Crisi idrica ad Arghillà: sopralluogo presso il serbatoio di Alfieri

Crisi idrica ad Arghillà: sopralluogo presso il serbatoio di Alfieri

Elisabetta Marcianò

Crisi idrica ad Arghillà: sopralluogo presso il serbatoio di Alfieri

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venerdì 09 Luglio 2021 - 19:41

Il comitato ha chiesto e ottenuto che l’incontro si tenesse nei luoghi “incriminati”, un modo per capire l'effettiva carenza di acqua

Si è tenuta in data odierna l’annunciata riunione tecnica sulla grave ed ennesima crisi idrica ad Arghillà. L’incontro tenuto direttamente nei locali del serbatoio Alfieri, che serve appunto Arghillà, Rosalì e Villa San Giuseppe, su esplicita richiesta del Cooordinamento di Quartiere. Tramite la consigliera Mariella Quattrone ha chiesto e ottenuto che l’incontro si tenesse nei luoghi “incriminati”, piuttosto che nei palazzi della politica. Un modo che tutti potessero rendersi conto sia della effettiva carenza di acqua e dell’insufficienza del serbatoio a servire tutta la cittadinanza , sia delle soluzioni pratiche da attivare per alleviare il disagio, lì, davanti al groviglio di condotte, tubi e meccanismi vari che indirizzano il prezioso
liquido.

I presenti al sopralluogo

Presenti l’assessore Rocco Albanese, responsabile delle risorse idriche e del patrimonio edilizio, il presidente del consiglio comunale Enzo Marra, Luisa Tripodi, funzionaria delegata dalla Prefettura; i responsabili dell’ufficio acquedotti Domenico Macrì, Vincenzo Cordiano; il manovratore Agostino Russo, e per il coordinamento di Quartiere il Presidente Giovanni Votano, Don Antonino Iannò, parroco di S.Aurelio in Arghillà, Mariella Quattrone, Fabrizio Vadalà, Albino Passalacqua, Pietro Marcianò, e Giuseppe Naim.

I problemi rilevati

Il sopralluogo ha consentito di accertare innanzitutto che “già alle ore 11 il serbatoio era vuoto, come più volte evidenziato, di conseguenza è lampante la insufficienza dell’apporto d’acqua per il popoloso quartiere. Tutto questo ha comportato l’avvio di una argomentata e a volte aspra discussione tra i presenti sulle azioni da intraprendere per rimediare con soluzioni strutturali ad una endemica e vergognosa carenza che si ripresenta da decenni, che ricercare”

Alcune precisazioni

Dal punto di vista strutturale, è stato comunicato dal Comune, che “la soluzione di attivare il Pozzo Penna non è praticabile per la vetustà della condotta che da Cono porta ad Alfieri che oggi non sopporterebbe
l’aumento; tanto è vero che si sta lavorando per sostituirla”.
Le soluzioni a suo tempo promesse al Coordinamento, ovvero il nuovo pozzo e il nuovo serbatoio sono in attesa di autorizzazione finanziaria dal Governo. Le stesse devono essere finanziate con i fondi del decreto Reggio, il cui delegato è il sindaco; fermo restando gli sprechi e gli usi impropri per i giardini o altri usi abusivi da partire di pochi in danno di tutti gli altri abitanti. Il Comune con le sue risorse autorizzerà a breve gli altri lavori di ammodernamento. Gli stessi richiesti e concordati tra i quali il telecontrollo, i quadri elettrici, le saracinesche etc.

Possibili soluzioni

Nell’immediato sono emerse tre soluzioni : 1) l’attivazione , nel giro di qualche giorno, del pozzo Cotroneo, che dovrebbe servire Rosalì, e quindi rimpinguare l’afflusso di acqua per Arghillà. I tecnici comunali sono già al lavoro per l’estrazione della pompa elettrica e la sua manutenzione, la settimana prossima dovrebbe attivarsi. 2) l’alternanza delle manovre di afflusso di acqua, riservando l’apertura delle condotte per Arghillà Nord al
mattino, dalle 6 alle 11 e nelle ore pomeridiane per Arghillà sud, in modo da garantire, secondo certi calcoli effettuati sul posto, un afflusso anche ai piani alti di Arghillà Nord; 3) La richiesta a Sorical, effettuata telefonicamente sul posto, di aumentare, in qualche modo, l’afflusso al serbatoio alfieri, sempre in via emergenziale e provvisoria.

Prossimo futuro

Il coordinamento di Quartiere esprime soddisfazione “perché si è riusciti finalmente ad acclarare sul posto, in un franco dibattito, la natura reale e la portata delle carenze idriche ad Arghillà; e dà atto della buona volontà di tutti gli intervenuti per trovare soluzioni a un problema complesso e annoso. Attende, anche, di vedere i primi risultati delle soluzioni oggi faticosamente individuate; e seguirà i percorsi attuativi, sia emergenziali che di più vasto respiro, per la rinascita del quartiere.”

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