Il primo cittadino ha deciso di assumersi la responsabilità di agire in deroga per fronteggiare la crisi. Pozzi operativi già da domani
MESSINA – Il sindaco Federico Basile ha disposto ad Amam, con ordinanza contingibile e urgente, l’immissione in rete idrica comunale delle acque prelevate da quattro pozzi comunali: Briga n.1 e Briga n. 2, pozzo Busà e pozzo Cucinotta. L’azione rientra tra le misure poste in campo dal Comune e da Amam per mitigare gli effetti della siccità che ha colpito il territorio e dunque potenziare gli apporti idrici che consentono di approvvigionare il sistema di distribuzione cittadino e dei villaggi.
La raccomandazione sull’uso dell’acqua
La decisione del primo cittadino, rivolta ad Amam per ogni aspetto tecnico, è assunta proprio nella qualità di autorità locale. L’immissione in rete idrica delle acque prelevate dai pozzi denominati Briga n.1 e Briga n. 2, Busà e Cucinotta avverrà già da domani, essendone stata verificata la potabilità mediante analisi effettuate da laboratorio certificato ed accreditato. Tuttavia, a scopo precauzionale, in attesa del completamento della già avviata procedura per ottenere il rilascio del giudizio di idoneità da parte dell’Azienda sanitaria provinciale e della licenza di attingimento da parte del competente Ufficio del Genio civile di Messina, il sindaco raccomanda l’utilizzo ai soli fini igienico-sanitari delle acque della rete idrica comunale. Il tutto sino a che, con successivo e immediato provvedimento, si provvederà alla comunicazione alla cittadinanza della revoca dell’attuale raccomandazione.
Basile: “Ridurremo i disagi”
“Ci stiamo prendendo la responsabilità – spiega il sindaco Federico Basile – di agire in deroga dal momento che, come denunciamo dall’inizio, abbiamo dovuto affrontare un’emergenza regionale seguendo iter burocratici ordinari. Nonostante tutte le difficoltà possiamo adesso procedere a immettere in rete l’acqua. Quest’intervento rappresenta un passo importante che contribuirà a ridurre ulteriormente i disagi nelle zone della città più colpite dalla carenza idrica, migliorando la disponibilità di acqua per tutta la comunità. Abbiamo lavorato e stiamo continuando a farlo per dare risposte ai cittadini che più di tutti hanno sofferto per la carenza idrica dovuta, lo voglio ricordare, ad un’emergenza di carattere regionale. Abbiamo messo in campo uomini, mezzi e risorse economiche scontrandoci anche con la burocrazia per garantire l’acqua a tutti i cittadini”, conclude Basile.
Bravo….un po’ di coraggio ci vuole ogni tanto…Bravo….
ERA ORA!!!!!!
La regione, celere ed immediata per i problemi di Palermo e Catania, è assente nella soluzione dei problemi di Messina. Messina ha bisogno di autonomia, la regione Sicilia è lontana, lontanissima dai problemi messinesi.
È veramente assurdo che si sia giunti a settembre,dopo un’ estate di disagi, per emettere un ‘ ordinanza… sempre sul pezzo!!!!
Complimenti 👏👏👏👏
Ci vuole coraggio ogni tanto? Dopo che Messina è stata ridotta a stile di vita tipo villaggio senegalese. Ma va via…
Tanto tuonò che piovve. E dopo 3 mesi di pena e farsa si scoprono le carte. SCN, il suo capo, alla fine affiderà un progetto ad una società privata per la gestione delle acque. Poi passeranno ai servizi cimiteriali e alla gestione dei cimiteri, come già accaduto in altri comuni della provincia. Il tutto dopo aver riempito le scatole vuote delle partecipazioni del comune di Messina con centinaia di neoassunti