina di Regia presso il Ministero delle Politiche Agricole e, come previsto da una delibera di Giunta, anche a livello regionale”. La Fai Cisl, inoltre, chiede l’approvazione in tempi brevi della proposta di Legge Quadro sulla “Rete del Lavoro in Agricoltura” ed è contraria all’estensione dei voucher.

Settore sotto la lente d’ingrandimento è quello della pesca. “Attraversa un delicato momento – conferma Cipriano – per questo chiediamo la definizione di ammortizzatori sociali, il riconoscimento del lavoro usurante, il rifinanziamento del Piano Triennale e la definizione del Piano operativo per l’utilizzo dei Fondi strutturali europei”.

La mobilitazione di venerdì 30 s’inserisce in una serie di iniziative che la Cisl ha avviato già dallo scorso mese di dicembre e che vedrà il prossimo 13 febbraio una grande manifestazione a Rosarno contro il lavoro nero.

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