Crisi idrica, "flop Amam e Comune dopo lo stop al Coc". Basile: "Sforzo unico"

Crisi idrica, “flop Amam e Comune dopo lo stop al Coc”. Basile: “Sforzo unico”

Marco Olivieri

Crisi idrica, “flop Amam e Comune dopo lo stop al Coc”. Basile: “Sforzo unico”

mercoledì 25 Settembre 2024 - 22:45

Le critiche dei consiglieri e la replica: "Abbiamo ridotto il numero di richieste di autobotti, nessuno come Messina con 1 milione di euro per il soccorso"

MESSINA – “Ancora molti commercianti e cittadini patiscono la crisi idrica. Ieri il titolare di un panificio già alle 10.30 non aveva acqua. Le persone si sentono esasperate. Manca una comunicazione chiara ai consiglieri e ai cittadini, ancora di più dopo la chiusura del Centro operativo comunale. Dobbiamo garantire il bene primario ai nostri cittadini”. A dare il via all’elenco dei problemi è il consigliere Giandomenico La Fauci (Ora Sicilia). E al messaggio di una cittadina allarmata dalla carenza quotidiana il sindaco Federico Basile contrappone un messaggio di natura opposta. Di ringraziamento per lo sforzo fatto. Così oggi, nella seduta straordinaria del Consiglio comunale, è andata in scena una crisi d’incomunicabilità. E non siamo in un film di Antonioni.

Libero Gioveni (capogruppo di Fratelli d’Italia) e Alessandro Russo (Pd) hanno pure posto, al pari di La Fauci, il problema della “scarsa comunicazione da parte di Comune e Amam”, oltre al passaggio problematico dal Coc alla partecipata nella gestione. “Perché non rispristinare il Coc?”, ha detto in apertura La Fauci. E ha messo in evidenza il consigliere Gioveni (“In tempi non sospetti abbiamo chiesto le dimissioni della presidente Bonasera”): “Emergenza finita? In zona centro c’è un filo d’acqua per un’ora e mezza ogni giorno e sabato scorso l’autobotte è stata chiamata in soccorso di un locale che era zeppo di gente. In generale, non si comprende come funzioni questa crisi idrica”.

Dura la risposta di Basile: “Ma voi pensate realmente che il sindaco non dia l’acqua o possa spostarla da una zona all’altra? Esiste un problema oggettivo. Registriamo la diminuizione quotidiana delle dighe in Sicilia e noi abbiamo il 23 per cento di risorse idriche in meno. E abbiamo sopperito con uno sforzo unico come Comune. Mentre aspettiamo risposte ancora dalla cabina di regia regionale, abbiamo messo in campo un milione di euro, rafforzando l’assistenza. Unici in Sicilia. Il Coc è la somma di tutte le funzioni. Non un organismo autonomo. Al Centro operativo comunale, che rimane attivo da remoto, erano in funzione operatori Amam, della protezione civile e del Dipartimento servizi sociali. Oggi, quando si chiama l’Amam, rispondono gli stessi operatori”.

E ancora: “Oggi siamo passati da 273 chiamate di media giornaliera a 95. E lavoriamo per diminuire ancora e poi eliminare i disagi. Anche quando ci sarà una sola persona in difficoltà, il disagio non potrà essere considerato eliminato. Dico però ai consiglieri: basta clima di sospetti. Siamo qui, con interventi strutturali mai pensati prima, a venire incontro ai cittadini”.

Nel dibattito hanno preso la parola pure Cosimo Oteri (gruppo misto), Rosaria Di Ciuccio (Forza Italia), Nicoletta D’Angelo (capogruppo Sud chiama Nord), Salvatore Papa (Sud chiama Nord), Antonella Russo e Felice Calabrò (Pd), e Giuseppe Villari (Lega).

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13 commenti

  1. Basile impreparato che davanti alla commissione d’esame si arrampica sugli specchi senza neanche metterci troppa convinzione, tanto sa già che supererà l’esame grazie al suo “paparino” ( politico ). La presidente Bonasera pareva fosse capitata lì per caso. Per pietà, mandiamoli a casa!

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  2. Buongiorno, andatevene tutti a passeggiare le papere a piazza Cairoli che sicuramente fate un grosso favore alla città

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  3. Necessita andare a votare per promuovere o bocciare sindaco e consiglio.
    Non solo per la crisi idrica, per i parcheggi,per i cordoli, per forestame,, per il lavoro fatto per le bretelle dell annunziata, per i parcheggi della litoranea, ATM, etc etc.
    Purtroppo il gettone di presenza è più forte di tutto e tutti, alla faccia della democrazia.

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  4. È il tempo delle caldarroste. Invece di vendere chiacchiere e fari stari i sacchi vacanti a dritta andate a raccoglierle e poi mettetevi agli angoli del viale s. Martino, dove passa pochissima gente, e vendetele. Magari, come sempre, il Rabdomante del Nisi vi darà una mano

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  5. francesco garreffa 26 Settembre 2024 07:40

    ma come….. non andava tutto bene?

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  6. Visto che Taormina ha superato indenne la crisi idrica e che ha pozzi di “champagne ” e in virtù dell’ aiuto tra comuni, che ci ricambi il vettoriamento 🧐….una ✋️ lava l’ altra, non capisco come mai l’ ex sindaco non ci ricambia il “favore” visto quello che abbiamo fatto per il suo comune😏.

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  7. In scena una commedia.

    E’ stato fatto un censimento puntuale delle utenze (o dei gruppi di utenze) sulle quali perdurano le criticità?
    Quali sono?
    Quanti nuclei familiari coinvolgono?
    Quanti bambini o anziani sono presenti?
    In che orari ed a che pressione giunge l’acqua a queste persone?
    Quali iniziative di tipo tecnico sono messe in campo per queste famiglie?

    E’ un DIRITTO avere le risposte.

    O dobbiamo sperare ogni santo giorno che qualche operatore decida le priorità di erogazione ed affidare allo stesso in fiducia le attività della nostra vita quotidiana?

    Non deve essere una partita politica sulla pelle dei cittadini. E’ necessario condividere con le persone coinvolte in questa TRAGEDIA la situazione. In modo che possano programmare le proprie vite. Complicate parecchio da chi gestisce oggi la situazione in modo confuso e fumoso. VERGOGNA!

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  8. INNANZITUTTO MI CONGRATULO PERCHE SIE5E STATI UNA DELLE POCHE TESTATE A DARE PRONTAMENTE UN RESOCONTO DELLA SEDUTA TENUTASI IERI
    Che il tizio che, ahimè, ci amministra non possa spostare l’ acqua da un posto all’altro, a meno che non sia dotato di poteri soprannaturali, nessuno lo pretende. Che però, metta nei posti di comando all’ Amam, gente competente che cerchi di trovare una soluzione concreta a questa situazione assurda, questo da cittadino che paga il servizio, pardon, disservizio Amam, LO PRETENDO, al pari di tutti i messinesi ghettizzati da questa “crisi idrica”(MA IL COC NON È STATO CHIUSO PERCHÉ LA CRISI ERA STATA SUPERATA?)
    Non sono un tecnico e da incompetente chiedo , piuttosto che limitarsi a rattoppare la condotta qua e là , perché non fare dei lavori importanti , che certamente comporterebbero altri ulteriori disagi, e collegare le zone che hanno l’ acqua con quelle che sono in sofferenza?
    MA, SOPRATTUTTO, CHE DIANO RISPOSTE, PERCHÉ da TRE MESI ANNASPANO NELL’ACQUA

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  9. Ma se c’è realmente una diminuizione del 23% delle risorse idriche, perché alcune (molte) zone della città hanno acqua per varie ore al giorno e alcune addirittura H24 e le zone evidenziate come A e B ne hanno solo un filo 1 ora al giorno? In nazioni civili,Italia esclusa,un sindaco incapace di dare risposte chiare e risolvere una situazione grave come quella idrica si sarebbe dimesso.In nazioni “meno civilizzate”gli abitanti sarebbero stati pronti con pece e piume 😀.Noi ci affidiamo alla bontà Divina aspettando la manna dal cielo.E continuo a vedere la battaglia dei pollici versi dei bravi soldatini.Come se i nostri commenti servissero a cambiare qualcosa….

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  10. Esperto Tributario 26 Settembre 2024 13:51

    FANTAPOLITICA?Abbiamo fatto il massimo, un milione di euro ( che pagano i cittadini) critiche in aula, Sindaco 1, sindaco2, dimissioni della Bonasera (solo), alla fine è tutto a posto. La colpa è dei cittadini che hanno le tubazioni vetuste e l’acqua non esce. Alla fine della distrazione di massa tanto noi a fine mese incassiamo lauti compensi e nessuno parli.

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  11. Sig. Trimarchi, forse non andava tutto alla grande come lei asseriva!…Le consiglio di dare una strigliata al suo direttore, ho l’impressione che ultimamente non è tanto in linea con lei!

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    1. Buongiorno,
      non è così. Sono campi totalmente diversi. Valutazioni su settori che non si possono mescolare o confondere.
      Buona giornata

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  12. Mi aspettavo da parte sua questa risposta e la capisco anche. Direttore Olivieri, so bene che lei è un bravo giornalista e proprio per questo, le voglio augurare buon lavoro. Stia bene.

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